Infrastrutture strategiche e contratti pubblici: approvato un nuovo decreto-legge dal Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei ministri n. 128 del 19 maggio 2025 ha approvato un nuovo provvedimento d’urgenza (Decreto Legge) recante “Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, I’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché I’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla partecipazione all'Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti”.
Si tratta di un provvedimento che punta a rafforzare la governance delle grandi opere, chiarire alcuni aspetti applicativi del Codice dei contratti e accelerare l’attuazione di interventi strategici, anche in vista di eventi sportivi internazionali e scadenze PNRR.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e del successivo iter parlamentare di conversione in legge, il comunicato stampa pubblicato dal Governo evidenzia i principali ambiti di intervento.
Stretto di Messina, Codice dei contratti e somma urgenza
Uno dei temi centrali del decreto riguarda la piena operatività della società Stretto di Messina S.p.A., con misure che mirano a garantire il rispetto del cronoprogramma per il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria.
Parallelamente, vengono introdotte disposizioni per:
- superare criticità interpretative del nuovo Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), mediante interventi di semplificazione e chiarimento normativo;
- distinguere con precisione tra le procedure di somma urgenza e quelle di protezione civile, spesso confuse nell’applicazione pratica;
- disciplinare le verifiche sismiche negli edifici pubblici, fornendo indicazioni operative agli enti competenti.
Autotrasporto, motorizzazione e infrastrutture digitali
Il decreto interviene anche su aspetti operativi legati alla mobilità stradale e alla digitalizzazione della motorizzazione civile, con misure mirate a:
- ridurre i tempi di franchigia per le operazioni di carico/scarico merci, recependo le istanze del comparto logistico;
- potenziare la sicurezza e l’affidabilità delle infrastrutture digitali della motorizzazione, per migliorare l’efficienza dei servizi erogati.
Portualità, demanio e gestione costiera
In materia di demanio marittimo e porti, il provvedimento:
- chiarisce le modalità di aggiornamento dei canoni demaniali marittimi;
- definisce periodi uniformi di obbligatorietà del servizio di salvataggio in mare, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza sulle spiagge;
- rafforza il ruolo dell’Autorità per la laguna di Venezia – Nuovo Magistrato alle Acque;
- consolida la collaborazione tra MIT e RAM S.p.A., nell’ambito delle politiche per l’economia del mare, la logistica e i trasporti marittimi e fluviomarittimi.
PNRR, infrazioni UE, revisione prezzi e concessioni autostradali
Il decreto contiene inoltre misure urgenti per garantire l’attuazione del PNRR e fronteggiare le procedure di infrazione europea. In particolare:
- si introducono norme per la revisione prezzi dei contratti affidati ai sensi del “Sostegni-ter”, in risposta all’aumento generalizzato dei costi;
- si prevede un sistema di compensazione dei disagi causati dai lavori di ampliamento e manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria;
- si assicura la continuità del contratto Intercity, strategico per il servizio ferroviario passeggeri a media e lunga percorrenza;
- si interviene sull’attuazione della riforma 2 (Missione 1, Componente 2) del PNRR, con particolare attenzione alla disciplina delle concessioni autostradali introdotta dalla Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023.
Olimpiadi Milano-Cortina 2026 e altri eventi sportivi
Il decreto-legge prevede infine misure straordinarie per la realizzazione delle opere necessarie alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, nonché interventi finalizzati a garantire la continuità dei servizi della Ferrovia Circumetnea, gestita direttamente dallo Stato.
Considerazioni finali
Il nuovo decreto-legge si inserisce nel solco ormai consolidato di una legislazione d’urgenza che, specie in ambito infrastrutturale e contrattuale, solleva più di una perplessità. È un approccio normativo che – come più volte evidenziato – fatica a conciliarsi con la complessità e la necessità di stabilità del settore degli appalti pubblici.
I decreti-legge, per loro natura, entrano in vigore immediatamente con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma è prassi diffusa che le pubbliche amministrazioni attendano la conversione in legge (entro i canonici 60 giorni) prima di dare piena applicazione alle nuove disposizioni. Questo genera un vuoto operativo che contraddice lo stesso presupposto d’urgenza su cui si fondano questi provvedimenti.
Anche questo decreto, pur contenendo misure tecnicamente rilevanti, conferma una tendenza legislativa disordinata, dove l’urgenza prende il posto della programmazione, e la necessità di “fare presto” rischia di compromettere la chiarezza delle regole e la certezza del diritto.
Per i tecnici e gli operatori del settore, si segnalano comunque tre elementi di rilievo operativo:
- la revisione dei meccanismi di urgenza nei lavori pubblici, con una distinzione più netta tra somma urgenza e protezione civile;
- i chiarimenti attesi sul Codice dei contratti pubblici, che potrebbero incidere in modo significativo sull’attività delle stazioni appaltanti;
- le misure per il raggiungimento degli obiettivi PNRR, da monitorare attentamente anche alla luce delle scadenze europee e dei potenziali profili di infrazione.
In attesa della pubblicazione ufficiale del testo normativo, la linea d’azione del Governo appare chiara: semplificare, chiarire e accelerare, ma sempre con strumenti – i decreti-legge – che mal si adattano a un settore che ha invece bisogno di stabilità, coerenza e programmazione.
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