Recupero edilizio delle strutture in cemento armato
Riccardo Mariotti

SPESSO LO ACQUISTANO CON
Acciaio 47.00 €
Verifiche sui solai 35.00 €
DESCRIZIONE
Procedure per la progettazione, interventi locali, miglioramento e adeguamento sismico e statico - Aggiornato con le nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 17 gennaio 2018
Il volume rappresenta una guida procedurale per progettare e recuperare edifici in cemento armato ed uno strumento operativo per il miglioramento o adeguamento sismico degli stessi, ai sensi delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 17 gennaio 2018 e della Circolare esplicativa approvata dall’Assemblea Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ma non ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Il testo raccoglie l’esperienza maturata dall’autore in quasi trenta anni di attività professionale nel settore. È uno strumento di lavoro per professionisti della progettazione e quanti vogliono avere un quadro sufficientemente ampio delle tematiche afferenti a questa variegata tipologia costruttiva e può essere utilizzato da professionisti esperti ma anche da coloro che si avvicinano per la prima volta alle tematiche del recupero edilizio.
Per conoscere ed applicare le innumerevoli tecniche di recupero occorre conoscere anche i metodi di calcolo classici della Scienza delle costruzioni; per questo motivo nel testo sono trattati anche argomento come: analisi dei carichi, metodologie di calcolo e verifica delle sezioni in cemento armato agli SLU e agli SLE e le nuove costruzioni in cemento armato.
Particolare attenzione è stata data, oltre che al recupero dei fabbricati in cemento armato nel loro complesso, anche al recupero dei solai, delle murature, delle fondazioni sia dirette che su pali e dei tamponamenti, con numerosi esempi pratici ed esercizi risolti.
Il testo affronta, inoltre, la tematica degli interventi sugli edifici industriali prefabbricati con destinazione d’uso artigianale o commerciale. Un intero capitolo è dedicato alla Valutazione del Rischio Sismico sia con il metodo semplificato (PAM) che analitico IS-V.
SOFTWARE INCLUSO (in versione Desktop e WebApp)
- FOGLI DI CALCOLO (Fogli di calcolo in MS Excel per
risolvere alcuni dei più frequenti calcoli di routine ai sensi
delle NTC 2018)
- Calcolo di solaio in laterocemento agli SLU e SLE
- Verifica di soletta in c.a. per solai in travetti e pignatte
- Calcolo di strutture in legno
- Calcolo di balcone o gronda in c.a.
- Verifica di elementi secondari e catene in acciaio
- Verifica dei pannelli di tamponatura
- Verifica di tiranti in acciaio
- Calcolo dell’azione sismica sugli elementi secondari
- Progetto di divisori in cartongesso
- NORMATIVA DI RIFERIMENTO E LINEE GUIDA
Requisiti hardware e software
Software Desktop: processore da 2.00 GHz; MS Windows
Vista/7/8/10; MS .Net Framework 4+; 250 MB liberi sull’HDD; 2 GB di
RAM; MS Excel 2007+; Adobe Reader 11+; Accesso ad internet e
browser web.
WebApp: qualsiasi dispositivo con MSWindows, Mac
OS X, Linux, iOS o Android; MS Excel 2007+; Adobe Reader 11+;
Accesso ad internet e browser web con Javascript attivo.
Autore
Riccardo Mariotti, Ingegnere civile, svolge attività
professionale con numerose esperienze e realizzazioni in campo
strutturale, progettuale e di direzione lavori e collaudo. È già
autore di altre pubblicazioni scientifiche inerenti le strutture in
cemento armato, muratura e legno.
Indice
PREFAZIONE
1. ANALISI DEI CARICHI: AZIONE SIMICA E METODI DI
ANALISI STRUTTURALE
1.1. Carichi verticali e masse
1.1.1. Pesi propri dei materiali strutturali
1.1.2. Carichi permanenti non strutturali
(G2)
1.1.3. Elementi divisori interni (tramezzi)
1.2. Carichi variabili
1.2.1. Sovraccarichi verticali uniformemente
distribuiti
1.2.2. Sovraccarichi verticali concentrati
1.3. Carico neve
1.3.1. Copertura ad una falda
1.3.2. Copertura a due falde
1.3.3. Coperture a più falde
1.3.4. Coperture cilindriche
1.3.5. Accumuli in corrispondenza di sporgenze
1.3.6. Neve aggettante dal bordo di una
copertura
1.4. Azione del vento
1.4.1. Pressione cinetica di riferimento
1.4.1.1. Velocità base di riferimento
1.4.1.2. Velocità di riferimento
1.4.1.3. Azioni statiche equivalenti
1.4.2. Pressione del vento
1.4.3. Avvertenze progettuali nei confronti
dell’azione del vento
1.5. Combinazione delle azioni
1.6. Stati limite e relative probabilità di
superamento
1.7. Azione sismica
1.7.1. Vita nominale di progetto
1.7.2. Classe d’uso (CU)
1.7.3. Periodo di riferimento per l’azione
sismica
1.7.4. Categorie sottosuolo
1.7.5. Calcolo azione sismica di progetto
1.7.6. Il fattore di comportamento q per edifici
in cemento armato
1.7.7. Il fattore comportamento per edifici in
muratura portante
1.7.8. Calcolo Azione sismica – Spettri di
risposta di progetto per gli stati limite di danno (SLD), di
salvaguardia della vita (SLV) e di prevenzione di collasso
(SLC)
1.7.9. Spettro di risposta elastico in spostamento
delle componenti orizzontali
1.7.10. Regolarità delle strutture
1.8. Metodi di analisi sismica
1.8.1. Requisiti nei confronti degli Stati
Limite
1.8.2. Criteri generali di progettazione dei
sistemi strutturali e modellazione
1.8.3. Comportamento strutturale
1.8.4. Classi di duttilità
1.8.5. Progettazione in capacità e fattori di
sovraresistenza
1.8.6. Zone dissipative e relativi dettagli
costruttivi
1.8.7. Requisiti strutturali degli elementi di
fondazione
1.8.7.1. Fondazioni superficiali o dirette
1.8.7.2. Fondazioni su pali o indirette
1.8.7.3. Collegamenti orizzontali tra gli elementi
di fondazione
1.9. Criteri di modellazione della struttura e
dell’azione sismica
1.9.1. Modellazione della struttura
1.9.2. Modellazione dell’azione sismica
1.10. Metodi di verifica e criteri di verifica
1.10.1. Rispetto dei requisiti nei confronti degli
Stati Limite
1.10.2. Elementi strutturali (ST)
1.10.3. Elementi non strutturali (NS)
1.10.4. Impianti (IM)
1.11. Analisi lineare o non lineare
1.11.1. Analisi dinamica o statica
1.11.2. Analisi lineare dinamica
1.11.3. Analisi statica lineare
1.11.4. Analisi non lineare dinamica o statica
1.11.5. Analisi non lineare dinamica
1.11.6. Analisi non lineare statica
1.11.7. Risposta alle diverse componenti
dell’azione sismica ed alla variabilità spaziale del moto
1.12. Regole generali per costruzioni in cemento
armato
1.13. Altezza massima dei nuovi edifici
2. MATERIALI
2.1. Materiali compositi FRP
2.1.1. Tipi di fibre disponibili in commercio e
classificazione
2.2. Generalità
2.3. Classificazione dei sistemi di rinforzo
2.4. Proprietà meccaniche dei sistemi di
rinforzo
2.4.1. Materiale fibrorinforzato
unidirezionale
2.4.2. Sistemi preformati
2.4.3. Sistemi impregnati in situ
2.4.3.1. Determinazione dell’area resistente del
tessuto Afib
2.4.3.2. Caratteristiche meccaniche dei sistemi
impregnati in situ
2.4.3.3. Confronto tra le caratteristiche di un
laminato preformato e di un tessuto impregnato in situ
2.4.4. Sistemi preimpregnati
2.5. Principi generali del progetto di
rinforzo
2.5.1. Vita utile ed azioni di calcolo
2.5.2. Proprietà dei materiali e relativi valori
di calcolo
2.6. Modalità di carico e fattore di conversione
per effetti di lunga durata
2.7. Capacità di calcolo
2.8. Coefficienti parziali
2.8.1. Coefficienti parziali
ηm per i materiali FRP
2.8.2. Coefficienti parziali
γRd per i modelli di resistenza
2.9. Adesivi per la posa in opera di FRP
2.10. Calcestruzzo
2.10.1. Calcestruzzo indurito
2.10.2. Resistenze caratteristiche a compressione
di calcolo, modulo elastico, aderenza
2.10.3. Fattori che influenzano la resistenza del
calcestruzzo
2.11. Acciaio
2.12. Controllo di accettazione calcestruzzo
2.13. Controllo accettazione acciaio
2.14. Malta fluida espansiva per ancoraggi
2.15. Controllo accettazione FRP
2.16. Calcestruzzo confinato
3. EDIFICI IN CEMENTO ARMATO
3.1. Verifiche agli Stati Limite sezioni in cemento
armato
3.2. Verifiche agli stati limite ultimi e di
esercizio
3.2.1. Resistenze di calcolo dei materiali
3.2.2. Resistenza di calcolo a compressione del
calcestruzzo e modulo elastico
3.2.3. Resistenza di calcolo a trazione del
calcestruzzo
3.2.4. Resistenza di calcolo dell’acciaio
3.2.5. Tensione tangenziale di aderenza
acciaio-calcestruzzo
3.3. Valutazione della sicurezza e metodi di
analisi
3.4. I campi limite
3.4.1. La verifica allo stato limite ultimo per
tensioni normali
3.4.2. I diagrammi di interazione
3.5. La compressione semplice assiale
3.6. La flessione semplice retta
3.6.1. Sezione rettangolare con armatura
semplice
3.6.2. Sezione rettangolare con armatura
doppia
3.6.3. Sezione a T con armatura semplice soggetta
a momento positivo
3.6.4. Disposizione delle barre longitudinali e
lunghezza di ancoraggio
3.7. La presso flessione retta
3.8. Resistenza nei confronti di sollecitazioni
taglianti
3.8.1. Elementi senza armature trasversali
resistenti a taglio
3.8.2. Elementi con armature trasversali
resistenti al taglio
3.8.3. Calcolo delle staffe
3.9. Verifica al punzonamento di lastre soggette a
carichi concentrati
3.10. Durabilità delle opere e dimensionamento del
copriferro
3.10.1. Classi di esposizione del calcestruzzo
3.10.2. Classi di consistenza del calcestruzzo
3.10.3. Verifica allo Stato limite di
fessurazione
3.11. Distanza tra costruzioni contigue: giunto
sismico
3.12. Verifica dei solai
3.12.1. Solai a nervature incrociate
3.12.2. Verifica per carichi concentrati
3.12.3. Verifica carichi orizzontali distribuiti
sui parapetti dei terrazzi
3.13. Rinforzo e consolidamento dei solai in
laterocemento
3.14. La trave continua
3.15. Tipologie strutturali e fattori: fattori di
struttura, analisi lineare
3.15.1. Tipologie strutturali
3.15.2. Analisi lineare
3.15.3. Verifica tamponamenti e elementi
costruttivi non strutturali
3.15.4. Elementi secondari non strutturali
3.15.5. Verifica tamponamenti
3.15.6. Ampliamento edifici esistenti
3.16. Strutture a telaio
3.17. Strutture a pareti
3.18. Strutture miste telaio-pareti
3.19. Strutture deformabili torsionalmente
3.20. Strutture a pendolo inverso
3.21. Criteri generali di progettazione e
modellazione
3.22. Regolarità delle strutture
3.23. Dimensionamento e verifica degli elementi
strutturali
3.24. Analisi lineare dinamica o Statica
3.24.1. Analisi lineare statica
3.25. Verifiche di resistenza e dettagli
costruttivi elementi in cemento armato di nuova realizzazione
3.25.1. Verifiche di resistenza e limitazioni
geometriche e di armatura per le travi
3.25.2. Verifiche di resistenza e limitazioni
geometriche e di armatura per Pilastri
3.25.3. Limitazioni Nodi Trave-Pilastro
3.25.4. Limitazioni geometriche e di armatura
Pareti
3.26. Costruzioni antisismiche in zona a bassa
sismicità
4. RINFORZO DI STRUTTURE DI CEMENTO ARMATO E DI
C.A.P.
4.1. Rinforzo di strutture con materiali compositi FRP
4.1.1. Meccanismi di rottura per distacco dal
supporto e valutazione della resistenza
4.1.2. Verifiche di sicurezza nei confronti del
distacco dal supporto
4.1.3. Resistenza allo stato limite ultimo per
distacco di estremità (modo 1)
4.1.4. Resistenza allo stato limite ultimo per
distacco intermedio (modo 2)
4.1.5. Verifica delle tensioni di interfaccia allo
stato limite di esercizio
4.2. Rinforzo a flessione con materiali compositi
FRP
4.2.1. Generalità
4.2.2. Analisi del comportamento allo stato limite
ultimo
4.2.2.1. Generalità
4.2.2.2. Stato della struttura all’atto del
rinforzo
4.2.2.3. Resistenza di progetto a flessione
dell’elemento rinforzato con FRP
4.2.2.4. Resistenza di progetto a flessione
dell’elemento rinforzato con FRP in presenza di forza assiale
(pressoflessione)
4.2.2.5. Collasso per distacco di estremità
4.2.3. Analisi del comportamento agli stati limite
di esercizio
4.2.3.1. Basi del calcolo
4.2.3.2. Verifica delle tensioni
4.2.3.3. Verifica della freccia
4.2.3.4. Verifica dell’apertura delle fessure
4.2.4. Duttilità
4.3. Rinforzo a taglio con materiali compositi
FRP
4.3.1. Generalità
4.3.1.1. Gerarchia delle resistenze per travi e
pilastri
4.3.2. Configurazioni per il rinforzo a taglio
4.3.3. Resistenza di progetto a taglio
dell’elemento rinforzato con FRP
4.3.3.1. Resistenza di progetto a taglio
4.4. Rinforzo a torsione
4.4.1. Generalità
4.4.2. Configurazioni per il rinforzo a
torsione
4.4.3. Resistenza di progetto a torsione
dell’elemento rinforzato con FRP
4.4.3.1. Resistenza di progetto a torsione
4.5. Confinamento
4.5.1. Generalità
4.5.2. Resistenza di progetto a compressione
centrata o con piccola eccentricità dell’elemento confinato
4.5.2.1. Stima della pressione laterale di
confinamento
4.5.3. Duttilità di elementi pressoinflessi
confinati con FRP
4.6. Rinforzo a flessione di strutture in
C.A.P.
4.6.1. Utilizzo di compositi FRP per elementi
pre-tesi o post-tesi di c.a.
4.6.1.1. Analisi del comportamento allo stato
limite ultimo
4.6.1.2. Analisi del comportamento agli stati
limite di esercizio
4.7. Interventi in zona sismica
4.7.1. Generalità
4.7.2. Principi generali di intervento
4.7.2.1. Eliminazione dei meccanismi di collasso
di tipo fragile
4.7.2.2. Eliminazione dei meccanismi di collasso
di piano
4.7.2.3. Incremento della capacità deformativa
globale di una struttura
4.8. Valutazione del deterioramento del
substrato
4.9. Particolari costruttivi e norme di
esecuzione
4.10. Incamiciatura di pilastri in cemento armato
con acciaio o camicie in c.a.
4.10.1. Incamiciatura di pilastri in cemento
armato
4.10.2. Incamiciatura in acciaio
4.10.3. Aumento della resistenza a taglio
4.10.4. Azione di confinamento
4.10.5. Miglioramento della giunzioni per
aderenza
5. CONSOLIDAMENTO DELLE FONDAZIONI
5.1. Indagini, caratterizzazione e modellazione
geotecnica
5.2. Le fondazioni
5.2.1. Modello geotecnico
5.2.2. Carico di rottura del terreno
5.2.3. Criteri generali di progetto
5.2.3.1. Le onde sismiche
5.2.3.2. Fenomeni di Liquefazione
5.3. Fondazioni superficiali
5.3.1. Verifiche della sicurezza e delle
prestazioni
5.3.2. Verifiche agli stati limite di esercizio
(SLE)
5.3.3. Progettazioni per azioni sismiche
5.3.4. Riduzione della capacità portante
5.3.5. Carico limite terreno per effetti inerziali
dovuti al sisma
5.3.6. Carichi eccentrici su fondazioni
superficiali
5.3.7. Capacità portante con il metodo di
RICHARDS
5.3.8. Capacità portante con il metodo di
MAUGERI
5.3.9. Verifiche allo Stato Limite Ultimo (SLU) e
allo Stato Limite di Danno (SLD)
5.3.9.1. Stato Limite Ultimo di collasso per
carico limite
5.3.9.2. Stato Limite Ultimo per collasso per
scorrimento sul piano di posa
5.3.9.3. Stato Limite di Danno
5.4. Tipologie di fondazioni dirette
5.4.1. Fondazioni a plinto
5.4.2. Verifica al punzonamento di lastre soggette
a carichi concentrati
5.4.3. Collegamenti orizzontali tra fondazioni
5.5. Fondazioni a trave rovescia
5.5.1. Metodo della trave rigida
5.5.2. Metodo della trave elastica su suolo
elastico
5.5.3. Verifiche agli stati limite di esercizio
(SLE)
5.6. Platee
5.7. Cedimenti
5.7.1. Cedimenti di fondazioni superficiali su
sabbia
5.7.2. Cedimenti assoluti e differenziali
ammissibili
5.8. Fondazioni indirette su pali
5.8.1. Ripartizione del carico in una
palificata
5.8.2. Sintesi normativa fondazioni su pali
5.8.2.1. Verifiche agli stati limite ultimi
(SLU)
5.8.2.2. Stati Limite Ultimi
5.8.2.3. Stato Limite di Danno
5.9. Consolidamento delle fondazioni
5.9.1. Analisi del quadro fessurativo
5.9.2. Sottofondazioni
5.9.2.1. Sottofondazione per sottomurazione
5.9.3. Allargamento della base fondale
5.9.4. Consolidamento del terreno
5.9.5. Sottofondazioni con pali
5.9.6. Micropali
5.9.6.1. Comportamento dei micropali
Tubifix nei confronti dello sforzo assiale
5.9.6.2. Portata laterale – Mayer – Modificato
5.10. Micropali in acciaio infissi di piccolo
diametro
5.11. Verifiche agli stati limite ultimi (SLU) di
fondazioni miste
5.12. Verifiche agli stati Limite di esercizio
(SLE) delle fondazioni miste
6. COSTRUZIONI ESISTENTI IN CEMENTO ARMATO
6.1. Tipologie edifici esistenti in muratura
6.2. Il rilievo geometrico e tipologico
6.2.1. Il quadro fessurativo
6.3. Diagnostica dello Stato Attuale
6.3.1. Indagini non distruttive su murature
esistenti
6.3.1.1. Endoscopia
6.3.1.2. Termografia
6.3.1.3. Martinetti piatti
6.3.1.4. Prove soniche/ultrasoniche
6.3.1.5. Indagini sclerometriche
6.3.1.6. Prove di pull-out
6.3.1.7. Indagini con pacometro
6.3.1.8. Valori tabellari di normativa
6.4. Interventi sulle murature in elevazione
6.4.1. Le tecniche di intervento sulle
murature
6.4.1.1. Risarciture localizzate (cuci scuci)
6.4.1.2. Iniezioni di miscele leganti
6.4.1.3. Perforazioni armate
6.4.1.4. Paretine di contenimento
6.4.1.5. Cerchiature, catene, tiranti
6.4.1.6. Cordoli in cemento armato
6.4.1.7. Cerchiature e contenimento di
pilastri
6.4.1.8. Cucitura attiva della muratura – CAM
6.5. Interventi di tipo locale o di
riparazione
6.5.1. Apertura vani in pareti esistenti e calcolo
cerchiature
6.5.2. Interventi migliorativi soggetti a sole
verifiche semplificate
6.5.3. Altri interventi di modesta entità che si
possono essere considerati come locali
6.6. Interventi di sopraelevazione di edifici
esistenti
6.7. Meccanismi locali di collasso per le
murature
6.7.1. Ribaltamento semplice di parete
6.7.2. Ribaltamento semplice della parte alta di
parete monolitica
6.7.3. Ribaltamento semplice di parete a doppia
cortina
6.7.4. Ribaltamento composto di parete
6.7.5. Ribaltamento composto di cuneo diagonale –
parte alta
6.7.6. Ribaltamento composto di cuneo a doppia
diagonale
6.7.7. Ribaltamento del cantonale
6.7.8. Flessione verticale di parete
6.7.9. Flessione verticale di parete monolitica ad
un solo piano
6.7.10. Flessione verticale di parete monolitica a
più piani
6.7.11. Flessione verticale di parete a doppia
cortina ad un solo piano
6.7.12. Flessione verticale di parete a doppia
cortina a più piani
6.7.13. Flessione orizzontale di parete
6.7.14. Flessione orizzontale di parete
confinata
6.7.15. Flessione orizzontale di parete a doppia
cortina
6.7.16. Sfondamento della parete del Timpano
6.7.17. Analisi Limite dell’Equilibrio (approccio
cinematico – metodo dei lavori virtuali)
6.8. Criteri generali di progettazione
6.9. Valutazione della sicurezza
6.10. Classificazione degli interventi
6.10.1. Intervento di adeguamento
6.10.2. Intervento di miglioramento
6.10.3. Riparazione o intervento locale
6.11. Caratterizzazione meccanica dei
materiali
6.12. Livelli di conoscenza
6.12.1. I livelli di conoscenza per le costruzioni
in muratura portante
6.13. Costruzioni in cemento armato
6.13.1. I livelli di conoscenza per costruzioni in
cemento armato o acciaio
6.13.2. Stato limite di collasso
6.13.3. Analisi statica lineare con fattore
q
6.13.4. Edifici in c.a.: verifica con lo spettro
elastico (q = 1), analisi lineare
6.13.5. Analisi dinamica modale con spettro di
risposta o con fattore q
6.13.6. Verifica con analisi statica non lineare
(Pushover)
6.13.7. Stato limite di salvaguardia della
vita
6.13.8. Stato limite di esercizio
6.13.9. Criteri di analisi e di verifica della
sicurezza per edifici in cemento armato
6.13.10. Criteri e tipi di intervento
6.13.11. Progetto dell’intervento
6.14. Tecniche di consolidamento per edifici in
cemento armato
6.14.1. Applicazione di lamine in acciaio con la
tecnica del «beton plaquè»
6.14.2. Rinforzo con fibre a matrice polimerica
(FRP)
6.14.3. Incamiciatura con nuove armature
6.15. Interventi locali e di miglioramento in
edifici in cemento armato
6.15.1. Criteri per il progetto del rafforzamento
locale di nodi non confinati
6.15.2. Inserimento di dissipatori passivi
6.15.3. Isolatori sismici
6.16. Verifica sismica Tamponamenti e strutture
secondarie
6.16.1. Verifica elementi secondari
6.16.2. Verifica Tamponamenti
6.17. Ampliamento edifici esistenti – giunto
sismico
6.18. Effetti dei Tamponamenti sul comportamento
strutturale
6.18.1. Influenza dei Tamponamenti nel calcolo dei
telai
7. EDIFICI MONOPIANO E INDUSTRIALI
7.1. Tipologie di strutture prefabbricate in assenza di
criteri antisismici
7.2. Principi e criteri di intervento
7.2.1. Carenze manifestate dagli edifici
industriali prefabbricati monopiano rispetto all’azione sismica
7.2.1.1. Carenza dei collegamenti
7.2.2. Principi per la rapida messa in sicurezza
degli edifici industriali monopiano
7.2.3. Principi generali per la messa in sicurezza
degli edifici industriali monopiano
7.3. Criteri di progettazione
7.4. Interventi di adeguamento su edifici
industriali monopiano
7.4.1. Procedure per la valutazione della
sicurezza
7.4.2. Criteri generali per l’adeguamento sismico
dei capannoni industriali
7.4.3. Interventi volti ad evitare crisi per
perdita di appoggio
7.4.4. Perdita di appoggio trave-pilastro
7.5. Tipologie di intervento
7.5.1. Perdita di appoggio copertura-trave
7.6. Tipologie di intervento
7.6.1. Interventi per evitare il collasso di
elementi di tamponatura prefabbricati non adeguatamente ancorati
alle strutture principali
7.7. Interventi su elementi strutturali verticali
danneggiati o carenti
7.7.1. Fondazione
7.7.2. Pilastri
7.8. Costruzioni nuove con struttura prefabbricata
in cemento armato
7.8.1. Tipologie strutturali e fattori di
comportamento q
7.8.2. Collegamenti
7.8.3. Regole di progetto
7.8.4. Elementi strutturali
8. STRUTTURE MISTE MURATURA-CEMENTO ARMATO
8.1. Tipologie di edifici misti muratura-cemento
armato
9. VALUTAZIONE DEL RISCHIO SISMICO
9.1. Il Rischio sismico e classi di Rischio
9.2. Metodo Semplificato
9.3. Metodo analitico
10. IL SOFTWARE INCLUSO (in versione Desktop e
WebApp)
10.1. Note sul software incluso
10.2. Requisiti hardware e software
10.2.1. Utenti software Desktop
10.2.2. Utenti WebApp
10.3. Richiesta della password di attivazione del
software
10.4. Installazione ed attivazione del software
Desktop (utenti MS Windows)
10.5. Utilizzo della WebApp
10.6. Assistenza tecnica
(TicketSystem)
BIBLIOGRAFIA
Riferimenti normativi