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Architecture for all - Dal superamento delle barriere architettonico-percettive al progetto universale e inclusivo

Quali problemi progettuali e realizzativi pone l'accessibilità all'interno del percorso progettuale? In questo percorso di rafforzamento di competenze nel ...

09/10/2014
Quali problemi progettuali e realizzativi pone l'accessibilità all'interno del percorso progettuale? In questo percorso di rafforzamento di competenze nel campo dell'accessibilità spaziale si affronteranno due aspetti: quello connesso ai disposti normativi e quello - più corposo - relativo alla diffusione di esperienze e buone pratiche nel campo della buona e bella accessibilità spaziale. In Italia, a fronte di un quadro normativo abbondante e prolisso, l'accessibilità spesso risulta un requisito ambientale carente o disatteso, non facile da comprendere e da attuare, spesso "caricato" da interpretazioni soggettive e talora fortemente "punitive" nei confronti di una reale usabilità spaziale e di valenze espressive. Un primo nodo da sciogliere è quello di interpretare i disposti normativi correttamente e in modo "ragionevolmente accomodante", sfruttando le opportunità offerte dalla Convenzione ONU 2006, ratificata dallo Stato Italiano e quindi diventata operativa e cogente. Per conseguire un'attrattiva e accattivante accessibilità, occorre agire nella direzione di operare sintesi e mediazione tra le varie istanze progettuali, le richieste della committenza, il controllo oculato delle risorse, la conformità ai disposti normativi e, infine, l'assoluto rispetto delle esigenze e delle aspettative delle persone, viste nelle loro complesse differenze fisiche, percettive, intellettivo-cognitive, relazionali.

PROGRAMMA

Lunedì 3 novembre 2014 ore 13.30 -17.30
DALLE INTERPRETAZIONI NORMATIVE ALLE REALIZZAZIONI INCLUSIVE

Eugenia Monzeglio, architetto - già docente del Politecnico di Torino
Il sintetico cenno al quadro normativo evidenzia il passaggio da una struttura rigidamente impositiva (o interpretata come tale) a un approccio esigenziale e prestazionale, rafforzato dalle indicazioni ONU 2006 richiedenti il rispetto dei principi dell'Universal Design nella progettazione accessibile. Una piena consapevolezza normativa può essere di aiuto anche nel rapporto con gli organi/enti di controllo/verifica del requisito dell'accessibilità. Saranno presentati accorgimenti progettuali e tecnologici, orientati a realizzare progetti inclusivi, concilianti esigenze differenziate, attenti alle valenze espressive del progetto, all'inserimento nel contesto, attraverso l'esemplificazione di buone prassi" (e non solo "messa a norma") e di realizzazioni in ambito culturale e turistico.

Lunedì 10 novembre 2014 ore 13.30 -17.30
ACCESSIBILITÀ E PREVENZIONE INCENDI: IL PROGETTO DELLA SICUREZZA INCLUSIVA TRA NORMA E BUONA TECNICA

Angelo Venuti, già ispettore del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino
Il concetto di sicurezza ampliata vede compresenti e interagenti i requisiti di accessibilità e di sicurezza nell'emergenza: occorre pertanto che le soluzioni per accessibilità siano in stretto raccordo con le diverse normative. Sicurezza nell'emergenza e nell'esodo contempla non solo soluzioni progettuali e accortezze dimensionali e costruttive (misure edilizie) ma anche misure impiantistiche e misure organizzativo-gestionali, che devono pertanto convivere ed essere integrate nel percorso progettuale anziché essere inserite a posteriori. Saranno fornite indicazioni progettuali e presentati esempi di percorsi d'esodo accessibili e spazi calmi.
PROGETTAZIONE MULTISENSORIALE
Fabrizio Astrua, ingegnere - già docente del Politecnico di Torino
Criteri di progettazione multisensoriale e sinestetica per la comunicatività ambientale e per l'uso piacevole, sicuro e intuitivo degli spazi da parte di persone con differenti esigenze. L'architettura terapeutica. Le diverse possibilità applicative: dagli spazi ludici alle strutture socio-sanitarie, all'edilizia scolastica, agli spazi outdoor.

Lunedì 17 novembre 2014 ore 13.30 -17.30
SOLUZIONI CONFORMI E SPERIMENTAZIONI DI SOLUZIONI "ALTERNATIVE" DI SPAZI, ATTREZZATURE, ARREDI

Cristina Azzolino, architetto e Angela Lacirignola, architetti - Politecnico di Torino
Eugenia Monzeglio, architetto - già docente del Politecnico di Torino
Una caratteristica peculiare dell'accessibilità è quella di essere multidimensionale e di essere presente alle diverse scale: dal cucchiaio alla città. Essa si muove quindi dall'oggetto d'uso al territorio (urbano, extraurbano, naturale) coprendo tutte le scale d'intervento con attenzione particolare ai necessari e irrinunciabili interventi di adeguamento dell'esistente.Verranno presentati metodologie di intervento e realizzazioni che spaziano dalla residenza ai luoghi e percorsi urbani, agli spazi complessi e delicati, alle strutture multifunzionali, presentando le possibili alternative di una progettazione per tutti, che supera e va oltre il concetto di progettazione "dedicata e speciale".

La Fondazione OAT si riserva la facoltà di variare le date di programma del corso; ogni variazione verrà comunque prontamente segnalata ai singoli partecipanti.

Quota iscrizione
Intera: € 190 + IVA = € 231.80
Termine iscrizione: 20/10/2014

Riconoscimento
Attestato
frequenza minima obbligatoria: 80% del monte ore complessivo

CFP riconoscibili per gli architetti: n. 12

Durata e sede
12 ore
Ordine Architetti Torino
Via Giolitti 1 Torino

Accessibilità
Aperto anche ai non iscritti OAT.
CFP solo per architetti

Referenza scientifica
Eugenia Monzeglio, architetto - già docente del Politecnico di Torino

Attivazione/rinunce
In caso di mancata attivazione del corso o in seguito a rinuncia comunicata in forma scritta entro la scadenza originaria del corso, la quota versata verrà rimborsata.
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