Bandi di gara per lavori pubblici: in diminuzione le gare di piccolo e medio taglio

Tra il 2003 e il 2009 il mercato dei bandi di gara per lavori pubblici si è notevolmente ridimensionato: l'importo complessivo dei lavori posti in gara si è ...

06/12/2010
Tra il 2003 e il 2009 il mercato dei bandi di gara per lavori pubblici si è notevolmente ridimensionato: l'importo complessivo dei lavori posti in gara si è ridotto del 24% in termini reali.
Nel primo semestre 2010, i bandi per lavori pubblici sperimentano una sostanziale stazionarietà nel valore rispetto al livello dello stesso periodo del 2009. La stabilità del valore complessivo deriva dalla sintesi di cali per i bandi di importo inferiore ai 75 milioni di euro e di un aumento delle gare di importo superiore. In particolare, due bandi di importo molto elevato (uno da 1,5 miliardi di euro e l'altro di 2,3 miliardi di euro) hanno condizionato il risultato di periodo: al netto di tali opere, infatti, l'importo complessivo dei bandi di gara pubblicati nella prima metà dell'anno risulta in diminuzione rispetto al primo semestre 2009.

La crescita dei bandi di importo elevato, unita al calo della domanda di piccole opere, comporta un cambiamento nella struttura della domanda di lavori pubblici, che risulta caratterizzata da una quota crescente dei grandi lavori e da una riduzione del peso dei bandi di piccolo e medio taglio. Nel paragrafo appositamente dedicato alla struttura del mercato dei lavori pubblici, è presente, in particolare, un'analisi per classi di importo del valore complessivo dei bandi di gara pubblicati nel 2009, effettuata integrando i dati dell'Ance con quelli pubblicati dall'Autorità per la Vigilanza dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Dall'analisi emerge che circa un terzo della domanda di lavori pubblici riguarda i bandi di taglio superiore ai 100 milioni di euro, il 15,2% è rappresentato da bandi per lavori di importo compreso tra i 15 e i 100 milioni di euro ed i lavori di taglio inferiore ai 15 milioni di euro costituiscono il 51,7% del valore complessivo.
>br /> In allegato è disponibile il capitolo estratto dall'Osservatorio congiunturale di Novembre 2010.

Fonte: www.ance.it
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