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In arrivo le linee guida dell'Autorità di vigilanza mentre le P.A. chiedono conti dedicati ai professionisti

In dirittura d'arrivo la determinazione predisposta dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture sulle linee guida re...

15/09/2010
In dirittura d'arrivo la determinazione predisposta dall'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture sulle linee guida relative alla legge antimafia ed, in particolare sull'obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari.
Ad una riunione a cui hanno partecipato i Ministeri interessati dal provvedimento (Interni, Economia e Finanze, Infrastrutture), le Organizzazioni rappresentative delle Stazioni Appaltanti, oltre ad alcune Associazioni Imprenditoriali (Ance, Aniem, Ancpl, Confindustria), l'Autorità ha già mostrato una bozza in cui è previsto quanto segue:
  • conferma dell'obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari per i contratti sottoscritti dopo il 7 settembre, anche se il bando di gara è precedente a tale data;
  • obbligo di indicare nel contratto tutti i rapporti contrattuali relativi alla specifica commessa;
  • le comunicazioni sulla tracciabilità dovranno essere effettuate dai legali rappresentanti;
  • il Cup (Codice unitario progetto) corrispondente al contratto dovrà essere citato unitamente al Cig (Codice identificativo gara) e sarà rilasciato anche per forniture e servizi.

Nel corso della riunione, Condindustria ed i rappresentanti delle imprese del settore, pur lodando l'iniziativa presa dall'Autorità e quanto chiarito nei giorni scorsi dal Ministero dell'Interno, sono tornate a chiedere nuovamente una sospensione di 120 giorni che consenta di dare le necessarie indicazioni alle stazioni appaltanti e alle imprese.
L'Ance, l'Agi, l'Ancpl e l'Aniem hanno confermato la preoccupazione per il pericolo di blocco dei pagamenti, soprattutto in questo periodo di crisi.
Sembra che il problema sarà affrontato nel corso del Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo ma sembra, anche, che i Ministeri intervenuti non sono sembrati molto favorevoli alla sospensione della disposizione antimafia, ritenuta, ormai, indispensabile.

Allarme, anche, tra le categorie professionali ed, infatti, l'articolo 3 della legge n. 136/2010 sembra che non escluda i consulenti dall'obbligo di tracciabilità dei compensi anche perché nella disposizione citata si parla di appaltatori, di subappaltatori e di subcontraenti della filiera delle imprese nonché di concessionari di finanziamenti pubblici anche europei a qualsiasi titolo interessati ai lavori, ai servizi e alle forniture pubblici.
Se così è, anche i professionisti devono assicurare la tracciabilità dei propri conpensi e, quindi, devono utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la società Poste italiane Spa, dedicati, anche non in via esclusiva, alle commesse pubbliche.

A cura di Paolo Oreto
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