Viadotto Himera: quando la politica si attiva per la collettività

Accusato di essere populista, di non aver fatto nulla se non andare contro qualsiasi proposta, con quasi tutti i media schierati contro, il Movimento 5 Stell...

11/06/2015
Accusato di essere populista, di non aver fatto nulla se non andare contro qualsiasi proposta, con quasi tutti i media schierati contro, il Movimento 5 Stelle è andato sempre avanti per la sua strada, mantenendo un atteggiamento coerente con quanto sempre affermato in campagna elettorale. E di strada ne hanno fatta tanta!

L'ultima è quella che riavvicinerà finalmente Palermo a Catania dopo il cedimento che lo scorso aprile ha interrotto l'autostrada A19. Dopo 2 mesi di balletti, dichiarazioni e per ultimo l'Ordinanza n. 258/2015 che ha sancito lo stato emergenziale dell'isola, il M5S ha raccolto l'appello del Comune di Caltavuturo che nel frattempo si è attivato per ricercare finanziatori per la realizzazione della strada a ridosso del paese e che permetterà muoversi con meno disagi e con oltre quaranta minuti in meno rispetto ai tempi di percorrenza attuali. Una volta completata (massimo in un mese) la strada consentirà infatti ai tantissimi automobilisti in marcia sulla A19 di evitare il lungo e tortuosissimo giro da Polizzi, che attualmente li costringe ad "arrampicarsi" sulle montagne per bypassare il tratto di autostrada interdetto dopo il crollo del pilone del ponte Himera.
Da metà luglio in poi, chi sarà diretto a Catania da Palermo potrà uscire a Scillato e, attraverso la nuova strada, potrà rientrare a Tremonzelli. Uscita a Tremonzelli e rientro a Scillato, invece, per chi viaggerà in direzione opposta.

Il tutto sarà reso possibile grazie ad un generoso assegno di 300.000 euro dei deputati Ars del M5S che hanno commentato affermando "Altro che protesta, noi siamo già forza di governo".

"Abbiamo accolto con grande piacere - ha affermato il capogruppo M5S Salvatore Siragusa - l'appello lanciato a mezzo stampa del comitato civico di Caltavuturo che ricercava finanziatori per fare diventare una vera strada la vecchia regia trazzera che due ditte locali hanno riportato in vita per disperazione in questi giorni a proprie spese. Il fondo della strada, però, realizzato con materiale da cava compattato, si è andato via via consumando, per cui andava risistemato. Progetto e autorizzazioni già ci sono. I soldi li metteremo noi".

La strada lunga circa poco più di un chilometro e larga cinque metri costerà circa 300 mila euro e sarà realizzata in calcestruzzo con canali di gronda e guardrail. Saranno installati anche due impianti semaforici e una cartellonistica che indicherà agli automobilisti il percorso da fare per bypassare l'interruzione sulla A-19.

"Dal momento del via - ha affermato Siragusa - i lavori si protrarranno per non più di un mese. A metà luglio i siciliani dovrebbero poter tirare un sospiro di sollievo. I vantaggi infatti saranno notevoli in termini di tempo, visto che il percorso durerà circa 40 minuti in meno rispetto al giro da Polizzi, e in termini di comodità, dal momento che il nuovo percorso sarà nettamente più agevole di quello alternativo che porta sulle montagne".

"L'operazione - ha aggiunto il portavoce del M5S Sicilia Giorgio Ciaccio - è la risposta a chi ci accusa di essere solo protesta. Noi siamo già forza di governo. Rispondiamo con i fatti all'inerzia dei governi centrale e regionale che ancora cincischiano vergognosamente mentre l'economia isolana muore giornalmente. Ancora non c'è nemmeno l'ombra delle ruspe che dovrebbero realizzare la bretella. Qui si rischia di vedere passare invano non solo l'estate, ma anche l'autunno e, probabilmente, pure l'inverno. Facile per chi è comodante seduto in poltrona, magari ai piani alti di un ufficio statale o regionale. Molto meno per chi fa quotidianamente la spola in questa sfortunata autostrada".

"I problemi - ha continuato Ciaccio - si risolvono solo se c'è veramente la volontà e la determinazione di risolverli. Un approccio che noi, a dispetto di quel che si vuol fare passare, teniamo sempre in mente. A chi fa finta di non vederlo ricordiamo che con i nostri soldi abbiamo finanziato circa oltre 30 imprese con il microcredito, che è ormai una consolidata realtà, e che abbiamo avviato il nuovo progetto, ?Polmoni urbani', per la rinascita dei centro storici, che, a giudicare dalla numerosissime adesioni, si sta rivelando un grosso successo. E tutto questo per non parlare dei successi dei nostri comuni a cinque Stelle, che in pochissimo tempo stanno diventando numerosissimi. Cito, ad esempio, solo Bagheria, che dopo appena un anno ha quasi rimesso a posto i conti e si appresta ad uscire dal dissesto e che ha visto scomparire l'immondizia dalla sue strade".

L'assegno del M5S sarà staccato grazie alla parte dello stipendio che cui i parlamentari all'Ars rinunciano mensilmente. Ma, come dichiarato in conferenza stampa, "Non sono comunque disdegnate offerte dei privati, e soprattutto quelle provenienti dalle istituzioni".

"Anzi - ha detto il portavoce all'ARS Salvatore Tancredi - sfidiamo i deputati dell'Ars ancora una volta a contribuire e a non voltarsi come sempre dall'altro lato. Siamo in 90, basterebbe mettere poco più di tremila euro a testa per finanziare l'intera operazione e potere dire che la strada è un regalo dell'Ars ai siciliani. Aspettiamo, ma siamo sicuri che ancora una volta il nostro appello non sortirà alcun effetto".

Tancredi ha anche ironizzato sulle capacità operativa del governo. "Se siamo costretti a rimettere in piedi una regia trazzera del 1800 per garantire, peraltro a spese nostre, la continuità territoriale in Sicilia, questo la dice lunga su chi ci amministra".

"Crocetta, Renzi e le istituzioni - ha detto Giancarlo Cancelleri - si sono mostrati incapaci di fronte a questa emergenza, i loro tempi di intervento sono biblici, troppo lunghi per una terra che ha bisogno di azioni concrete, ora e subito. I cittadini oggi si sono fatti Stato grazie alla restituzione dei nostri stipendi . L'abbiamo fatto e lo rifaremo ancora, perché il nostro impegno è davvero al servizio della collettività".

Ma il progetto di Caltavuturo non rappresenta l'unica operazione messa in campo dai parlamentari M5S per cercare di uscire al più presto dall'incubo autostrada monca. Parallelamente al finanziamento della "scorciatoia" i parlamentari nazionali del Movimento eletti in Sicilia hanno lavorato ad un progetto di bypass che consegneranno proprio oggi al ministro Delrio.

A cura di Gianluca Oreto
   
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