Aiuti a comuni e province, assegnati oltre 400 milioni di euro

Approvati tre schemi di decreto con il quale verranno ripartite le risorse a comuni, città metropolitane e province

di Redazione tecnica - 13/05/2022

Spese per l’energia, ristori per mancante entrate dovute alla pandemia, compensazione per indennità degli amministratori locali. Sono queste le attività che verranno sostenute con le risorse assegnate nel corso dell’ultima seduta della Conferenza Stato-città, per un importo pari a oltre 400 milioni di euro.

Risorse per enti locali: oltre 400 milioni nel 2022

Nel corso della seduta, è stato trovato un accordo con Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e Upi (Unione Province Italiane) sullo schema di decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con i ministeri dell'Economia e delle Finanze e per gli Affari regionali e le Autonomie, con il quale verranno ripartiti i 250 milioni di euro destinati a comuni, città metropolitane e province per l’anno 2022 da utilizzare per le spese di energia elettrica e gas, al fine di garantire la continuità dei servizi erogati. Le risorse saranno così assegnate:

  • 200 milioni di euro ai comuni;
  • 50 milioni di euro alle città metropolitane e alle province.

Inoltre è stato approvato lo schema di decreto per il riparto di 100 milioni di euro per l’anno 2022, previsto dalla legge di bilancio per il 2022, che verranno utilizzati per la copertura del maggior onere sostenuto dai comuni per la corresponsione dell’incremento delle indennità di sindaci dei comuni capoluogo di città metropolitana, sindaci, vicesindaci, amministratori e presidenti consiglio comunale dei comuni delle Regioni a statuto ordinario.

Infine, intesa con Anci e Upi anche in riferimento al decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze, con cui verranno ripartiti 82,5 milioni di euro per l'anno 2022, destinati a ristorare i comuni, in considerazione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, delle minori entrate derivanti:

  • dalle esenzioni dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, per autorizzazione o esposizione pubblicitaria e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, da parte delle imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione del suolo pubblico;
  • dall’esonero dal pagamento del canone per l'occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate da parte dei titolari di concessioni o di autorizzazioni.

In particolare, queste risorse verranno così ripartite:

  • 63,75 milioni di euro a favore delle imprese di pubblico esercizio;
  • 8,75 milioni di euro a favore dei commercianti ambulanti.
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