Caro materiali, sempre più gare deserte per incongruità prezzi

Non solo misure compensative: per ASSISTAL è necessario un provvedimento straordinario che riequilibri il mercato

di Redazione tecnica - 12/05/2022

Le misure contro il caro materiali prese dal Governo negli ultimi due anni sarebbero state insufficienti e gli effetti si stanno vedendo tutti adesso, con frequenti notizie di gare che vanno deserte.

Caro materiali e gare deserte: per ASSISTAL necessarie nuove misure

Ad affermarlo è Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL - Associazione Nazionale Costruttori di Impianti Servizi di Efficienza Energetica e Facility Management - il quale esprime rammarico nel vedere che si stia verificando “quello che abbiamo sostenuto fin da giugno del 2021: avevamo avvertito della gravità del fenomeno, tuttavia da parte del Ministero e del Governo si sono messe in atto misure ordinarie e inadeguate che hanno avuto come unico effetto quello di aumentare le proporzioni della crisi”.

Come spiega Carlini, la dimostrazione della mancanza di ascolto “sono i numerosi appelli provenienti da tutti gli operatori del settore, laddove l’aumento delle risorse stanziate con il Decreto Aiuti è comunque insufficiente, in considerazione dell’entità del problema”.

Secondo il presidente di ASSISTAL, i fondi non solo non riescono ad ammortizzare due anni di aumenti ininterrotti, ma non sono sufficienti nemmeno per riallineare i prezzi dei nuovi capitolati di gara. Non solo: “aver trascurato i rincari del 2020 e del 2021, ha inoltre provocato un indebolimento della forza finanziaria delle imprese e ne determina l’impossibilità di rientrare sul mercato e rispondere ai bandi di gara.”

Carlini (Assistal): nuove misure per rafforzare il potere economico delle imprese

La conseguenza è che, ad eccezione della buona riuscita di qualche accordo quadro, il resto del settore è paralizzato. Conclude Carlini “Oltre a guardare alle misure compensative, accessibili soltanto a posteriori rispetto ai lavori, andrebbe introdotto un provvedimento straordinario per consentire alle imprese di partecipare a gare congrue sotto il profilo del prezzo a base d’asta e inoltre, ritrovare vigore finanziario per poter proseguire le attività in questo difficile mercato. Senza questo intervento, ogni sforzo sarà inutile e continueremo ad assistere a gare deserte, perdendo la disponibilità dei fondi del PNRR che, se inutilizzati, torneranno all’Europa”.

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