Fondi Strutturali 2021-2027, all'Italia oltre 75 miliardi di euro

Le risorse saranno distribuite tra Programmi Nazionali e Regionali per la realizzazione di 5 macro obiettivi

di Redazione tecnica - 27/07/2022

È stato firmato e adottato l’Accordo di Partenariato 2021-2027, con il quale l’Italia potrà utilizzare 75,3 miliardi di euro di Fondi strutturali e di investimento, comprensivi delle risorse destinate al Fondo per la Transizione Giusta (Just Transition Fund - JTF) e alla Cooperazione Territoriale Europea (CTE), con 10 miliardi in più rispetto al ciclo precedente e con alcune modifiche nella classificazione delle singole regioni.

Fondi strutturali e di investimento: il nuovo Accordo di Partenariato

In particolare, il nuovo Piano destina alle regioni meridionali 47,962 miliardi di euro, con alcune modifiche nella classificazione delle singole regioni.

Sono infatti considerate “in transizione” Abruzzo, Umbria e Marche; si confermano  “meno sviluppate” quelle rimanenti del Mezzogiorno (Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), mentre le “più sviluppate” comprendono quelle del Centro-Nord, con l’esclusione di Umbria e Marche.

Escludendo la quota riservata alla CTE, le risorse europee e nazionali dei Fondi strutturali si distribuiscono così nelle tre aree:

  • regioni più sviluppate: 23,882 miliardi di euro;
  • regioni in transizione: 3,612 miliardi di euro;
  • regioni meno sviluppate: 46,575 miliardi di euro.

I principali Fondi strutturali europei che sostengono la politica di coesione 2021-2027 sono:

  • il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR), che ha l’obiettivo di favorire la crescita economica e occupazionale delle regioni europee e appianarne disparità e squilibri di sviluppo;
  • il Fondo Sociale Europeo plus (FSE+), che sostiene gli Stati membri nel conseguire livelli elevati e adeguati di occupazione e una protezione sociale equa ed inclusiva;
  • il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA), che promuove la pesca e l’acquacoltura sostenibili, il ripristino e la conservazione delle risorse biologiche acquatiche, l’economia blu nelle aree costiere, insulari e interne, sostiene lo sviluppo di comunità della pesca e dell’acquacoltura, aiuta la governance internazionale per mari e oceani sicuri, protetti, puliti e gestiti in modo sostenibile;
  • il Fondo per una Transizione Giusta (Just Transition Fund - JTF), che sostiene i territori che fanno fronte a gravi sfide socioeconomiche derivanti dal processo di transizione verso la neutralità climatica e vuole consentire alle regioni e alle persone di affrontare gli effetti sociali, economici ed ambientali derivanti da tale transizione.

A questi, si aggiunge a livello europeo il Fondo di Coesione, riservato ai Paesi con un Reddito Nazionale Lordo pro capite inferiore al 90% della media UE, tra i quali non è inclusa l’Italia.

I programmi nazionali e regionali

L’Accordo di Partenariato italiano prevede l’istituzione di dieci Programmi Nazionali (PN):

  • Scuola e competenze;
  • Ricerca, innovazione e competitività per la transizione verde e digitale;
  • Sicurezza per la legalità;
  • Equità nella salute;
  • Inclusione e lotta alla povertà;
  • Giovani, donne e lavoro;
  • Metro plus e città medie del Sud;
  • Cultura;
  • Capacità per la coesione;
  • Just Transition Fund.

Ai Programmi Nazionali sono riservati 25,575 miliardi di euro tra finanziamento europeo e cofinanziamento nazionale. Una quota più ampia di risorse, pari a 48,492 miliardi di euro, andrà invece a finanziare i Programmi Regionali, che saranno promossi da tutte le Regioni e le Province Autonome.

La strategia del Partenariato

La strategia sostenuta dall’Accordo di Partenariato 2021-2027 indirizza i fondi verso interventi rivolti al conseguimento dei traguardi europei per un’economia climaticamente neutra (Green Deal) e per una società più giusta e inclusiva (Social Pillar), in coerenza con l’adesione all’Agenda ONU 2030 e con la Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile.

Le azioni promosse attraverso i Fondi europei saranno complementari rispetto a quelle finanziate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e agli investimenti del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC

Gli obiettivi strategici

Il regolamento UE sulle disposizioni comuni ai Fondi per le politiche di coesione (FESR, FSE+, Fondo di Coesione, FEAMPA, JTF) individua cinque obiettivi strategici di policy da perseguire nel corso della programmazione 2021-2027, declinati nell’Accordo di Partenariato sulla base delle esigenze dell’Italia:

  • un’Europa più intelligente;
  • un’Europa più verde;
  • un’Europa più connessa;
  • un’Europa più sociale e inclusiva;
  • un’Europa più vicina ai cittadini.

Di particolare rilievo l'Obiettivo Strategico 2, il quale prevede anche misure di efficientamento energetico di edifici pubblici, residenziali e degli impianti produttivi; sostegno anche strategie territoriali locali e agli interventi sulla mobilità sia su scala regionale, sia per l’accesso ai nodi urbani.

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