Gian Vito Graziano: lasciamo indipendenti i liberi professionisti

Dopo le recenti dichiarazioni del Presidente dell'OICE, Gabriele Giacobazzi, che ha rivendicato la necessità di eliminare i paletti per l'apporto di capitale...

16/03/2012
Dopo le recenti dichiarazioni del Presidente dell'OICE, Gabriele Giacobazzi, che ha rivendicato la necessità di eliminare i paletti per l'apporto di capitale alle società di professionisti, il Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano, ha voluto esprimere il suo pensiero in merito al concetto di libera professione.

In particolare, il Presidente Graziano in una intervista alla nostra redazione ha riconosciuto che "È grave che da più parti si continui ad equiparare l'attività intellettuale e l'attività d'impresa, quando invece proprio la Comunità Europea si è espressa in maniera chiara, distinguendone le forme. Tuttavia anche le recenti dichiarazioni dell'OICE rendono evidente che alcune posizioni sulle professioni non solo sono diverse da quella degli Ordini professionali, sarebbe il male minore, ma sono diverse soprattutto da quella dei liberi professionisti, che rivendicano quel ruolo sociale che solo una professione intellettualmente libera è in grado di esprimere".

Il Presidente dei Geologi ha riconosciuto, dunque, una certa distanza tra le dichiarazioni dell'OICE ed in generale la posizione di tutti i liberi professionisti, prescindendo anche da quella degli Ordini professionali. "Credo che il professionista - ha continuato Graziano - quello realmente libero, non solo non si sottrae all'esito finale del proprio lavoro, ma ne rivendica l'attività come frutto del proprio sapere e della propria capacità di comprendere, attività queste in capo ai propri cervelli. Affrontare un progetto presuppone prima di tutto competenza interdisciplinare, per cui è bene che i professionisti trovino forme di collaborazione, anche di tipo societario, ma il frutto del loro lavoro saranno sempre le idee e le soluzioni, non prodotti commerciali".

Graziano ha infine riconosciuto che nel mercato attuale esiste la necessità di organizzarsi ma ha rivendicato la necessità dei liberi professionisti di restare indipendenti. "Non si vuole disconoscere per i professionisti una necessità di organizzazione, di controllo dei risultati e dei costi, li si vuole soltanto lasciare liberi di sentirsi indipendenti e non a tutti i costi ingranaggio di una complessità imprenditoriale".

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