Ristrutturazioni edilizie e detrazione del 50% per l'acquisto di mobili: prime indicazioni dall'Agenzia delle Entrate

Con la pubblicazione in Gazzetta del decreto-legge n. 63/2013, è stato previsto un bonus del 50%, fino ad un tetto massimo di spesa di 10.000 euro, per l'acq...

11/07/2013
Con la pubblicazione in Gazzetta del decreto-legge n. 63/2013, è stato previsto un bonus del 50%, fino ad un tetto massimo di spesa di 10.000 euro, per l'acquisto di mobili destinati all'arredo degli immobili su cui sono stati effettuati lavori di ristrutturazione edilizia e che fruiscono della detrazione del 50%, con un tetto massimo di 96.000 Euro.

L'articolo 16 del provvedimento prevede la proroga del bonus ristrutturazioni del 50% sino al 31 dicembre 2013, con la grande novità dell'estensione degli sgravi anche per l'arredamento. Contestualmente alla ristrutturazione casa è possibile avere un tetto aggiuntivo di 10.000 euro (oltre alle ordinare 96.000 euro) da utilizzare per l'acquisto di mobili relativi all'appartamento da ristrutturare. La somma di 10mila euro rappresenta "l'imponibile" complessivo sul quale si calcola la detrazione del 50%. In pratica, dunque, viene concesso uno sgravio massimo di 5.000 euro, da ripartire poi in dieci quote annuali.

In merito a questa "nuova" detrazione d'imposta per l'acquisto degli arredi, l'Agenzia delle Entrate ha fornito le prime indicazioni operative che, nell'attesa della conversione in legge del D.L. e quindi della versione definitiva dell'art. 16 in questione, ha l'obbiettivo di chiarire le modalità per accedere alla detrazione.

In particolare, i contribuenti che desiderano accedere alla detrazione per gli arredi devono eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati. Nei bonifici, pertanto, dovranno essere indicati:
  • la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati;
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Per quanto concerne l'applicazione dell'agevolazione, l'Agenzia si è rimessa a successive comunicazioni.

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D.L. n. 63/2013