Governo del territorio e pianificazione: nuova proposta di legge

La proposta è stata presentata dal presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, Michele Talia, nel corso di Urban Promo a Firenze

di Redazione tecnica - 10/11/2023

Un modello normativo ‘multifunzionale’, in grado di affiancare alla formulazione dei principi fondamentali e delle regole generali del governo del territorio, anche la disciplina di alcuni argomenti di legislazione esclusiva dello Stato, oltre che "l’individuazione di quelle materie in cui la presente legge provvede ad operare una delega ad emanare i necessari decreti legislativi nell’ambito dei principi e dei tempi ivi definiti”.

Governo del territorio: una nuova proposta di legge

A presentare una nuova proposta di legge sul governo del territorio è stato il presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, Michele Talia, nel corso della manifestazione Urbanpromo Progetti per il Paese presso l’Innovation Center di Fondazione CR Firenze.

Nel dettaglio, la proposta di legge disciplina l’ambito di applicazione e la nozione di governo del territorio; i principi fondamentali e le finalità del governo del territorio; i compiti e le funzioni di Stato, Regioni ed enti territoriali locali; gli strumenti della pianificazione e della copianificazione. 

Questa la bozza attuale di articolato:

CAPO I NATURA DELLA LEGGE

  • Art. 1 Ambito di applicazione e nozione di Governo del territorio

CAPO II PRINCIPI FONDAMENTALI E FINALITÀ DEL GOVERNO DEL TERRITORIO

  • Art. 2 Principi fondamentali e Finalità
  • Art. 3 Rigenerazione territoriale e urbana
  • Art. 4 Delega in materia di rigenerazione urbana
  • Art. 5 Contenimento del consumo di suolo e messa in sicurezza del territorio

CAPO III SOGGETTI, COMPETENZE LIVELLI E FUNZIONI DEL GOVERNO DEL
TERRITORIO

  • Art. 6 Compiti e funzioni dello Stato
  • Art. 7 Compiti e funzioni delle Regioni
  • Art. 8 Compiti e funzioni degli Enti territoriali locali

CAPO IV PIANIFICAZIONE E COPIANIFICAZIONE

  • Art. 9 Natura e contenuti essenziali della pianificazione
  • Art. 10 Copianificazione e valutazione interistituzionale
  • Art. 11 Sistemi delle conoscenze e delle valutazioni
  • Art. 12 Strumenti della pianificazione territoriale
  • Art. 13 Rapporti tra pianificazione generale del territorio e pianificazioni settoriali
  • Art. 14 Strumenti di pianificazione urbanistica
  • Art. 15 Durata delle previsioni edificatorie e dei vincoli urbanistici
  • Art. 16 Dotazioni e servizi
  • Art.17 Dotazioni urbanistiche e territoriali minime e inderogabili
  • Art. 18 Perequazione urbanistica e territoriale, compensazioni e incentivazioni
  • Art. 19 Fiscalità urbanistica e territoriale
  • Art. 20 Accordi urbanistici pubblico/privato
  • Art. 21 Partecipazione dei cittadini e dei titolari di interessi collettivi e diffusi
  • Art. 22 Attività urbanistica ed edilizia, (raccordo con il DPR 380/01)

CAPO V NORME TRANSITORIE E FINALI

  • Art. 23 Norme transitorie
  • Art. 24 Abrogazioni.

Come specificato nella bozza di testo, gli artt. 22-24 sono ancora in fase di stesura e di valutazione

Le considerazioni dell'INU sulla proposta

Oltre ad illustrare sinteticamente l’impianto complessivo del testo di legge elaborato dall’INU, Talia ha sottolineato due aspetti particolarmente innovativi della proposta:

  • il passaggio da un approccio prevalentemente parametrico nel dimensionamento degli standard urbanistici all’impiego di nuovi criteri quali-quantitativi, facendo sì che la prefigurazione delle nuove dotazioni urbanistiche proceda di pari passo con l’introduzione dei LEP (Livelli essenziali delle prestazioni);
  • la proposizione di una forma del piano che tenda a sostituire progressivamente il principio di conformità con quello di coerenza.

Per effetto di questa transizione, la disciplina urbanistica dovrebbe ricercare un accordo sostanziale, da parte di ogni nuovo strumento di pianificazione, con gli obiettivi e gli indirizzi fissati dai piani sovraordinati.

I possibili effetti della nuova legge

In questo modo si raggiungeranni due effetti: favorire la flessibilità degli strumenti urbanistici e la riduzione del ricorso alle varianti urbanistiche.

"Si tratta di contenuti e innovazioni da introdurre con l’obiettivo di rendere la pianificazione urbanistica, a tutti i livelli, maggiormente in sintonia con le nuove sfide che il governo del territorio deve affrontare: dalle necessità della transizione ecologica all’adattamento ai cambiamenti climatici, dalla prevenzione del rischio idrogeologico fino al progressivo azzeramento del consumo di suolo”, spiega il Presidente.

Il percorso di stesura, ampio e partecipato, è cominciato nel novembre dello scorso anno, in occasione del trentunesimo Congresso dell’INU che si è svolto a Bologna.

La proposta di legge, con il coordinamento del presidente Talia e di Carlo Alberto Barbieri, è stata elaborata in progress da un gruppo di lavoro dell’INU di urbanisti e giuristi (Andrea Arcidiacono, Patrizia Gabellini, Paolo Galuzzi, Carolina Giaimo, Valeria Lingua, Francesco Domenico Moccia, Simone Ombuen, Stefano Stanghellini con Antonio  Bartolini, Emanuele Boscolo, Federico Gualandi, Enrico Lorusso, Giovanni Martino, Fabio Pellicani, Renato Perticarari, Andrea Torricelli, Paolo Urbani) e tenendo conto dei contributi pervenuti dalle sezioni regionali. 
 
Tra i partecipanti al convegno sono intervenuti il deputato Roberto Morassut, rappresentanti della Società Italiana degli Urbanisti (SIU), del Centro Nazionale di Studi Urbanistici (CeNSU), dell’Associazione Italiana di Diritto Urbanistico (AIDU), del Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC), della Commissione parlamentare sullo stato di degrado delle città e delle periferie, dell’ANCE, dell’ANCI, delle Regioni. 
 

 

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