Polieco
via E. Mattei, 49
25046 Cazzago S.Martino (BS)
0307758911 030 / Website
Produzione e commercializzazione di tubi strutturati corrugati a doppia parete, in polietilene ad alta densità.
Polieco inizia la sua attività nel 1992 sulla scorta
dell'esperienza maturata dalla famiglia Tonelli nel settore dei
sistemi di tubazioni corrugate in polietilene ad alta densità.
Con sede a Cazzago San Martino, vicino a Brescia, espande la sua
attività in Italia con nuovi stabilimenti in provincia di Avellino
e in alcuni paesi europei: Francia, Spagna, Grecia e
Slovacchia.
Luigi Tonelli, fondatore e Presidente del Gruppo, insieme al figlio
Alberto, Amministratore Delegato, attualmente dirige oltre 450
collaboratori, consolidando un fatturato che supera i 150 milioni
di euro.
Dalla produzione di tubi corrugati in polietilene, che ha cambiato
le modalità di posa degli impianti tecnologici interrati,
l'attività di Polieco, a partire dal 1996, si è aperta verso
soluzioni e sistemi integrati per le reti fognarie e per gli
impianti di trattamento delle acque. Un passo importante, che ha
segnato la crescita dell'azienda facendole guadagnare un posto di
rilievo sul mercato internazionale.
E questo grazie all'impegno costante nella ricerca, allo sviluppo
di soluzioni sempre innovative - e rispettose dell'ambiente - e a
una capacità progettuale che ha saputo sfruttare al meglio i
vantaggi offerti dai materiali più nuovi e all'avanguardia.
Ma la sfida maggiormente impegnativa, considerata l'attuale
situazione che sta attraversando il Paese, è appena cominciata.
Polieco Group, ancora una volta, si è voluta contraddistinguere
come esempio positivo delle capacità manageriali e tecnologiche
della piccola e media industria italiana esplorando, con coraggio
imprenditoriale e grande flessibilità aziendale, nuove vie di
crescita e di sviluppo.
E da qui la scelta di entrare nel mercato dei chiusini stradali con
un'importante novità: KIO, il chiusino in KINEXT, uno speciale
materiale composito.
Dispersione Acque Meteoriche
Tubi fessurati OD1200 SN 8 Drenopal e pozzetti a tee stampati OD
1200.
Lo scopo del lavoro è stato quello di disperdere le acque
meteoriche di una nuova urbanizzazione.
In questo caso vi era l'impossibilità di utilizzare come recapito
per le acque meteoriche generate nel nuovo quartiere i due corsi
d'acqua presenti in loco.
Tra le soluzioni possibili, la scelta è ricaduta sulla trincea
drenante per una serie di motivi riconducibili alla minor utilizzo
del territorio, alla maggiore facilità esecutiva ed ai minori
costi.
Nel progetto sono state previste tre diverse trincee drenanti
realizzate tramite tubazioni corrugate in polietilene ad alta
densità (PEAD) fessurate DN/OD 1200 SN 8; ogni tubazione di
lunghezza pari a 6 m presenta, tra una corrugazione e l'altra, 6
fessure di 1 cm di larghezza e 12 cm di larghezza lungo tutta la
circonferenza della tubazione.
Il diametro è stato scelto per la notevole capacità di stoccaggio
(le tre trincee, di lunghezza pari a 20, 76 e 40 m hanno una
capacità totale di accumulo pari a 112 m3) e per la possibilità
della ispezionabilità in caso di eventuali spurghi e lavaggi.
La posa ha previsto una larghezza di scavo di 3,2 m, il
posizionamento di un geocomposito per garantire il contenimento
della ghiaia costituente la trincea drenante ed il riempimento con
ghiaia di granulometria 15/35 mm in grado di garantire, data la
dimensione delle particelle, una rapida diffusione dell'acqua
all'interno della struttura ed al contempo di impedire il passaggio
del ghiaietto tra le fessure della tubazione.
Ventilazione meccanica forzata
Lo scopo del lavoro è stato quello di realizzare uno scambiatore
geotermico per un sistema di ventilazione meccanica controllata
dell'aria in una palazzina di quattro appartamenti: l'aria
prelevata dall'esterno viene condizionata sfruttando la temperatura
del sottosuolo e viene inviata all'interno delle abitazioni,
assicurando così un riciclo costante di aria con evidenti vantaggi
in termini di confort e salubrità dei locali abitativi.
Attraverso un sistema di tubazioni di 60 metri, l'aria
opportunamente filtrata da smog e impurità, viene riscaldata o
raffreddata naturalmente a seconda della stagione.
Prima di entrare negli appartamenti, l'aria passa poi in uno
scambiatore che alza la temperatura fino a 18-20 gradi.
Nel progetto sono state previste tre linee di tubazioni corrugate
in polietilene Ecopal DN/ID 300 SN 8 di lunghezza pari a 20 m.
Dalla tubazione principale si diramano tre tubazioni corrugate
Ecopal DN/OD 200 SN 8 che confluiscono in un pozzetto, dal quale
risulta possibile effettuare le operazioni di igienizzazione a
cadenza prefissata.
Per ottimizzare le operazioni di posa in opera in cantiere il
collegamento tra le tre linee è stato realizzato in un unico
pezzo.
Le tubazioni sono state posate ad una profondità di circa 3 metri
al di sotto di una zona verde.
Servizi offerti
- progettazione;
- assistenza in cantiere;
- collaudi.
Ricostruzione post-terremoto L'Aquila
In seguito agli eventi calamitosi che hanno colpito la provincia
de L'Aquila nell'aprile 2009, il Consorzio Forcase ha individuato
19 aree in prossimità del capoluogo dove procedere alla costruzione
di nuove abitazioni per accogliere 12.000 persone.
Per la realizzazione delle opere di urbanizzazione dei nuovi
quartieri ed in particolare per la rete fognaria di acque bianche
sono state scelte e posate tubazioni corrugate Ecopal in PEAD.
I diametri utilizzati vanno dal DN/OD 315 mm al DN/ID 800 mm.
Anche per quanto riguarda gli elementi complementari presenti lungo
la rete (pozzetti, caditoie e innesti), la scelta è ricaduta su
prodotti in polietilene. Nello specifico sono stati utilizzati:
- Pozzetti a base stampata di linea o a tre ingressi prodotti mediante processo rotazionale per le tubazioni fino al diametro DN/OD 630 aventi un rialzo costituito sempre da tubo corrugato;
- Pozzetti ricavati da tubo corrugato per le tubazioni a partire dal diametro DN/ID 600;
- Innesti DN/OD 160 sia per le acque nere sia per le acque bianche prodotti mediante stampaggio ad iniezione collegabili direttamente alle tubazioni principali o ai pozzetti tramite una semplice operazione di foratura della tubazione principale o del rialzo del pozzetto;
- Caditoie sifonate prodotte mediante processo rotazionale aventi un'uscita DN/OD 160 collegabile mediante il sistema descritto in precedenza direttamente con le tubazioni principali o con i pozzetti.
Le motivazioni che hanno portato i progettisti della Protezione
Civile a scegliere prodotti in materiale plastico sono di carattere
tecnico da un lato e di carattere logistico/organizzativo
dall'altro.
Le tubazioni corrugate in polietilene oltre a presentare
caratteristiche tecniche di assoluto rilievo (resistenza
all'abrasione, resistenza agli agenti chimici, flessibilità,
leggerezza, versatilità) mostrano infatti una notevole adattabilità
ai movimenti del terreno causati da frane, smottamenti, terremoti,
grazie alle proprietà visco-elastiche del polimero che caratterizza
la materia prima.
L'utilizzo delle tubazioni corrugate in polietilene risulta
particolarmente vantaggioso in presenza di movimenti trasversali:
pur presentando, infatti, uno spazio ridotto tra tubo interno e
manicotto, spazio sufficiente al posizionamento del labbro della
guarnizione, possono assorbire qualsiasi sollecitazione sismica in
direzione trasversale grazie alla deformabilità del sistema di
giunzione che ammette valori pari al 5 %.
Altra caratteristica fondamentale nel caso di eventi sismici è
inoltre la lunghezza del bicchiere: le tubazioni corrugate in
polietilene vengono collegate infatti tramite un
manicotto/bicchiere caratterizzato da una lunghezza notevolmente
superiore rispetto ad esempio ad una tubazione in cemento: il
sistema di giunzione progettato da Polieco può supportare movimenti
assiali compresi tra 100 mm per un tubo DN 315 e 165 mm per una
tubazione DN/OD 800.
La guarnizione è inoltre alloggiata all'interno dello spazio tra
due corrugazioni, il che evita che possa fuoriuscire durante la
fase di montaggio o durante qualsiasi movimento del terreno.
Grazie alla lunghezza del manicotto vi è inoltre la possibilità di
utilizzare, al fine di incrementare la garanzia di tenuta idraulica
del sistema, due guarnizioni per parte (una sulla prima e una sulla
seconda costolatura).
Oltre a queste motivazioni di carattere tecnico, vi sono inoltre
alcune caratteristiche di tipo logistico fondamentali nel caso di
eventi eccezionali, come quelli previsti per la ricostruzione in
Abruzzo: in questo caso le imprese appaltatrici avevano infatti per
contratto sessanta giorni, compresi sabato e domenica, per
concludere i lavori di installazione e posa di tubazioni per le
reti acquedottistiche e fognarie con i relativi allacci delle
caditoie e degli scarichi delle nuove abitazioni.
In questa specifica circostanza le caratteristiche peculiari delle
tubazioni corrugate e dei pozzetti in polietilene, come ad esempio,
lunghezza delle barre pari a 6 m, leggerezza, flessibilità,
semplicità di realizzazione degli allacci, possibilità di
realizzare qualsiasi pezzo speciale hanno reso più rapida e spedita
la posa in opera dell'intera rete.
La tenuta idraulica del sistema delle reti fognarie costituito da
tubazioni corrugate in polietilene è stato poi testata, sotto la
direzione ed il controllo di rappresentanti della Protezione
Civile, in accordo alle normativa di riferimento UNI EN 1610, ad
una pressione di 0,2 bar con risultati complessivi sicuramente
soddisfacenti.
Categorie
Fognari
Fognari, Trattamento acque, Tubazioni per reti idriche