Reddito cittadinanza: Regioni, evitare rischio caos e rispettare competenze

06/03/2019

Le Regioni confermano la loro contrarietà alle modalità di assunzione dei navigator. Parlando in audizione di fronte alle commissioni riunite Lavoro e Affari Sociali della Camera dei Deputati , Cristina Grieco, coordinatrice della commissione lavoro della Conferenza delle Regioni, ha spiegato che l'ipotesi prevista fatta dal ministro Luigi Di Maio dell'immissione di 4.500 navigator precari nei centri per l'impiego - rispetto ai 6000 previsti nel testoi attuale - provocherebbe comunque il "caos" negli uffici. "Vi sarebbero persone selezionate senza un concorso, migliaia e migliaia precari, e anche da un punto di vista organizzativo non sarebbe sopportabile", ha spiegato Grieco. L'emendamento al decretone - ha proseguito - prevede il parere delle Regioni: invece, ha detto l'assessore toscano, "ci vuole l'intesa oppure un accordo su un testo che possa essere accettato dalle Regioni". La previsione, invece, di un semplice parere la consideriamo inaccettabile ed "anche un po' offensiva".
Sulle assunzioni dei navigator, rimane un problema di competenze "sul  quale non possiamo arretrare", ha aggiunto. Secondo Grieco l'assunzione di "masse di precari" senza concorso presenterebbe un "problema enorme di stabilizzazione" e inoltre creerebbe un dualismo tra gli operatori dei centri per l'impiego e i navigator, e un dualismo tra gli utenti, con la fila dei poveri che vanno dai navigator e gli altri. Insomma "si creerebbe un dualismo tra operatori dei  centri, di serie A, e navigator, di serie B, e di conseguenza degli utenti". Ma i centri per impiego - ha concluso - devono dare un servizio universale". Insomma ci si potrebbe troivar di fronte ad un "esercito di precari che entrerebbe nei nostri centri con enormi  problemi organizzativi". Grieco ha posto infine il problema delle banche dati: "se i dati non saranno in interconnessione tutta la macchina si bloccherà".
"Noi non chiediamo altro che il rispetto delle nostre prerogative e delle nostre competenze costituzionali" ha proseguito la rappresentante delle regioni "la contrattualizzazione di navigator presso i nostri centri senza una nostra intesa vede tutte le regioni in modo compatto assolutamente contrarie".
"Invece di riempire i centri per l'impiego di precari - ha riferito Grieco - abbiamo chiesto al Ministro che potessimo essere noi a fare subito i concorsi, così come prevede la Costituzione, e ad assumere a tempo determinato in una logica di stabilizzazione al termine dei due anni".
"Chiediamo che l'emendamento sia cambiato in intesa"" ha concluso "abbiamo bisogno poi di una norma per superare i vincoli assunzionali, una norma per le stabilizzazioni, qualcosa che ci permetta di scorrere le graduatorie e soprattutto una norma per semplificare le procedure assunzionali, altrimenti ci vogliono 6-8 mesi per fare un concorso. Così realisticamente in 3 mesi riusciremmo a rafforzare in modo tempestivo i centri. Poi servono coperture per spese di funzionamento che non ci sono".
"Non ci vogliamo mettere di traverso, pero' il caos che si creerebbe negli uffici con persone inserite senza una procedura non sarebbe sopportabile". Grieco ricorda che la "proposta di mediazione" delle regioni prevedeva che "una parte di questi 6 mila contrattualizzati da Anpal fosse inquadrata con mansioni di assistenza tecnica per le regioni che hanno bisogno nell'immediato nella fase emergenziale".
Le regioni che "invece sono in grado di fare da sole devono avere il diritto di poterlo fare", sottolinea.
"Vorremmo, in tutta la logica di leale collaborazione con il governo, che siano rispettate le competenze. Chiediamo che l'emendamento sia cambiato da parere in intesa: se trovassimo l'accordo con una condivisione totale potrebbe essere accettato"; altrimenti le Regioni sarebbero costrette a fare ricorso avverso.

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