Superbonus 110% e Decreto anti-frode: no allo stop del settore

07/12/2021

"Gli architetti e ingegneri liberi professionisti saranno sempre i primi alleati del governo nel contrasto alle frodi fiscali, ma l’attenzione che nelle ultime settimane si sta concentrando sugli abusi nell’applicazione del superbonus 110% rischia di paralizzare l’intero settore, dai cantieri agli interventi in condominio. Pur condividendo la finalità generale del provvedimento, dobbiamo però rilevare che il decreto antifrode varato dal governo il mese scorso amplifica il caos normativo nel quale tutti gli attori economici, inclusi gli architetti e ingegneri liberi professionisti, si trovano oggi ad operare nell’ambito degli interventi connessi al superbonus. Si sta verificando una nuova inopportuna paralisi in moltissimi cantieri relativi ai bonus fiscali”.

Questo il commento del presidente di Fondazione Inarcassa, Franco Fietta, ai contenuti del Decreto Legge n. 157/2021 (Decreto anti-frode) recante "Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche", in attesa di una conversione in legge che potrebbe non arrivare visto l'emendamento alla legge di Bilancio 2022 approvato dal Governo.

Il governo fa bene ad accendere i fari sulle frodi relative alle detrazioni e cessioni di crediti che possono maturare nell’ambito degli interventi nel settore edilizio - prosegue il presidente Fietta - Se si verificano abusi, è fondamentale intervenire e sanarli tempestivamente. La nostra impressione però è che il governo, sui dati resi disponibili dall’agenzia delle entrate, abbia spostato troppo l’accento su un solo problema, quello delle frodi, che nessuno certamente vuole negare, ma evita di affrontare anche altri aspetti del superbonus, ostacolando vantaggi che sono indiscutibili in termini soprattutto di sicurezza del patrimonio immobiliare e di riqualificazione e rigenerazione dei territori. Il risultato finale è un nuovo provvedimento che va ad aggiungersi ad un sistema di norme diventato ormai pesante e farraginoso che regola l’accesso alla misura dei bonus fiscali".

"Oltre al tema del contrasto alle frodi - conclude il Presidente Fietta - occorre risolvere le politiche di rifinanziamento e snellimento della misura, per dare una risposta importante al comparto dell’edilizia e al suo indotto professionale. Dal legislatore ora ci aspettiamo almeno una posizione chiara sulla retroattività delle misure contenute nel decreto antifrode, che rappresenterebbe una vera e propria anomalia per il nostro ordinamento. L’agenzia delle entrate il mese scorso si è già espressa al riguardo, specificando che le nuove misure si applicano a partire dal 12 novembre. È però evidente che tutti necessitiamo di una precisazione, di rango legislativo, che consenta di fare assoluta chiarezza e ordine".

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