Operazione verità Superbonus 110%: frodi vs benefici

04/07/2022

Quando si parla di superbonus 110% con dei "non addetti ai lavori" non è raro sentire associare questa affermazione con le parole frodi fiscali. Su queste pagine abbiamo più volte dimostrato che le detrazioni fiscali del 110% hanno avuto un impatto molto marginale nel totale delle frodi vere o presunte individuate dall'Agenzia delle Entrate che ha fornito un quadro riepilogativo molto chiaro.

Superbonus 110%: costi e benefici

Ma quando si parla di superbonus la tendenza è quella di farsi guidare da posizioni di parte che si fondano sul background di chi analizza queste detrazioni fiscali. È così che si possono avere posizioni notevolmente differenti di chi difende a spada tratta queste detrazioni e chi, invece, ritiene siano state un "malanno" per l'economia che pagheremo negli anni che seguiranno.

Certamente non è tutto oro quel che luccica ma non si deve "buttare il bambino con l'acqua sporca". L'errore più grande commesso dal legislatore con il Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) è aver previsto un sistema di detrazioni e un meccanismo di cessione del credito applicabile a tutti i più importanti bonus edilizi, tra i quali bonus facciate ed ecobonus ordinari. Due detrazioni senza meccanismi di controllo che sono state le principali artefici delle frodi (l'80% del totale sono proprio su questi due bonus).

Superbonus 110%: operazione verità

Sul superbonus 110%, dunque, occorre un'analisi scevra da posizioni di parte e che possa guarda ai dati leggendoli senza pregiudizi. "Un’operazione verità sul Superbonus: basta campagna contro e per di più senza prove perché, a fronte di pochi che hanno tentato di frodare, la stragrande maggioranza delle imprese lavora onestamente", lo ha ribadito ieri a Livorno durante un tavolo tecnico con le categorie economiche Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia.

Per mia cultura - afferma la deputata di Forza Italia - non sono a favore dei bonus fine a sé stessi ma, oltre 2 anni fa, la politica ha scelto di proporre uno strumento rivelatosi fondamentale come il superbonus 110% che prevede la totale cessione del credito con l’obiettivo di rimettere in moto l’economia tramite il settore trainante, l’edilizia”.

Adesso - ribadisce Mazzetti - dobbiamo lasciare il quadro normativo e le scadenze stabili, per dare agli operatori la serenità che serve. Sto portando avanti una serie incontri sul territorio per dimostrare che la filiera edile si è mobilitata e ha investito risorse economiche e finanziarie sul Superbonus: deve essere tutelata, perché gli obiettivi del bonus sono quelli del governo, come l’efficienza energetica degli immobili, missione anche del Pnrr”.

A margine delle nuove modifiche sulla cessione credito, le ultime e finalmente nella direzione giusta, ho chiesto subito - aggiunge Mazzetti - un incontro governo-banche-parti economiche per dare seguito a quanto votato dalla politica”.

Mazzetti è tornata anche sul punto della manodopera “che manca sempre, anche perché i giovani non sono sensibilizzati sulle opportunità nell’edilizia, anche per colpa del reddito di cittadinanza. Dopo le riforme e i bandi del Pnrr dovremo materialmente fare i lavori: servono le imprese, i tecnici ma anche la manodopera specializzata”. Altro tema affrontato è la qualificazione delle imprese che “serve per evitare che vincano i bandi aziende nate dal nulla, ma deve essere strutturata mettendo insieme aziende medio-piccole e grandi. La mia proposta in tal senso è un percorso partecipato”.

La strada intrapresa nell’ultimo intervento è quella giusta - conclude Mazzetti - ma dobbiamo continuare a vigilare e a far sentire la nostra voce: dopo tante pretenziose notizie dobbiamo far emergere la verità”.

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