Sostenibilità Superbonus 110%: il report Ance con gli effetti sui conti dello Stato

13/07/2022

Tutta colpa dei costruttori. Se è vero che fin'ora erano stati smentite "solo" le accuse di frode, è altrettanto certo che nessuno era mai riuscito a smentire chi attaccava il superbonus 110% puntando sulla sua insostenibilità economica. Fin'ora, appunto.

Il focus dell'Ance

La pubblicazione del focus dell'Associazione Nazionale Costruttori Edili (Ance) con le stime dei costi sostenuti dallo Stato per il superbonus, ha avviato una discussione in merito alle reali possibilità di finanziare questa misura. Discussioni che potranno concludersi solo con una replica puntuale del Ministero dell'Economia e delle Finanze oppure con una sterzata decisa verso la riapertura delle detrazioni fiscali in edilizia.

Le dichiarazioni di Riccardo Fraccaro

Lo ha sottolineato anche uno dei padri fondatori del superbonus 110%. "Il documento redatto dal Centro studi dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) - afferma il deputato Riccardo Fraccaro (M5S) - analizza i costi del Superbonus per definirne l’impatto sul bilancio dello Stato, considerando solo gli effetti diretti che derivano dai cantieri coinvolti dagli interventi e, ci tengo a sottolinearlo, non tiene conto delle entrate indirette. Secondo questi dati il costo a carico dello Stato è pari al 53%".

"Ciò significa - rileva Fraccaro - che per ogni miliardo "investito" dallo Stato, la spesa effettiva è di 530 milioni di euro, mentre 470 milioni rientrano sotto forma di maggiori entrate. Le elaborazioni condotte dall'Ance, ottenute attraverso lo studio di un progetto tipo, confermano la sostenibilità economica delle detrazioni fiscali del 110% con un ritorno economico in termini di tasse, IVA e contributi".

Fraccaro ricorda una delle premesse del focus di Ance in cui è scritto "Lo studio arriva a determinare, in modo del tutto prudenziale, le maggiori entrate nel bilancio dello Stato che derivano dai redditi pagati agli operai di quei cantieri, dai prodotti utilizzati, dalle parcelle dei professionisti e dai redditi degli imprenditori. Altri studi invece, considerando anche gli effetti indiretti degli interventi e quelli da essi indotti (ad esempio derivanti dalla produzione dei materiali impiegati), arrivano a risultati molto più rilevanti e, certamente, più vicini al vero".

"Per essere chiari - rimarca il deputato dei 5 stelle - se si prendono in considerazione solo le entrate dirette il Superbonus si ripaga da sé per metà delle spese. Se consideriamo anche le entrate derivanti dall’indotto, il saldo è nettamente positivo. Per la prima volta abbiamo un documento che si basa su casi reali e non su numeri teorici. E ci dà ragione".

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