Superbonus e Direttiva Green: gravi colpe di chi?

21/01/2023

Dopo il primo pacchetto di modifiche arrivato dal Decreto Aiuti-quater (e dalla sua legge di conversione) e dalla Legge di Bilancio 2023, arrivano le accuse al M5S da parte della deputata di Forza Italia, Erica Mazzetti.

La mozione di Forza Italia

L’argomento riguarda (chiaramente) il superbonus, la cessione dei crediti e la recente mozione presentata dalla Mazzetti alla Camera dei Deputati che, rispondendo alla critiche arrivate, ha commentato “Con la consueta superficialità, la stessa con la quale ha mandato in malora questo Paese, il M5S sostiene che la mozione a mia prima firma sui bonus edilizi e la direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici “spaccherebbe” la Maggioranza. Sarà bene precisare quanto segue: l’impegno sullo sblocco dei crediti incagliati è stato preso dal Centrodestra in campagna elettorale, un impegno che integralmente il Centrodestra conferma”.

Valutazione errata della copertura

Secondo la Mazzetti “Il problema sta nel fatto, e la mia mozione lo chiarisce, che il buco di 38 miliardi nella copertura dei bonus edilizi è dovuto alla errata valutazione, di cui è responsabile il Governo Conte 1, sugli oneri della misura, sia sul lato dei costi sia sul lato delle entrate. Creando così un doppio allarme. Il problema sta nel fatto che l’insensata apertura alle cessioni del credito senza controlli e la poco meditata misura del bonus facciate (sulla quale si sono state concentrate le truffe) sono state decise in costanza di Governo Conte 2. Creando i presupposti della generale sfiducia tra cedenti e cessionari cui oggi assistiamo. Creando i presupposti così per i sequestri delle somme cedute anche ai terzi in buona fede”.

Le modifiche normativa

Dal novembre 2021 in poi – ricostruisce la Mazzetti – i Governi Draghi e Meloni altro non hanno potuto fare altro che cercare di mettere pezze alle voragini create dai M5S, pur non potendo rimediare a tutto e in poco tempo. Tra pochi mesi Eurostat dovrà decidere sull’impatto che le cessioni del credito relative ai bonus edilizi hanno sui conti pubblici nazionali. Bene fa il Ministro Giorgetti a muoversi coi piedi di piombo per non ritrovarsi con decine di miliardi di buco sul groppone dall’oggi all’indomani”.

Il riferimento è alle modifiche che a vario titolo sono intervenute sugli articoli del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio) da parte:

  • del Governo Conte (3 provvedimenti di modifica);
  • del Governo Draghi (17 correttivi);
  • dal Governo Meloni (3 provvedimenti correttivi).

La Direttiva Green

Quanto alla direttiva sugli edifici, “ribadiamo l’impegno anche di FI a modificarla in sede europea e al momento dell’adozione in Italia, per azzerare i passaggi più problematici e adattarla alla realtà italiana. Ciò premesso, la direttiva può costituire l’occasione per rilanciare politiche di efficientamento degli edifici in Italia, a condizione che la UE impegni molto di più dei 72 miliardi che oggi prevede (di cui poco più di 7 destinati all’Italia) e a condizione che siano adottate quelle politiche strutturali che consentano al settore edilizio di creare nel 2023 e negli anni successivi la ricchezza necessaria a coprire i buchi lasciati dal M5S”.

Tutto questo - conclude la Mazzetti - c’è scritto nella mozione, basta arrivare alla parte sugli impegni al Governo. Ma arrivare fino in fondo di un documento evidentemente è troppa fatica per un M5S”.

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