Niente proroga Superbonus 110%, si va verso il SAL straordinario?

12/12/2023

Siamo già arrivati al 12 dicembre ma dopo il primo giro al Senato si prevedono tempi lunghi e caldi per l'approvazione definitiva della Legge di Bilancio per il 2024 sulla quale, tra i temi più dibattuti, c'è senza dubbio l'eventuale proroga per le detrazioni fiscali del 110% (superbonus) previste dall'art. 119 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).

Perché serve una nuova proroga?

La necessità, avanzata dalle parti "sociali" e da tutte le forze di opposizione, è quella di tutelare contribuenti e imprese che, avendo creduto in una versione del Decreto Rilancio che non esiste più (soprattutto per quel che riguarda la cessione del credito di cui all'art. 121), si sono ritrovate con i cassetti fiscali pieni di crediti maturati per il primo stato avanzamento lavori (SAL) che nessuno vuole o può più acquistare.

La conseguente crisi di liquidità ha generato a cascata un blocco dei cantieri, rimasti in attesa di monetizzazione dei crediti. Un blocco che a sua volta ha messo tutti contro tutti.

Ecco che l'idea non sarebbe quella di prorogare il superbonus per riaprire a nuovi interventi ma solo quella di consentire di chiudere i lavori in corso (magari in stato di esecuzione avanzata) utilizzando l'aliquota più generosa fino a giugno 2024.

Le resistenze del Governo e le nuove "idee"

Come abbiamo avuto modo di appurare, la proroga per i condomini ancorata ad un SAL variabile del 30/60% è già stata scartata ripetutamente dal Governo e dal Parlamento:

Resta l'ultima spiaggia della Legge di Bilancio 2024 che sembra ormai essere tramontata come dimostrano le ultime dichiarazioni del Ministero dell’Economia Giancarlo Giorgetti che ha escluso e smentto “qualsiasi ipotesi di proroga del Superbonus circolata in queste ore e pubblicata da alcuni organi di stampa”.

Al momento sembrano solo due le ipotesi al vaglio dell'esecutivo:

  • una, che in realtà rappresenta il più classico dei topolini partoriti dalla montagna, vorrebbe prevedere una moratoria di appena dieci giorni per consentire di chiudere tutte le asseverazioni necessarie per chiudere i SAL al 31 dicembre 2023 (il che lascerebbe presupporre che al Governo sono certi della necessità di chiudere tutto entro questa data);
  • l'altra, avanzata da Forza Italia, prevede un SAL straordinario oltre il 31 dicembre 2023.

"L'introduzione di un SAL straordinario - ha affermato Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale Dipartimento lavori pubblici - è una proposta corretta, che non comporta costi e oneri ulteriori per lo Stato e soprattutto che salvaguarda i condomini. Grazie a Forza Italia, da sempre in prima linea per tutelare chi ha investito, è al vaglio una proroga di due mesi per i lavori nei condomini: in questo modo, come chiediamo da tempo, potranno concludere i lavori già avviati – e certificati – e godere del Superbonus per l'anno 2023. Una proposta perfettamente ragionevole che auspico trovi massima condivisione".

"Con questa proposta possiamo creare una fase di uscita controllata e 'normale' dal delirio Superbonus, salvaguardando tante persone, aprendo al contempo una nuova stagione per il settore delle costruzioni, grazie ai contenuti della pdl a mia prima firma, che darà, una volta per tutte, quella stabilità che serve alle imprese per poter programmare i lavori di efficientamento energetico, di contrasto al rischio sismico, di miglioramento dei consumi idrici. Perché questi - conclude Mazzetti - rimangono obiettivi decisivi anche dopo il Superbonus".

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