Ultima ora Superbonus 110%: si discute la proroga in Legge di Bilancio 2024

Entro stamattina si avrà un po' più chiaro il quadro del futuro della proroga del superbonus 110% necessaria per la chiusura dei cantieri dei condomini

di Gianluca Oreto - 12/12/2023

Adesso o mai più. È in corso presso la V Commissione (Programmazione economica, bilancio) del Senato l'esame del disegno di legge di Bilancio 2024 che rappresenta l'ultima spiaggia per chi spera ancora in una possibile proroga delle tempistiche per utilizzare il superbonus nella sua versione potenziata (90/110%).

Legge di Bilancio 2024: ancora in alto mare

Benché l'esame del ddl di Bilancio 2024 sia stato avviato il 14 novembre scorso, la sensazione è che il testo predisposto dal Governo possa considerarsi "blindato" e che difficilmente le opposizioni riusciranno ad incidere (manca ancora il parere del Governo sulle 2.600 modifiche proposte lo scorso 21 novembre).

Intanto, gira "voce" di un emendamento presentato dalle forze di Governo che mirerebbe proprio ad una proroga per il superbonus 90/110% riservata ai condomini che devono ancora concludere i lavori in corso. Qualcosa che metterebbe al riparo chi ha creduto in questa misura e, avendo il cantiere in stato avanzato, avrebbe più tempo per concludere i lavori utilizzando l'aliquota del superbonus più generosa e contemporaneamente le opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito) previste dall'art. 121 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).

Una proroga che, come spesso accaduto nell'ultimo biennio, non servirebbe a nulla senza un mercato rappresentato da chi questi crediti li vuole acquistare (che in questo momento sono pochi e con aliquote spesso oltre i limiti della decenza o dell'usura).

Al momento, però, la situazione è una sola. Chi non ha concluso il cantiere entro il 31 dicembre 2023 e vuole utilizzare le opzioni alternative, potrà portare in detrazione le spese sostenute:

  • in tutto il 2024 al 70%;
  • in tutto il 2025 al 65%.

Con evidenti ripercussioni sui bilanci delle famiglie e delle imprese che si erano impegnati con l'aliquota del 90/110%.

Gli emendamenti in Legge di Bilancio

Tra gli emendamenti presentati e su cui ancora non si è espressa la Commissione Bilancio, segnaliamo i più significativi (molti dei quali identici a quelli già presentati nei disegno di legge di conversione di alcuni recenti Decreti Legge).

L'Emendamento 11.0.3 mira ad una proroga al 30 giugno 2024:

  • per gli IACP;
  • per i condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l'esecuzione dei lavori risulta adottata entro il 18 novembre 2022 e risulti presentata la CILAS entro il 31 dicembre 2022;
  • per i condomini per i quali la delibera assembleare che ha approvato l'esecuzione dei lavori risulta adottata tra il 19 e il 24 novembre 2022, e risulti presentata la CILAS entro il 25 novembre 2022;
  • per gli interventi comportanti la demolizione e la ricostruzione degli edifici, per i quali alla data del 31 dicembre 2022 risulta presentata l'istanza per l'acquisizione del titolo abilitativo.

L'Emendamento 11.0.4 chiede di prorogare la scadenza del superbonus 90/110% al 30 giugno 2024 ma limitandola ai condomini che al 31 dicembre 2023 abbiano già completato almeno il 60% dell'intervento complessivo.

L'Emendamento 18.11 propone la stessa proroga del precedente ma ancorandone la possibilità al completamento di almeno il 30% dell'intervento complessivo.

C'è volontà di proroga?

Ma, al di là della presentazione degli emendamenti da parte delle forze di opposizione, la sensazione resta quella che sul superbonus 90/110% sia definitivamente calato il sipario. Non sono un mistero le dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

Resta il nodo rappresentato da diverse decine di migliaia di soggetti che a partire dall'1 gennaio 2024 si troveranno nella condizione paradossale di non poter continuare i lavori perché in assenza di liquidità. Una situazione che (colpe a parte) genererà contenziosi tra le varie parti che, pur con tutte le attenuanti del caso, proveranno a rientrare delle loro somme e delle loro abitazioni.

Una cosa è certa: al momento è bene prepararsi al peggio!

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