Superbonus 110%: Parlamento valuti proroga o SAL straordinario

18/01/2024

Sul finire del 2023 le attese del comparto delle costruzioni erano tutte rivolte verso un’auspicata soluzione ai problemi derivanti dal blocco della cessione dei crediti edilizi e dalla conseguente sospensione di molti cantieri avviati (soprattutto nei condomini).

Decreto Superbonus: conversione in legge ultima spiaggia?

Purtroppo, il Decreto Legge 29 dicembre 2023, n. 212 (Decreto Superbonus), la Legge 30 dicembre 2023, n. 213 (Legge di Bilancio 2024) e il Decreto Legge del 30 dicembre 2023, n. 215 (Decreto Milleproroghe) non sono riuscite minimamente ad incidere e rispondere alle aspettative degli operatori, sempre più in cresi come evidenziato recentemente da ANCE.

La partita, però, non è ancora definitivamente chiusa e nonostante le ripetute dichiarazioni del Ministro dell’Economia e delle forze di maggioranza, c’è ancora da convertire il Decreto Superbonus che è approdato in Parlamento e sul quale sarà ancora possibile fare delle valutazioni.

Valutazioni che potrebbero condurre verso l’auspicata mini-proroga per consentire il completamento dei cantieri in corso o un SAL straordinario al 29 febbraio 2024 che possa far rientrare nel Superbonus 90/110% tutti i lavori realizzati entro tale data e con possibilità di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, anche se il SAL non raggiunge la percentuale minima del 30% prevista dall’art. 121, comma 1-bis del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio).

La posizione di OICE

Sono queste le richieste che ANCE ha fatto pervenire in audizione in Commissione Finanze alla Camera dei Deputati e sulle quali c’è la piena convergenza anche di OICE, l'Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria.

"Condividiamo pienamente - afferma Giorgio Lupoi, Presidente OICE - la posizione Ance sul Superbonus, perché l'attuale decreto non risolve nessuna delle imponenti criticità emerse e sottoposte ripetutamente all'attenzione dell'Esecutivo. Finora le richieste di tutto il settore, comprese quelle di chi opera nella fase progettuale e di asseverazione degli interventi, sono rimaste colpevolmente inascoltate. Si potrebbe ancora fare qualcosa per evitare ulteriori spiacevoli situazioni ai proprietari e al settore imprenditoriale. Ci auguriamo che il Parlamento se ne prenda carico, valutando se vi siano margini per una proroga a febbraio o per altre misure".

Per Fabio Tonelli, Coordinatore OICE Abruzzo e del Gdl OICE Superbonus, "se veramente Governo e Parlamento intendono almeno risolvere qualcuna delle più gravi problematiche che forzatamente sono state imposte all'intero settore delle costruzioni, occorrerebbe quantomeno che urgentemente sia reso possibile il SAL Straordinario per consentire l'ammissibilità dei lavori al 110% a tutto il 31/12/2023 e quindi la gestione al 70% dei lavori rimanenti (evitando ulteriori enormi danni), nonché garantire la riapertura all'acquisto dei crediti d'imposta accumulatisi nei cassetti fiscali di proprietari, professionisti e imprese (è bene ricordare che il settore professionale è stato completamente ignorato dal mondo bancario), per evitare l'ingigantirsi di un mercato, per usare un eufemismo, eticamente raccapricciante dei crediti fiscali che prende al collo un numero sempre più consistente di soggetti, nell’indifferenza di chi dovrebbe occuparsene”.

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