Sicurezza cantieri, no a nuove norme sull’onda dell’emotività

28/02/2024

Come anticipato nei giorni scorsi, siamo in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri del 26 febbraio 2024 (Decreto PNRR 2024), all’interno del quale sono state inserite importanti modifiche al D.Lgs. n. 81/2008 (Testo Unico Sicurezza Lavoro o TUSL).

TUSL: le modifiche all’art. 27

Importanti le modifiche apportate all’art. 27 del TUSL che con la nuova rubrica “Sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi tramite crediti” interverrà sulla sicurezza nei cantieri istituendo la nuova “patente a credito”.

Una soluzione figlia, evidentemente, della tragedia di Firenze sulla quale sono ancora in corso gli accertamenti per comprenderne le cause.

Modifiche frutto dell’emotività

Forza Italia non fa polemiche o propaganda ma lavora per migliorare concretamente la sicurezza nei cantieri edili. Oggi non servono nuove norme sull’onda dell’emotività, serve un riordino normativo delle esistenti: serve migliorare e attualizzare il testo unico per la sicurezza nei cantieri, anche in base alle nuove tecnologie”.

Queste le parole della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, a margine di un incontro del Dipartimento Lavori Pubblici di Forza Italia con la filiera edile (Ance, Anaepa Confartigianato, Cna Costruzioni, Casartigiani, Confedilizia, Fiaip, Federcasa, Ordine degli Architetti, dei Geometri, dei Periti, degli Ingegneri), nel corso del quale sono state vagliate alcune misure per la sicurezza nei cantieri.

Un punto fondamentale - afferma la Mazzetti - è quello della formazione, che non deve rimanere sulla carta ma deve essere fatta realmente e deve coinvolgere tutti i soggetti che entrano nel cantiere, compreso i tecnici, attraverso l’obbligo di acquisizione di crediti per la formazione tecnico-scientifica. Non solo, proponiamo che la formazione sia trimestrale e che tutti coloro che la fanno debbano sapere e capire la lingua italiana; la formazione dev’essere, inoltre, trasversale a tutti gli operatori”.

Un secco no è arrivato “all’applicazione del codice degli appalti pubblici anche ai cantieri privati”; critiche, invece, alla proposta di una patente a punti “perché creerebbe degli effetti perversi ma anche ulteriore burocrazia e complicazioni. La patente a punti per i cantieri - viene ribadito da tutti gli operatori del settore - è un problema e non un vantaggio o una garanzia di sicurezza”.

Sono convinta ci siano forme più efficaci per garantire la sicurezza - spiega la deputata di Forza Italia - la già citata formazione ma anche l’abilitazione al lavoro nel settore dell’edilizia pubblica e privata per i soggetti che vi lavorano, dal progettista agli operai, una maggiore responsabilizzazione del direttore operativo di cantiere con un coordinamento costante eseguito da un coordinatore della sicurezza che sia centrale in tutte le fasi e che sia doverosamente ricompensato”.

Dal punto di vista delle spese - rileva Mazzetti - bisogna far sì che siano valutati concretamente i costi e gli oneri di sicurezza, oggi marginali e irrisori: devono diventare congrui ed essere parte integrante del capitolato dei lavori”.

Come più volte ho detto, le norme e i protocolli vari sulla sicurezza, dal 2008 in poi, sono stati innumerevoli - ricorda ancora l’esponente di FI - tanto da creare contrasto nei vari enti o addirittura difficoltà di interpretazione: è opportuno fare una ricognizione di tutte le norme esistenti e predisporre una sintesi, con un quadro chiaro e facilmente applicabile anche in considerazione delle nuove tecnologie nella progettazione con BIM e in tridimensionale che già restituiscono una fotografia nitida del cantiere”.

Infine, i controlli che “andranno migliorati e aumentati” ma diventando “preventivi e di accompagnamento, così da migliorare il cantiere nel corso delle varie fasi, senza essere solo punitivi e sanzionatori”. “È fondamentale - ribadisce la deputata Mazzetti - l’abitazione al lavoro edile, sia nel privato sia nel pubblico, di tutti i soggetti che entrano in cantiere: in questo il direttore operativo avrà un ruolo decisivo, coordinando con presenza e responsabilità”.

Il metodo di Forza Italia - conclude Mazzetti - è questo: ascoltare gli operatori del settore per meglio legiferare, con pragmatismo e non con ideologia. Da questo incontro nascerà una proposta organica sugli appalti comprensiva delle osservazioni e delle proposte”.

© Riproduzione riservata