10 disegni di legge delega per espropriare il Parlamento delle proprie competenze

Uno potrebbe essere condivisibile, due sarebbero inusuali, tre sarebbero esagerati, con dieci è possibile ipotizzare una espropriazione del Parlamento delle ...

06/03/2019

Uno potrebbe essere condivisibile, due sarebbero inusuali, tre sarebbero esagerati, con dieci è possibile ipotizzare una espropriazione del Parlamento delle proprie competenze. Ci riferiamo ai seguenti10 disegni di legge delega approvati, in 58 minuti, dal Consiglio dei Ministri nella seduta n. 48 del 28 febbraio 2019:

  1. Delega al governo in materia di semplificazione e codificazione
  2. Delega al Governo per la semplificazione, la razionalizzazione, il riordino, il coordinamento e l’integrazione della normativa in materia di contratti pubblici
  3. Delega al Governo per la revisione del Codice civile
  4. Delega al Governo di semplificazione e codificazione in materia di agricoltura
  5. Delega al Governo in materia di turismo
  6. Delega al Governo di semplificazione e codificazione in materia di disabilità
  7. Delega al Governo per la semplificazione e il riassetto in materia di lavoro
  8. Delega al Governo per la semplificazione e la codificazione in materia di istruzione, università, alta formazione artistica musicale e coreutica e di ricerca
  9. Delega al Governo per la semplificazione e la razionalizzazione della normativa in materia di ordinamento militare
  10. Delega al Governo per il riordino della materia dello spettacolo e per la modifica del Codice dei beni culturali e paesaggio

che si riferiscono a due terzi della legislazione italiana e prevedono deleghe al Governo, quasi in bianco, per l’inserimento nel corso di un anno delle modifiche ritenute necessarie.

Il Governo, se il Parlamento approverà i disegni di legge delega che diventeranno leggi dello Stato, potrà legiferare su molteplici materie tra le quali: codice civile, contratti pubblici, agricoltura, turismo, disabilità, lavoro, istruzione e università, ordinamento militare, spettacolo e beni culturali, economia, fonti di energia, governo del territorio, ambiente, cittadinanza, acquisto di beni e servizi da parte dell’amministrazione, corruzione, trasparenza, giustizia tributaria, tutela della salute, e si spinge fino a riordinare fiere, mostre, tarature e pesature.

Crediamo che il Governo abbia mostrato poca lungimiranza ad approvare 10 disegni di legge delega nella stessa seduta perché mentre è vero che si tratta di disegni di legge delega separati tra di loro e che, quindi, probabilmente, possono rispettare, presi singolarmente, l’articolo 76 della Costituzione in cui è affermati che “L'esercizio della funzione legislativa non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti”, è certo che i 10 disegni di legge delega approvati in una stessa seduta individuano una etorogeneità di oggetti che sembrerebbe contraria agli intendimenti del citato articolo 76. In pratica, sembrerebbe che, i 10 disegni delega, nella loro complessità non siano rispettosi dell’articolo 76 della Costituzione.

Il Parlamento dopo quello di dare un Governo al Paese ha il compito fondamentale dell’attivtà legislativa che è svolta in contradditorio nella dialettica maggioranza-minoranza che, in verità, dopo il voto del 4 marzo 2018 si è spostata sui media con una riduzione del proprio compito legislativo.

L’ultima norma pubblicata, nel 2018 sulla Gazzetta ufficiale è la legge 30 dicembre 2018, n. 145 mentre l’ultima norma pubblicata nel 2017 è il Decreto del Ministero dell’Economia e delle finanze 23 novembre 2018, n. 207 con un saldo negativo nel 2018 di 62 provvedimenti pari a circa il 30% in meno.

È, ormai, parecchio tempo che si parla di semplificazione ed anche il Governo Conte come i precedenti parla si semplificazione ma con la nuova tendenza rispetto ai precedenti di passare allo svuotamento delle prerogative legislative del Parlamento con la semplificazione che sembra sarà attuata tutta con una legge delega, con cui sono individuati principi e criteri direttivi molto generici; con un Parlamento, quindi, in secondo piano e con la possibilità per il Governo di avere la più ampia possibilità e libertà di legiferare senza dover passare al vaglio di Camera e Senato.

L’eventale approvazione dei 10 disegni di legge delega non potrebbe non segnare, quindi, una deriva antidemocratica con espropriazione del Parlamento delle proprie competenze ma, come in altri casi, restiamo nella speranza che si tratti, semplicemente, di annunci e nulla più.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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