Esperto del giudice e CTU: da E-Valuations la proposta di modifica alle norme per la determinazione dei compensi

"Ancorare il compenso non alla complessità della perizia ed all’opera prestata dall’esperto, bensì all’importo ricavato dalla vendita, e posticipare la liqui...

15/01/2016

"Ancorare il compenso non alla complessità della perizia ed all’opera prestata dall’esperto, bensì all’importo ricavato dalla vendita, e posticipare la liquidazione del compenso al momento della vendita, se da un lato trova giustificazione nel fine di evitare la lievitazione artificiosa delle spese di perizia, dall’altro si risolve in un deprecabile svilimento professionale, col rischio evidente di favorire un incremento della sommarietà del processo di stima, con effetti negativi sulla stessa procedura esecutiva, e col risultato che la cura produca effetti peggiori del male".

È questo uno dei passi più significativi della lettera inviata dal Segretario Generale di E-Valuations, Sandro Ghirardini, al Presidente del Consiglio e al Ministro e Vice-Ministro della Giustizia, ad oggetto "La centralità della figura dell’Esperto nell’ambito delle procedure esecutive", che riporta un'interessante proposta di modifica degli Art. 568 c.p.c. e Art. 161 disp. att. c.p.c., recentemente modificati dal D.L. 27/06/2015 n. 83 (convertito dalla Legge 6 agosto 2015, n. 132 - S.O. n. 50 della G.U. n. 192/2015).

Ricordiamo, infatti, che le modifiche apportate dall'art. 13 del D.L. n. 83/2015 all'art. 161 delle disposizioni per l'attuazione del codice di procedura civile hanno legato il compenso degli esperti CTU al prezzo ricavato dalla vendita dell'immobile, prevedendo acconti non superiori al 50% del compenso calcolato sulla base del valore di stima e causando il malumore di tutti gli operatori di settore (leggi articolo).

Come specifica la lettera del Segretario Generale Ghirardini, le evidenti criticità nella nuova disciplina dei compensi evidenzia da una parte lo scarso coinvolgimento delle categorie professionali più direttamente interessate e dall'altra il fatto che la figura dell’esperto non ha una sua autonomia professionale, con la conseguenza che "tali modifiche, a parte aver attirato l’attenzione sulla necessità di snellire le procedure esecutive immobiliari, nonché sul fatto che esiste una palese dicotomia fra il valore del bene ed il prezzo ricavato dalla vendita, hanno introdotto nuove regole di determinazione e liquidazione del compenso all’esperto ausiliario del giudice, che hanno di fatto tolto la “dignità” all’attività dell’esperto".

Il problema era già stato evidenziato con la petizione lanciata da E-Valuations in cui si chiedeva:

  • di affidare gli incarichi per meritocrazia non soggettiva ma oggettiva, utilizzando la norma UNI 11558:2014 Valutatore Immobiliare Requisiti di conoscenza, abilità e competenza;
  • di richiedere all’esperto stimatore l'applicazione delle migliori pratiche estimative internazionali sia per la determinazione del Valore di mercato, come previsto dalla norma UNI 11612:2015 Stima del valore di mercato degli immobili;
  • di disancorare definitivamente il compenso dell’esperto stimatore sia dal valore sia dal prezzo del bene periziato, legandolo esclusivamente alla complessità dell'attività svolta (in modo da garantire l'assoluta indipendenza del perito)

"Ancorare il compenso - continua Ghirardini - non alla complessità della perizia ed all’opera prestata dall’esperto, bensì all’importo ricavato dalla vendita, e posticipare la liquidazione del compenso al momento della vendita, se da un lato trova giustificazione nel fine di evitare la lievitazione artificiosa delle spese di perizia, dall’altro si risolve in un deprecabile svilimento professionale, col rischio evidente di favorire un incremento della sommarietà del processo di stima, con effetti negativi sulla stessa procedura esecutiva, e col risultato che la cura produca effetti peggiori del male. Eppure il fine perseguito sta a cuore anche ai periti estimatori, in particolare a coloro tra questi che, attraverso una specifica formazione, hanno acquisito capacità e competenze professionali adeguate. La presente nota intende pertanto proporre alcune semplici ma efficaci modifiche, quali risultano dall’allegato quadro sinottico, al fine di rendere efficiente il processo di esecuzione immobiliare oltre a garantire il giusto compenso dell’esperto nominato dal giudice o dall'ufficiale giudiziario".

"Una corretta e affidabile valutazione - conclude il Segretario di E-Valuations - svolta da un professionista qualificato e certificato in applicazione delle migliori pratiche estimative internazionali, il cui giusto compenso è completamente svincolato dal valore o dal prezzo consente di tutelare gli interessi di tutte le parti coinvolte: creditore procedente (spesso Istituti Bancari), creditori intervenuti, debitore esecutato e comproprietari (Cittadini e Consumatori), custode e delegato alla vendita".

In allegato la lettera con la proposta di modifica alle norme per la determinazione dei compensi (clicca qui).

A cura di Ing. Gianluca Oreto

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