Ance: 'Fermare le infrastrutture è condanna per l'Italia'

"Completare le opere strategiche programmate e iniziate è priorità per cittadini e imprese: no a nuove incompiute". È l’appello lanciato dai vertici Ance riu...

04/12/2018

"Completare le opere strategiche programmate e iniziate è priorità per cittadini e imprese: no a nuove incompiute". È l’appello lanciato dai vertici Ance riuniti a Torino per il Consiglio di Presidenza nazionale allargato al Comitato di Ance Torino e ai Presidenti territoriali di Ance Piemonte in vista degli Stati Generali delle Associazioni di impresa che si terrà nel capoluogo piemontese.

"Mettere in discussione cantieri già avviati - ha commentato il presidente Ance, Gabriele Buia, impegnato con i vertici dell’Associazione nella grande manifestazione di sistema a Torino per dire sì alla Tav e a tutte le infrastrutture necessarie per la crescita e la competitività - è dannoso sia per lo Stato che per i cittadini: un paradosso in un Paese che negli ultimi dieci anni ha dimezzato gli investimenti in opere pubbliche, determinando un gap infrastrutturale pari a 84 miliardi di euro".

I costruttori hanno riconosciuto che pur essendo normale che i Governi facciano le loro scelte strategiche definendo le priorità infrastrutturali future, dovrebbe essere altrettanto normale che non si rimettano in discussione cantieri già in corso. "Negli ultimi 8 anni - ha denunciato il Presidente ANCE Buia - la programmazione è stata rivista 5 volte, causando numerosi stop agli iter realizzativi. E’ così che nascono le incompiute, è così che condanniamo il Paese all’immobilismo!”.

La cronaca - aggiunge il presidente Ance - ci mette sotto gli occhi una realtà fatta di infrastrutture fatiscenti e insicure. Per questo la messa in sicurezza del sistema infrastrutturale è una priorità assoluta che non può essere messa in contraddizione con la realizzazione di nuove reti. Due esigenze che devono camminare di pari passo”.

I quasi 25 miliardi di grandi cantieri bloccati sul territorio, segnalati dall’iniziativa Ance Sbloccacantieri, conclude Buia “sono uno scandalo a cui dovremmo porre al più presto rimedio e un valido motivo per non perdere altro tempo mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini e la crescita economica”.

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