Emergenza Coronavirus COVID-19: le proposte per i liberi professionisti

Le proposte a sostegno delle partite IVA iscritte alle Casse di previdenza professionali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19

di Gianluca Oreto - 18/03/2020

La pubblicazione in Gazzetta del Decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. Decreto #CuraItalia) ha ufficialmente messo nero su bianco quello che in questi giorni tutti temevamo: le partite IVA iscritte alle Casse di previdenza professionali (architetti, ingegneri, geometri, geologi, periti, medici, psicologi, odontoiatri, giornalisti,...) sono stati esclusi da queste prime misure a sostegno del lavoro connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Ancora una volta i cosiddetti liberi professionisti sono stati dimenticati o forse è meglio dire esclusi dalle misure messe in campo dal Governo per aiutare i lavoratori a superare questo momento di crisi economica che al momento non si sa neanche quanto tempo durerà e fin dove arriveranno i suoi effetti.

Il Fondo per il reddito di ultima istanza

Mentre ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti all’INPS o alla GS Inps il decreto legge #CuraItalia assegna 600 euro già per il mese di marzo, per tutti gli iscritti alle casse di previdenza private è stato previsto un "Fondo per il reddito di ultima istanza", con una dotazione di 300 milioni di euro (davvero poca roba) e criteri di priorità, modalità di attribuzione che dovranno ancora essere definiti da successivi decreti attuativi.

Le proposte per i liberi professionisti

Ritenendo di vitale importanza per il Paese la sopravvivenza della classe professionale meno tutelata della società, ci permettiamo di avanzare alcune proposte a sostegno di chi se non può muoversi di casa non può neanche avere un reddito. Le proposte sono state strutturate pensando sia alla fase di emergenza, in cui necessariamente non si potrà lavorare, sia a quella successiva in cui occorrerà incentivare il lavoro e l'economia:

  • sospensione dei tributi per l'anno 2020;
  • dilazione e rateizzazione senza costi dei contributi previdenziali;
  • indennizzo di 600 euro a beneficio di chi ne farà domanda;
  • detrazione al 100% delle spese sostenute per la formazione continua;
  • detrazione al 100% delle spese sostenute per le assicurazioni professionali;
  • detrazione al 100% delle spese sostenute per la promozione attraverso sistemi di comunicazione online;
  • detrazioni fiscali al 100% per interventi di ristrutturazione edilizia con risparmio energetico (bonus casa ed ecobonus) e di riduzione del rischio sismico (sisma bonus).

Pensi che possa essere utile qualche altra misura? scrivimi a redazione@lavoripubblici.it o su Messenger.

A cura di Ing. Gianluca Oreto

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