Superbonus 110%: l'ipertrofia normativa, l'Agenzia delle Entrate e l'Enea

Tra provvedimenti attutivi, decreti legge, modifiche e rimandi, il superbonus 110% è diventato un rompicapo per tecnici e contribuenti

di Gianluca Oreto - 30/12/2020

Uno dei più grandi problemi del nostro Paese (e ne abbiamo tanti) è probabilmente rappresentato dall'assenza di testi (che siano davvero) unici su tematiche di importanza strategica. L'ultimo esempio in ordine temporale è rappresentato dalla detrazione fiscale del 110% (c.d. superbonus 110%), messa a punto da un decreto legge ma che ad oggi coinvolge altri decreti, leggi e provvedimenti di varia natura.

L'ipertrofia normativa

Analizzando le aree che più seguiamo all'interno del portale (edilizia privata e lavori pubblici), oggi abbiamo:

  • un codice per i contratti pubblici (il Decreto Legislativo n. 50/2016);
  • un testo unico per l'edilizia (il Decreto del Presidente della Repubblica n. 380/2001).

Fin qui tutto bene, se non fosse che nei lavori pubblici abbiamo un sistema che coinvolge almeno altri 70 provvedimenti attuativi tra stralci di DPR ancora in vigore, decreti ministeriali, linee guida ANAC e regolamenti di cui si è perso traccia. Oltre a continue modifiche a colpi di decreti legge che sospendono, riprendono e modificano disposizioni di fondamentale importanza (come ad esempio l'appalto integrato, il subappalto, la terna dei subappaltatori, l'anticipo alle imprese appaltatrici,...).

Stesso discorso, con qualche diverso contorno, per il settore dell'edilizia. Il DPR n. 380/2001 è, infatti, un testo unico che raggruppa disposizioni legislative e regolamentari ma che in questi 20 anni di applicazioni ha subito continue modifiche e rimandi ad altri decreti legislativi. Modifiche che come primo risultato hanno comportato dubbi applicativi che si sono riversati sui tribunali italiani (e nel settore dell'edilizia le sentenze si sprecano continuamente).

Il superbonus 110%

A maggio di quest'anno, con il Decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Rilancio) è stato previsto nel nostro ordinamento l'ormai famoso superbonus 110%. Una detrazione fiscale del 110% da applicare sulle spese sostenute per alcuni interventi di riqualificazione energetica e miglioramento strutturale.

Anche fin qui tutto bene. Un provvedimento normativo dalla portata eccezionale ma con poca lungimiranza da parte del legislatore. Già l'idea di utilizzare un decreto legge per mettere in piedi questo progetto, ha costretto il settore dell'edilizia a 139 giorni di paralisi prima di avere un corpo normativo completo. Ma non solo, perché l'assenza di un testo unico non dico per tutte le detrazioni fiscali ma quanto meno per il superbonus 110%, ha messo in piedi un sistema formato:

  • da un decreto legge (il decreto Rilancio), convertito in legge, modificato da un altro decreto legge (il decreto di agosto), anche lui successivamente convertito in legge;
  • due provvedimenti del MiSE;
  • una guida e due circolari dell'Agenzia delle Entrate;
  • 32 tra risoluzioni e risposte dell'Agenzia delle Entrate ai dubbi dei contribuenti;
  • le FAQ dell'Enea e dell'Agenzia delle Entrate;
  • le FAQ (prive di valore legale) del sottosegretario Alessio Villarosa;
  • il Decreto-Legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito in legge e più volte modificato in questi 7 anni;
  • il Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (su cui non si contano più le modifiche);
  • la Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Finanziaria 2007);
  • le leggi di Bilancio del 2017, 2018 e 2019;
  • il Decreto Legge n. 83/2012, convertito in legge e più volte modificato;
  • il Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192, più volte modificato nel corso degli anni;
  • i 3 decreti del MiSE del 26 giugno 2015.

I chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate e dell'Enea

Un quadro normativo che sembra più un rompicapo e al quale si aggiungono i chiarimenti che arrivano dall'Agenzia delle Entrate e dell'Enea che, benché sia chiaro che in quanto organi di controllo sono certamente soggetti qualificati a chiarire alcuni dubbi, è altrettanto vero che non possono sostituirsi al legislatore su alcune problematiche che andrebbero affrontate da una centrale unica, un front office adeguatamente formato (tecnicamente e giuridicamente) che possa fornire assistenza a tecnici e contribuenti.

La speranza per il nuovo anno per me è proprio questa: pochi testi unici che possano anche essere aggiornati periodicamente ma che contentano a tutti gli operatori di avere un'unica fonte da cui studiare.

#unpensieropositivo e felici ultimi giorni dell'anno.

A cura di Ing. Gianluca Oreto

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