Consiglio dei Ministri: Convocato per il PNRR

La nuova bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri di stasera

di Redazione tecnica - 12/01/2021

Il Consiglio dei Ministri è convocato per stasera alle ore 21:30 con un solo punto all’ordine del giorno: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Ieri sera la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha inviato a tutti i ministri la nuova bozza del #Next Generation Italia, aggiornata al 12 gennaio 2021 e rielaborata sulla base delle varie osservazioni critiche delle forze di maggioranza.

L'Italia protagonista del Rinascimento europeo

L’Italia intende essere protagonista di questo Rinascimento europeo, attraverso il rilancio degli investimenti pubblici e privati e con riforme volte a rafforzare la capacità e l’efficienza delle istituzioni. Il ruolo straordinario assegnato all’Italia nell’ambito dell’iniziativa Next Generation EU è proporzionato alle esigenze del Paese, che non riguardano solo le conseguenze immediate della pandemia, ma anche e soprattutto i problemi e i divari strutturali che hanno ostacolato la crescita italiana degli ultimi decenni.

Next Generation EU è una svolta europea. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza richiede una svolta italiana, nella programmazione e nell’attuazione degli investimenti, che segni una discontinuità decisiva per lo sviluppo sostenibile, la digitalizzazione e l’innovazione, la riduzione dei divari e delle diseguaglianze.” Così si legge nella parte iniziale del testo.

Il nuovo testo aggiornato al 12 gennaio 2021

Il nuovo testo di 179 pagine è suddiviso nei seguenti parti:

  • Parte 1 (pagine 4-41) – Il PNNR: Una visione d’insieme
  • Parte 2 (pagine 42-174) – Il PNRR: Missioni e linee progettuali

Le tre priorità trasversali: Donne, Giovani, Sud

Tre le priorità trasversali del piano:Donne, Giovani e Sud ed il Il PNRR, attraverso un approccio integrato e orizzontale, mira all’empowerment femminile e al contrasto alle discriminazioni di genere, all’accrescimento delle competenze, della capacità e delle prospettive occupazionali dei giovani, al riequilibrio territoriale e allo sviluppo del Mezzogiorno. Tali priorità non sono affidate a singoli interventi circoscritti in specifiche componenti, ma perseguite in tutte le missioni del PNRR.

Governance del Piano

In riferimento alla governace del piano, nel PNRR è precisato che “Il Governo, sulla base delle linee guida europee per l’attuazione del Piano, presenterà al Parlamento un modello di governance che identifichi la responsabilità della realizzazione del Piano, garantisca il coordinamento con i Ministri competenti a livello nazionale e gli altri livelli di governo, monitori i progressi di avanzamento della spesa”.

Missioni, Componenti, Linee di intervento

Il PNRR si articola in 6 Missioni, che a loro volta raggruppano 16 Componenti funzionali a realizzare gli obiettivi economico-sociali definiti nella strategia del Governo.

Le Componenti si articolano in 47 Linee di intervento per progetti omogenei e coerenti. I singoli Progetti di investimento sono stati selezionati secondo criteri volti a concentrare gli interventi su quelli trasformativi, a maggiore impatto sull’economia e sul lavoro. A tali criteri è stata orientata anche l’individuazione e la definizione sia dei “progetti in essere” che dei “nuovi progetti”.

Le risorse per il Piano

Un importo compessivo di 222,89 miliardi di euro per le 6 missioni previste e così ripartiti:

  • Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura 46,18 miliardi di euro pari al 20,7% del totale
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica 68,90 miliardi di euro pari al 30,9% del totale
  • Infrastrutture per una mobilità sostenibile 31,98 miliardi di euro pari al 14,3% del totale
  • Istruzione e ricerca 28,49 miliardi di euro pari al 12,8% del totale
  • Inclusione e coesione 27,62 miliardi di euro pari al 12,4% del totale
  • Salute 19,72 miliardi di euro pari al 8,8% del totale

Nella precedente versione del 4 dicembre si parlava, ivece, di 196,0 miliardi di euro così ripartiti:

  • Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura 48,7 miliardi di euro pari al 24,9% del totale
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica 74,3 miliardi di euro pari al 37,9% del totale
  • Infrastrutture per una mobilità sostenibile 27,7 miliardi di euro pari al 14,1% del totale
  • Istruzione e ricerca 19,2 miliardi di euro pari al 9,8% del totale
  • Inclusione e coesione 17,1 miliardi di euro pari al 8,7% del totale
  • Salute 9.0 miliardi di euro pari al 4,6% del totale

In pratica nell’ultima versione:

  • aumentano le risorse per Infrastrutture per una mobilità sostenibile (+4,28), Istruzione e ricerca (+9,29 miliardi di euro), Inclusione e coesione (+10,52 miliardi di euro) e Salute (+10,72 miliardi di euro);
  • diminuiscono le risorse per Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (-2,52 miliardi di euro), Rivoluzione verde e transizione ecologica (-5,4 miliardi di euro)

Risorse complessive pari a 310,60 miliardi di euro

Il PNRR riporta, poi, nelle ultime pagine una tabella in cui sono riportate le “Risorse complessive per missione e componente nella quale oltre ai 222,89 miliardi di euro, le ulteriori risorse disponibili per “Fondi SIE/PON”, “FEARS”, “Programmazione di bilancio 2021-2026” che portano il totale delle risorse disponibili da 222,89 miliardi di euro a 310,60 miliardi di euro.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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