Contratti di locazione: cedolare secca possibile in sede di proroga

L'Agenzia delle Entrate risponde al quesito sulla possibilità di aderire, in sede di proroga, alla cedolare secca per la locazione dell'immobile

di Redazione tecnica - 19/06/2020

Un contratto di locazione stipulato nel 2019 con durata fino al 2025 può aderire, in sede di proroga, al regime di tassazione della cedolare secca per i redditi derivanti dalla locazione dell'immobile?

Contratti di locazione e cedolare secca: la domanda all'Agenzia delle Entrate

Ha rispondere a questa domanda ci ha pensato l'Agenzia delle Entrate con la risposta n. 184/2020 che ha chiarito le possibilità di adesione al regime di tassazione della cedolare secca.

In particolare, il contribuente ha rappresentato di aver stipulato un contratto di locazione in vigenza dell'articolo 1, comma 59, della legge di bilancio per il 2019, e ha chiesto di sapere se sussista la possibilità di aderire, in sede di proroga, al regime di tassazione della cedolare secca per i redditi derivanti dalla locazione dell'immobile.

Cedolare secca e Legge di Bilancio per il 2019

L'art. 1, comma 59 della Legge 30 dicembre 2018, n. 145, ha ampliato la portata applicativa del regime della cedolare secca prevedendo che:

Il canone di locazione relativo ai contratti stipulati nell'anno 2019, aventi ad oggetto unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente, può, in alternativa rispetto al regime ordinario vigente per la tassazione del reddito fondiario ai fini dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, essere assoggettato al regime della cedolare secca, di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, con l'aliquota del 21 per cento. Tale regime non è applicabile ai contratti stipulati nell'anno 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018 risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale.

La norma estende il regime di tassazione della cedolare secca anche ai canoni derivanti dalla stipula dei contratti di locazione, sottoscritti nel 2019, aventi ad oggetto immobili destinati all'uso commerciale classificati nella categoria catastale C/1 (Negozi e botteghe) e relative pertinenze (locate congiuntamente alle unità immobiliari C/1).

Contratti di locazione e cedolare secca: cosa accade in caso di proroga

Con la circolare n. 26/E dell'1 giugno 2011 l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che in caso di proroga, anche tacita, del contratto di locazione, l'opzione per il regime della cedolare secca deve essere esercitata entro il termine di versamento dell'imposta di registro tramite la presentazione del modello per la richiesta di registrazione degli atti e per gli adempimenti successivi.

Contratti di locazione e cedolare secca: la risposta dell'Agenzia delle Entrate

Con riferimento al caso di specie, secondo l'Agenzia delle Entrate il regime della cedolare secca può trovare applicazione anche in sede di proroga del contratto di locazione stipulato dalle interpellanti.

Inoltre, con la circolare n. 8/E del 10 aprile 2019, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che l'opzione per il regime facoltativo della cedolare secca deve essere esercitata in sede di registrazione del contratto di locazione ed esplica effetti per l'intera durata del contratto, salvo revoca. Qualora non sia stata esercitata l'opzione in sede di registrazione del contratto, è possibile accedere al regime della cedolare secca per le annualità successive, esercitando l'opzione entro il termine previsto per il versamento dell'imposta di registro dovuta annualmente sull'ammontare del canone relativo a ciascun anno (30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità). Entro lo stesso termine è possibile revocare l'opzione per il regime della cedolare.

Contratti di locazione e cedolare secca: esercizio o modifica dell'opzione

L'esercizio o la modifica dell'opzione possono essere effettuati:

  • utilizzando i servizi telematici dell'Agenzia (software RLI o RLI-web);
  • presentando il modello RLI, debitamente compilato, allo stesso Ufficio dove è stato registrato il contratto.

Contratti di locazione e cedolare secca: conclusioni

In definitiva, nel caso in cui non sia stata esercitata l'opzione per il regime della cedolare secca nel corso del 2019, è possibile manifestare l'opzione per tale regime, con riferimento alle annualità successive a quella di stipula del contratto di locazione, nei termini e con le modalità indicate nella succitata circolare n. 8/E del 2019, ossia presentando il relativo modello RLI entro trenta giorni dalla scadenza di ciascuna annualità.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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