Contributo a fondo perduto e calcolo riduzione del fatturato in ipotesi di SAL: la parola all'Agenzia delle Entrate

È possibile far valere le fatture pagate in SAL (stato avanzamento lavori) per il calcolo della riduzione del fatturato?

di Redazione tecnica - 09/10/2020

È possibile far valere le fatture pagate in SAL (stato avanzamento lavori) per il calcolo della riduzione del fatturato? La richiesta fatta da una società all'Agenzia delle Entrate apre scenari interessanti.

Il caso

Una società sostiene di aver emesso a maggio 2019 una fattura per Stato avanzamento lavori che però si riferisce ad interventi effettuati ad aprile 2019. Chiede dunque di sapere se può essere fatta rientrare nel calcolo del fatturato 2019. Una tesi che sostiene citando una circolare del giugno 2020 che, si legge, per il calcolo del fatturato di aprile 2019, "vanno considerate tutte le fatture attive (al netto dell'Iva) con data di effettuazione dell'operazione che cade ad aprile nonché le fatture differite emesse nel mese di maggio e relative a operazioni effettuate nel mese di aprile", precisando ulteriormente che "la data da prendere a riferimento (...) per la fattura differita è la data dei documenti di trasporto o dei documenti equipollenti richiamati in fattura".

Cos'è il fondo perduto

Il Decreto Rilancio ha introdotto, lo scorso maggio, il "Sostegno all'impresa e all'economia" con un contributo a fondo perduto, erogato direttamente dall'Agenzia delle Entrate e destinato ad alcuni soggetti colpiti dalla crisi economica causata dall'emergenza sanitaria da coronavirus. Viene riconosciuto un contributo a fondo perduto "a favore dei soggetti esercenti attività d'impresa e di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita Iva". Sono esclusi dal beneficio alcuni soggetti, tra cui i lavoratori dipendenti e professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria.

Quali sono le condizioni per ottenere il contributo a fondo perduto

Per accedere al contributo, è necessario che nel periodo d'imposta precedente a quello in corso alla data di entrata in vigore del decreto (1 gennaio 2019 - 31 dicembre 2019 per i soggetti il cui periodo d'imposta coincide con l'anno solare), "l'ammontare dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica, o i compensi derivanti dall'esercizio di arti o professioni, non siano superiori a 5 milioni di euro. Inoltre, l'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

La circolare dell'Agenzia e i SAL

Con un'apposita circolare, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni aspetti per la fruizione del contributo a fondo perduto: "Poiché si fa riferimento alla data di effettuazione dell'operazione di cessione dei beni o di prestazione dei servizi, dovranno essere considerate le operazioni che hanno partecipato alla liquidazione periodica del mese di aprile 2019 (rispetto ad aprile 2020)". Se un'impresa non ha lavorato nel mese di aprile, ma ha emesso, nello stesso mese delle fatture attive in relazione a dei Sal relativi a novembre/dicembre 2019, va precisato che, "nel caso di appalti con Sal intermedi, vanno incluse le fatture emesse nel mese di aprile anche se relative a Sal di novembre o dicembre dell'anno precedente". Ecco perché, spiega l'Agenzia, ai fini del calcolo della riduzione del fatturato non si può considerare il fatturato relativo al mese di maggio, indipendentemente dalla circostanza che, come affermava la società, si riferiva alla quota di lavori relativa al mese di aprile 2019.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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