Correttivo Codice e gare sopra soglia: ANAC aggiorna il Bando Tipo
Recepite le modifiche apportate al d.Lgs. n. 36/2023. Fino al 5 giugno è possibile inviare osservazioni e proposte per ottimizzare il testo anche della domanda tipo
A poco più di 4 mesi dall’entrata in vigore del d.Lgs. del 31 dicembre 2024, n. 209 (c.d. "Correttivo Codice Appalti") che ha apportato rilevanti modifiche al Codice dei Contratti Pubblici (d.Lgs. n. 36/2023), ANAC ha pubblicato l’aggiornamento del Bando Tipo n. 1/2023, relativo alle procedure aperte per l’affidamento di contratti pubblici di servizi e forniture nei settori ordinari, sopra le soglie europee, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV) basata sul miglior rapporto qualità/prezzo.
Procedure aperte sopra soglia: ANAC aggiorna il Bando Tipo
L’aggiornamento del Bando Tipo n. 1/2023 rappresenta un passaggio operativo strategico per l’attuazione coerente del nuovo Codice dei Contratti, al quale l’Autorità ha invitato operatori e stakeholders a partecipare con una consultazione aperta fino al prossimo 5 giugno 2025.
Un coinvolgimento che va ben oltre il mero formalismo: più volte l'Autorità ha accolto proposte e modifiche che ha ritenuto efficaci e pertinenti, motivo per cui la partecipazione attiva può rappresentare uno strumento prezioso per RUP, amministrazioni e operatori, per ottimizzare e, successivamente, utilizzare al meglio il modello.
L’aggiornamento è stato curato dall’Autorità con il supporto del gruppo di lavoro già coinvolto nella prima versione del bando, composto da Consip, Invitalia, rappresentanti di soggetti aggregatori, Itaca e Fondazione IFEL.
Come ha segnalato ANAC, la revisione ha riguardato in primo luogo le clausole direttamente impattate dalle nuove disposizioni legislative, con un’estensione dell’intervento anche ad altre parti del testo con l’obiettivo di:
- sciogliere ambiguità emerse nella prima applicazione del Codice;
- migliorare l’efficacia operativa del bando;
- chiarire le modalità attuative di istituti innovativi introdotti dalla riforma.
Il tema della digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici
Un punto centrale del nuovo testo riguarda l’integrazione delle novità operative collegate alla digitalizzazione del ciclo di vita dei contratti pubblici, obbligatoria dal 1° gennaio 2024, che ha comportato l’adeguamento delle modalità di gestione e trasmissione dei dati attraverso le piattaforme digitali.
In particolare, il nuovo bando tiene conto delle specificità dell’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale, che impone l’interoperabilità tra sistemi, la tracciabilità informatica e la gestione elettronica di tutti i flussi documentali relativi alla procedura.
In parallelo è stata aggiornata la domanda-tipo, ora pienamente coordinata con il nuovo testo del bando. In questo modo si è cercato di evitare sovrapposizioni, incoerenze e prescrizioni ridondanti che potrebbero generare contenziosi o disallineamenti procedurali.
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