Crepe nei muri? Quando preoccuparsi davvero

Le crepe sui muri dei nostri edifici possono essere sintomo di un problema da non trascurare, in quanto sono un possibile segnale di un pericolo imminente. M...

12/06/2019

Le crepe sui muri dei nostri edifici possono essere sintomo di un problema da non trascurare, in quanto sono un possibile segnale di un pericolo imminente. Ma quando occorre preoccuparsi? Come fare una corretta valutazione del problema?

Perché si formano le crepe?

Le lesioni più importanti e dunque meritevoli di tutta la nostra attenzione rimangono sempre quelle sulle pareti portanti dell’edificio. Le cause che possono concorrere alla loro formazione sono diverse (possono essere sia di origine naturale che antropica) e non sempre sono causa di errori progettuali o di errata costruzione dell’opera.

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Cause naturali: L’alternanza di forti periodi di siccità a periodi di intense precipitazioni crea disturbi al terreno più superficiale di fondazione, mediante creazione di cavità e/o anomali accumuli d’acqua proprio sotto alle fondazioni dell’edificio. Fenomeni che in un terreno prevalentemente argilloso innescano un meccanismo di rigonfiamento e riduzione del volume iniziale, che modifica l’equilibrio tra fondazione e terreno stesso. Questa sollecitazione periodica e ciclica nel tempo porta ad uno stress amplificato delle strutture di fondazione con creazione di lesioni alle stesse.

Se invece un terreno ha caratteristiche granulari non coesive, come ad esempio le ghiaie e le sabbie, ecco che forti precipitazioni possono dilavare la frazione più fine del terreno riducendo il volume iniziale a discapito del suo equilibrio e della sua stabilità. Ma anche radici di piante ad alto fusto troppo prossime alle fondazioni possono essere causa di cedimenti del terreno, così come fenomeni di scivolamento delle terre e eventi sismici amplificati.

Cause antropiche: Bisogna sempre fare molta attenzione ad eseguire scavi profondi nelle vicinanze delle costruzioni. Questi, infatti, possono causare cedimenti delle fondazioni anche con gravi danni alle strutture. Altri esempi di cause del disturbo di un terreno di fondazione che può nel tempo generare lesioni anche gravi alle strutture, sono perdite fognarie, infiltrazioni, scarichi di acque reflue non correttamente regimati e a ridosso delle pareti di fondazione e traffico veicolare intenso nelle vicinanze

Come distinguere le crepe pericolose?

Come detto quando una lesione interessa una parete portante dell’edificio occorre sempre tenere in seria considerazione il problema con un attento monitoraggio. Una semplice fessura di scarsa ampiezza può diventare nel tempo un problema molto più rilevante. Per prima cosa occorre fare un rilievo del quadro fessurativo all’immobile. Più semplicemente potrete fare un rilievo fotografico delle fessure, annotando su una pianta dell’edificio la posizione, l’ampiezza e la data della misura di ogni singola crepa. L’ampiezza può essere misurata con un fessurimetro analogico graduato, disponibile presso rivendite specializzate. Si tratta di un misuratore millimetrico costituito da due placchette separate che dovranno essere fissate a valle e a monte della lesione, lasciandole libere di scorrere l’una sull’altra. La periodicità delle misure può essere stabilita in base alla serietà e all’urgenza del problema. In via generale, suggeriamo di controllare e misurare l’ampiezza della lesione almeno una volta al mese, avendo pazienza di lasciar trascorrere almeno 4 stagioni dell’anno, così da poter verificare se la lesione è progressiva oppure ciclica ovvero tipica di un terreno cedevole a matrice argillosa rigonfiante.

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Particolarmente importanti saranno le lesioni “passanti”, ovvero quelle lesioni che attraversano interamente la parete portante, mentre le lesioni sottili e superficiali possono essere causa di altri fenomeni meno pericolosi, come ad esempio il deterioramento di pitture e intonaci o semplici dilatazioni termiche dei materiali. In ogni caso, un sopralluogo di un tecnico specializzato è sempre consigliato per eseguire un esame competente e approfondito del quadro fessurativo, ma soprattutto per prevenire possibili cedimenti anche pericolosi.

Rivolgersi ad un’azienda qualificata e con esperienza nel settore vi darà la certezza di un’analisi sicuramente precisa e professionale. GEOSEC da quasi 20 anni si occupa in modo specialistico di consolidamenti del terreno e problematiche connesse, offrendo diverse soluzioni tecniche di messa in sicurezza e stabilità: dalle iniezioni mirate di resine espandenti ai micropali d’acciaio presso infissi.

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Quale soluzione adottare?

Dal un attento esame delle fessure i tecnici generalmente possono comprenderne la gravità del cedimento e le zone di fondazione maggiormente interessate. In funzione del contesto e delle esigenze del cliente possono essere proposte due soluzioni tecnologiche mini invasive.

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Tra quelle con iniezioni nel terreno trova ampio consenso quella dell’azienda GEOSEC da essa stessa brevettata in esclusiva e denominata SEE&SHOOT. Si tratta di una soluzione in grado di consolidare e stabilizzare in modo mirato e preciso il terreno di fondazione cedevole grazie a iniezioni di speciali resine espandenti, sotto il controllo strumentale in corso d’opera dell’indagine di tomografia di resistività 3D. In altre parole il metodo GEOSEC consente di vedere nel terreno ciò che accade durante le iniezioni grazie ad immagine ripetitive sempre aggiornate che verificano gli effetti delle iniezioni così da fornire in tempo utile al tecnico le necessarie informazioni operative per condurre al meglio le iniezioni, dove servono e come servono. Queste iniezioni possono arrivare anche in profondità e possono, all’occorrenza, essere eseguite su più livelli sovrapposti, per consolidare efficacemente strati di terreno anche importanti.

Quando invece si ritiene di non poter consolidare adeguatamente il terreno di fondazione, ovvero quel volume di terreno che deve sostenere il carico dell’edificio, ecco che viene in nostro aiuto la tecnologia dei pali presso infissi: si tratta di micropali d’acciaio modulari.
Il metodo GROUNDFIX di GEOSEC si propone come una tecnologia di palificazione attiva e in grado utilmente di collegare la fondazione della casa a strati di terreno più portanti ma posti per loro natura più in profondità. È così che il palo viene stabilizzato presso infisso nel terreno grazie a speciali martinetti idraulici, fissati alla fondazione mediante piastre d’acciaio dedicate. Una volta infisso, il palo viene ancorato alla fondazione esistente. Via uno dopo l’altro tutti i pali partecipano a costruire una nuova struttura speciale di fondazione superando il terreno cedevole fino a raggiungere strati portanti più profondi.

Affidarsi a GEOSEC significa scegliere l’esperienza dell’inventore del metodo, l’affidabilità di una realtà consolidata operante in tutta Europa con proprio personale e attrezzature specializzate, assicurarsi una copertura di garanzia postuma decennale sia contrattuale ma anche assicurativa a comprova della massima serietà dell’azienda. Per saperne di più, per scaricare materiale tecnico di approfondimento, per vedere casi già risolti e soluzioni adottate o per richiedere un sopralluogo gratuito di un tecnico consulta il sito di GEOSEC (https://www.geosec.it).

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