Crescono i laureati in ingegneria ma cala il settore civile ed ambientale

L’ultimo rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) evidenzia una crescita dei laureati in ingegneria

di Redazione tecnica - 06/06/2020

Cresce anche nel 2018 il numero di laureati in ingegneria in Italia. A dimostrarlo è l’ultimo rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) dal quale si evince una crescita senza interruzioni con oltre 50 mila nuovi laureati nel 2018, ovvero quasi il 7% in più rispetto all’anno precedente.

I laureati in ingegneria nel quadriennio 2015-2018

Numeri in linea con il trend degli ultimi anni con il quadriennio 2015-2018 in crescita del 25% e un 2018 chiuso con la quota record del 15% rispetto al totale di laureati nello stesso anno. Considerando anche i titoli che consentono l’accesso all’albo degli ingegneri, il numero di laureati, tra primo e secondo livello, supera le 60 mila unità.

Laureati in ingegneria: i numeri nel dettaglio

Entrando nel dettaglio del Rapporto del Centro Studi del CNI, tra gli oltre 50 mila laureati:

  • 26.706 hanno conseguito un titolo di primo livello;
  • 23.916 hanno raggiunto il traguardo di una laurea di secondo livello (magistrale, specialistica o quinquennale del vecchio ordinamento).

Dato sorprendente riguarda il numero di atenei italiani che hanno generato almeno un laureato in ingegneria che nel 2018 è pari a 60. Tra i laureati di primo livello si assiste ad un progressivo calo di interesse verso i corsi di laurea del settore civile ed ambientale, che vedono addirittura ridursi il numero di laureati rispetto al 2017. Tra i magistrali, invece, spiccano i quasi 3.500 laureati dei corsi a ciclo unico in “Ingegneria edile - Architettura” che si rivela la classe di laurea magistrale con più laureati in assoluto. I corsi di laurea e laurea magistrale del settore industriale restano tuttavia i preferiti tanto che oltre la metà dei laureati di primo livello ha conseguito un titolo attinente a questo settore.

Il commento del Presidente del CNI Armando Zambrano

I dati relativi al numero di laureati in ingegneria - commenta Armando Zambrano, Presidente CNI - continuano ad essere lusinghieri, a testimonianza del fatto che nel nostro paese resta sempre molto alta la richiesta di formazione ingegneristica. Va detto anche che alcuni flussi ci invitano a riflettere. Il calo di interesse nei confronti del settore civile ed ambientale, ad esempio, unito al successo di altri settori, impongono una riflessione sul futuro del nostro Ordine professionale”.

Le donne laureate in ingegneria

Continua anche la crescita della quota rosa di laureati in ingegneria. Nel 2018, infatti, le donne hanno costituito il 28,4% di tutti i laureati e in alcune classi di laurea magistrale, come ad esempio Ingegneria Biomedica e Ingegneria edile-architettura, il numero di laureate supera quello dei colleghi uomini. I due Politecnici di Milano e Torino si confermano ancora una volta gli atenei con il maggior numero di laureati: complessivamente oltre 14mila, pari al 28% circa di tutti i laureati in Ingegneria, valori in sensibile crescita rispetto al 2017.

Il commento del Presidente del Centro Studi del CNI Giuseppe Margiotta

Il rapporto del Centro Studi - afferma Giuseppe Margiotta, Presidente del Centro Studi CNI - in riferimento ai flussi che si registrano dal sud al nord, attesta che oltre il 20% dei laureati meridionali ha conseguito il titolo di laurea di primo livello in un’università delle regioni settentrionali; se guardiamo i laureati magistrali la quota sale al 25%.  Ciò significa che si tende a trasferirsi al nord per conseguire la laurea magistrale, a causa delle maggiori possibilità occupazionali. Un fatto che merita un’attenta riflessione”.

A cura Redazione LavoriPubblici.it

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