DL Semplificazioni: la nota di lettura dell'Anci

La Camera, con 310 voti a favore e 245 contro, ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntiv...

08/02/2019

La Camera, con 310 voti a favore e 245 contro, ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135 recante “Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione” (c.d. DL Semplificazioni) nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.

Soddisfatta l'Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) per il recepimento di alcune norme fortemente volute e oggetto di accordo in Conferenza Stato-Città. In particolare, il riferimento è al ripristino dei 300 milioni del fondo IMU-TASI, con l’aggiunta dei 110 milioni mancanti e la sostanziale abolizione dei vincoli di destinazione. Critiche ancora sulla norma contenuta nella legge di bilancio per il 2019 (non modificata nonostante le richieste) sulla dimensione dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità (FCDE) che incide negativamente sugli equilibri di parte corrente e la restrizione dell’anticipazione di tesoreria (limite ridotto a 4/12 delle entrate), solo parzialmente mitigata dall’anticipo ai prossimi giorni della prima erogazione del fondo di solidarietà comunale.

Altre disposizioni importanti sottolineate dall'Anci riguardano:

  • l’istituzione del tavolo tecnico per la ristrutturazione del debito;
  • l’incremento del fondo per la videosorveglianza;
  • la possibilità assicurare un ristoro del 100% per le spese dovute a sentenze conseguenti a calamità naturali;
  • la stabilizzazione dell’utilizzo dei proventi derivanti da alienazioni patrimoniali per l’estinzione anticipata del debito.

Nonostante gli appelli, non è stata accolta la richiesta Anci di rendere facoltativa, come già previsto per il bilancio consolidato, la contabilità economico-patrimoniale per i Piccoli Comuni. Secondo l'Associazione dei Comuni, l'obbligo previsto di corredare il rendiconto 2018 con i nuovi documenti contabili comprometterà la possibilità di rispettare la scadenza del 30 aprile da parte di 5.700 Piccoli Comuni, con le gravi conseguenze che ne derivano, fino allo scioglimento del consiglio comunale.

Parzialmente accolta la proposta di eliminare il tetto al salario accessorio dei funzionari intermedi dei Comuni (posizioni organizzative), inaspettatamente limitata ai soli Comuni privi di dirigenza. Secondo l'Anci "tale limitazione non ha ragion d’essere e rischia di vanificare la norma del contratto che è invece finalizzata a valorizzare le professionalità intermedie di tutti i Comuni".

In allegato la nota di lettura del DL Semplificazioni messa a punto dall'Anci.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

© Riproduzione riservata