Emergenza Covid-19: La regione Abruzzo pubblica 33 protocolli anticontagio

Dalla Regione Abruzzo 33 protocolli anticontagio COVID-19 emanati ai sensi del DPCM 17 maggio 2020

di Redazione tecnica - 08/06/2020

È stata pubblicata ieri l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale dell’Abruzzo n. 70 del 7 giugno 2020 recante “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da virus COVID-19 - Approvazione ulteriori Protocolli di Sicurezza”.

Dalla Regione Abruzzo 33 protocolli di sicurezza

Ricordiamo che dopo la pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio 17 maggio 2020 che conteneva, tra gli allegati, alcuni Protocolli di sicurezza, parecchie Regioni hanno deciso di predisporre svariati protocolli e tra le più attive attive abbiamo notato la Regione Abruzzo che con la citata ordinanza ha predisposto i seguenti 33 protocolli:

  1. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività di ristorazione e bar
  2. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività di produzione, commercializzazione e somministrazione di alimenti
  3. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività ricreative di balneazione e in spiaggia
  4. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività ricettive alberghiere ed extralberghiere
  5. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle strutture ricettive all’aria aperta, campeggi e villaggi turistici
  6. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività dei rifugi di cui alla L.R. n. 75/1995 ss.mm.ii.
  7. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività degli agriturismi di cui alla L.R. 31 luglio 2012, n. 38
  8. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle Autoscuole, Centri di Istruzione, Automobilistica, Scuole Nautiche e Studi di Consulenza Automobilistica
  9. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività commerciali su aree pubbliche (mercati - fiere - posteggi isolati - commercio itinerante - mercatini degli hobbisti)
  10. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività commerciali in sede fissa
  11. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività di acconciatore, estetista e tatuatore/piercer (servizi alla persona)
  12. Protocollo di sicurezza per sanificazione degli impianti aeraulici per la climatizzazione degli ambienti
  13. Protocollo di sicurezza per le attività all’aria aperta, pesca amatoriale, allenamento e addestramento cani e cavalli, svolgimento in forma amatoriale di attività forestali
  14. Protocollo di sicurezza per le attività di raccolta di funghi, tartufi ed erbe e frutti spontanei, nonché di caccia
  15. Protocollo di sicurezza per i trasporti e la logistica
  16. Protocollo di sicurezza per le attività sportive e motorie
  17. Protocollo di sicurezza per gli uffici aperti al pubblico
  18. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività di musei, archivi e biblioteche, siti archeologici ed altri luoghi di cultura
  19. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività di manutenzione del verde
  20. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività dei parchi zoologici
  21. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività dei parchi avventura
  22. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività dei parchi tematici, parchi acquatici e parchi divertimenti permanenti
  23. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività dei luna park e degli spettacoli viaggianti
  24. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività di sale cinematografiche, teatri, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere anche viaggianti
  25. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività di sagre e fiere
  26. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività dei circoli culturali e ricreativi
  27. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività corsistiche e di formazione professionale
  28. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività di strutture termali e centri benessere
  29. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività delle professioni di montagna (guide alpine, guide ambientali escursionistiche e maestri di sci) e guide turistiche
  30. Protocollo di sicurezza per l’esercizio dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza
  31. Protocollo di sicurezza per le aree gioco per bambini
  32. Protocollo di sicurezza per l’esercizio delle attività degli informatori medico-scientifici
  33. Protocollo di sicurezza per l’esercizio dei servizi di noleggio (pubblici e privati) di veicoli e di altre attrezzature

I protocolli di sicurezza contengono gli indirizzi operativi specifici validi per singoli settori di attività, finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale, per sostenere un modello di ripresa delle attività economiche e produttive compatibile con la tutela della salute di utenti e lavoratori.

In particolare, ogni protocollo di sicurezza prevede diverse misure di prevenzione e contenimento riconosciute a livello scientifico, per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing.

Indicazioni contenute nei protocolli

Inoltre, le indicazioni contenute nei protocolli di sicurezza si pongono in continuità con le indicazioni di livello nazionale, con particolare riferimento al protocollo condiviso tra le parti so-ciali approvato dal d.P.C.M. 26 aprile 2020, nonché ai criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed economici.

In tale contesto, il sistema aziendale della prevenzione consolidatosi nel tempo secondo l’ar-chitettura prevista dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 costituisce la cornice naturale per supportare la gestione integrata del rischio connesso all’attuale pandemia.

Garanzia di salute e sicurezza dei lavoratori e dell'utenza

I protocolli concorrono, altresì, a garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori e dell’utenza coinvolta nelle attività produttive è necessario che i principi di declinazione di protocolli condivisi di settore tengano conto della coerenza con la normativa vigente, incluso il “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” aggiornato al 24 aprile 2020 ed attualmente recepito dall’Allegato 12 al D.P.C.M. 17 maggio 2020.

Criteri alla base dei protocolli

I protocolli prevedono e prevedranno specifiche misure di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, igieniche e comunicative declinate sullo specifico contesto produttivo e di vita sociale, tenendo presente i seguenti criteri ed anche facendo riferimento ai documenti allegati al d.P.C.M. 17 maggio 2020:

  • il rischio di aggregazione e affollamento e la possibilità di prevenirlo in maniera efficace nelle singole realtà e nell’accesso a queste;
  • la prossimità delle persone (ad esempio, lavoratori, utenti, etc.) rispetto a contesti statici (es. persone tutte ferme in postazioni fisse), dinamici (persone in movimento) o misti (contemporanea presenza di persone in posizioni fisse e di altre in movimento);
  • l’effettiva possibilità di mantenere la appropriata mascherina da parte di tutti nei contesti raccomandati;
  • il rischio connesso alle principali vie di trasmissione (droplet e contatto) in particolare alle contaminazioni da droplet in relazione alle superfici di contatto;
  • la concreta possibilità di accedere alla frequente ed efficace igiene delle mani;
  • l’adeguata aerazione negli ambienti al chiuso;
  • l’adeguata pulizia ed igienizzazione degli ambienti e delle superfici;
  • la disponibilità di una efficace informazione e comunicazione.
  • la capacità di promuovere, monitorare e controllare l’adozione delle misure definendo i conseguenti ruoli.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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