Emergenza Covid-19: ingegneri ed architetti pronti alla fase 2

Emergenza Covid-19-: il documento propositivo per la ripartenza degli ingegneri e gli architetti della Provincia di Agrigento

di Luca Cosentino - 04/05/2020

Il consiglio di Inarsind Agrigento, a supporto del lavoro che in questo momento stanno compiendo gli organi rappresentativi istituzionali a livello nazionale, regionale e locale, si è riunito per discutere sulla fase 2 ed ha elaborato un documento propositivo per la ripartenza degli ingegneri e gli architetti della Provincia di Agrigento.

Le più di 90.000 domande, sui circa 170.000 iscritti, di cui 15.000 pensionati, inoltrate ad INARCASSA per la richiesta del sussidio, hanno fatto emergere una condizione emergenziale, per le professioni, pregressa. Negli ultimi 10 anni, lo dice uno studio della cassa di previdenza, il reddito medio degli ingegneri e degli architetti si è notevolmente ridotto, superando di poco i 10.000 euro l’anno per gli architetti siciliani. Verosimilmente abbiamo voluto non vedere o pensare che l’anno a venire avrebbe potuto essere quello del rilancio.

Le motivazioni sono variegate ed influenzate dai diversi contesti regionali e locali. Ne viene fuori una categoria disgregata con grandi difficoltà di rappresentanza. La situazione non cambia nella nostra Provincia. Tanti i colleghi che in questi mesi di blocco hanno dovuto fermarsi, oltre che per le limitazioni imposte dal lockdown, anche per la difficoltà di rapportarsi con gli uffici tecnici, che nella gran parte dei casi non sono dotati di piattaforme digitali.

Gli studi professionali della Provincia di Agrigento sono per lo più caratterizzati da liberi professionisti singoli senza dipendenti o collaboratori , questo ne limita il raggio di azione ed il mercato di riferimento è in gran parte connesso con l’edilizia privata. L’emergenza che stiamo vivendo, di cui vedremo a breve le conseguenze, non deve però generare rassegnazione, ma tradursi in un momento di riflessione e trasformarsi in occasione di rilancio. Affinché ciò avvenga è necessario che i professionisti ritrovino unità ed abbiano obiettivi comuni. L’occasione è propizia per recuperare il ruolo sociale e la dignità professionale degli ingegneri e degli architetti senza crogiolarsi in piagnistei da ultimi della classe.

Le richieste di Inarsind Agrigento

Ecco le richieste di Inarsind Agrigento:

a) Digitalizzazione della Pubblica amministrazione, è inaccettabile che la maggior parte degli uffici tecnici della nostra Provincia non siano dotate di piattaforme digitali;

b) Pretendere che il SUE (sportello unico per l’edilizia) ed il SUAP (sportello unico per le attività produttive) siano le uniche interfacce per la presentazione dei progetti;

c) Pretendere strumenti di pianificazione del territorio efficaci, che garantiscano norme certe;

d) Pretendere un portale unico regionale delle centrali uniche di committenza per i lavori pubblici;

e) Rafforzare il principio dell’equo compenso al fine di garantire la qualità delle stesse prestazioni e la dignità dei professionisti;

f) Rafforzare il rapporto con gli organi di controllo al fine di poter adempiere alle prescrizioni, non indifferenti, in merito alla sicurezza nei cantieri post COVID-19, in particolare modo per i lavori privati.

g) Sensibile riduzione delle spese di istruttoria, diritti di segreteria, di esame progetto ecc., inerenti le pratiche edilizie;

h) Consentire una rateizzazione a lungo termine, di oneri di urbanizzazione e costi di costruzione, soprattutto per gli interventi di recupero dell’esistente.

Certi dell’impegno delle Amministrazioni, Inarsind Agrigento è a sostegno di qualsiasi iniziativa volta a migliorare le condizioni di lavoro degli ingegneri e degli architetti.

A cura di Arch. Luca Cosentino
Presidente INARSIND Agrigento

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