Emilia Romagna: norme per la riduzione del rischio sismico per interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità

La giunta regionale dell’Emilia Romagna ha approvato la deliberazione n. 121 del 1 febbraio 2010 avente per oggetto atto di indirizzo recante individuazione ...

16/02/2010
La giunta regionale dell’Emilia Romagna ha approvato la deliberazione n. 121 del 1 febbraio 2010 avente per oggetto atto di indirizzo recante individuazione degli interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici e delle varianti, riguardanti parti strutturali, che non rivestono carattere sostanziale e definizione della documentazione attinente alla riduzione del rischio sismico necessaria per il rilascio del permesso di costruire e per la denuncia di inizio attività, ai sensi degli articoli 9, comma 4, e 10, comma 3, della l.r. n. 19 del 2008.
Con la deliberazione la giunta ha definito una prima griglia relativa alle novità tecnico-procedurali più significative introdotte con il Titolo IV, della L.R. 30 ottobre 2008, n. 19 “Norme per la riduzione del rischio sismico” e s.m.i., la cui completa attuazione è prevista a partire dal 1° giugno 2010.

L’atto di indirizzo si compone, in particolare, dei seguenti allegati:
  • Allegato A “Interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici”;
  • Allegato B “Varianti, riguardanti parti strutturali, che non rivestono carattere sostanziale”;
  • Allegato C “Elaborati progettuali con cui dimostrare la ricorrenza di “Interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici” o di “Varianti, riguardanti parti strutturali, che non rivestono carattere sostanziale”;
  • Allegato D “Documentazione attinente alla riduzione del rischio sismico necessaria per il rilascio del permesso di costruire e per la denuncia di inizio attività”;
L’atto di indirizzo è punto di approdo di un gruppo di lavoro interdirezione e di un percorso di consultazione che, secondo quanto previsto dalla stessa legge regionale all’art. 4, ha potuto avvalersi anche del parere del Comitato Tecnico Scientifico (CTS), oltre che del Comitato Regionale per la Riduzione del Rischio Sismico (CReRRS) nel quale sono stati valutati gli importanti contributi pervenuti dai rappresentanti di: Enti locali, Ordini/Collegi professionali e Associazioni imprenditoriali. Il successivo parere espresso dalla III Commissione assembleare e, quindi, l’approvazione dell’atto in Giunta regionale hanno condiviso pienamente il lavoro svolto. Dalla deliberazione n. 121/2010 consegue l’impegno di svolgere, da parte della stessa Giunta regionale (secondo quanto espressamente deliberato al punto 3.), “una attività di monitoraggio sulla prima applicazione del presente atto di indirizzo, in coordinamento con gli enti locali e con le categorie economiche e professionali della regione, rappresentate nell’ambito del CReRRS, anche in vista di successivi atti di integrazione e di adeguamento dello stesso”.

a cura di www.regione.emilia-romagna.it
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