GEOMETRI A TUTELA DELL’AMBIENTE

Il 10 dicembre, a seguito della questione innescata durante il convegno organizzato dal Fondo per l’ambiente italiano svoltosi ad Assisi, si è tenuto l’incon...

28/12/2007
Il 10 dicembre, a seguito della questione innescata durante il convegno organizzato dal Fondo per l’ambiente italiano svoltosi ad Assisi, si è tenuto l’incontro tra il vicepremier Francesco Rutelli e la delegazione dei geometri.
Nella stessa sede si è deciso, inoltre, che il Consiglio nazionale dei geometri con il patrocinio del ministero per i beni e le attività culturali, organizzerà un convegno nazionale riguardante il tema dell’attività del geometra nell’ambito del territorio e dell’ambiente, al fine di promuovere l’attività professionale dei geometri e sfatare i luoghi comuni che ne denigrano la professionalità.
L’incontro, inoltre, si è rivelato proficuo anche per i suggerimenti e le proposte che si sono scambiati rispetto ai temi che riguardano le professioni e che sono, in questi giorni, l’oggetto principale delle discussioni politiche.
Il vicepremier Rutelli, inoltre, nel corso dell’incontro ha riaffrontato i temi trattati nel discorso pronunciato ad Assisi, ponendo l’accento sul fatto che in passato sia i professionisti del settore tecnico che le amministrazioni e la politica non avessero posto grande attenzione al tema della salvaguardia del patrimonio paesistico e invitando tutti a limitare gli interventi di trasformazione e, comunque, a rimanere coerenti con il valore del territorio.
Il presidente del Cng, Piero Panunzi, ha risposto che il disegno di riforma chiamato dl Mastella, ed elaborato da Mantini e Chicchi, trova condivisione da parte del consiglio nazionale tant’è che non sono state mosse critiche in merito, al contrario delle altre categorie, anche perché, rispetto ad alcune delle novità previste, si trova già preparato.
Panunzi, parlando a nome del Cng, ha, infatti, affermato: “Ha dato attuazione a iniziative unilaterali e condivise dalla base degli iscritti. La formazione continua obbligatoria è già una realtà. Il superamento delle tariffe è stato garantito con la definizione di standard minimi della prestazione finalizzati a determinare qualità e completezza degli adempimenti. La scelta di ottenere un percorso scolastico di livello universitario per il conseguimento del titolo apre la strada all’altra importante proposta: quella dell’unificazione, in un unico albo, di tutti i profili dei tecnici laureati. Quindi piena intesa sul disegno di legge che ci attendiamo superi l’iter parlamentare per divenire legge”.

Un altro tema importante è stato affrontato durante la discussione ovvero i limiti delle competenze in materia di costruzioni civili.
I geometri, infatti, sono disciplinati, nel loro lavoro, da una norma che risale al 1929 che non specifica gli ambiti in cui si può intervenire generando in questo modo dei pretesti per contenziosi che, alle volte, compromettono anche i rapporti tra le varie categorie.
Anche il presidente della Cassa geometri, Fausto Savoldi, ha avuto modo di prendere parte alla discussione sottolineando il fatto che la questione delle competenze è un argomento primario da affrontare. Il passo più difficile sarà il passaggio dei professionisti da una categoria di diplomati ad una di laureati e il peso di promuovere le capacità e di difendere quei professionisti che tentano di progettare anche in settori dove c’è bisogno di specializzazione.

Pierluigi Mantini, relatore per il governo della legge, ha confermato che “il decreto legge è in avanzato stato di definizione in sede di commissione alla camera dei deputati” e che per il 20 dicembre era prevista un’audizione delle professioni; in questo lasso di tempo, inoltre, sarebbero stato comunicati i termini per la presentazione dei vari emendamenti.
Mantini ha, poi, aggiunto: “Aspetto molto importante è quello dell’unificazione delle categorie professionali dei geometri con quelle dei periti agrari e industriali. La soluzione risponde agli indirizzi del governo e istituisce una nuova figura adeguata a competere a livello europeo. Una volta definita la riforma, si passerà tempestivamente alla fase dei regolamenti che potranno risolvere, in larga parte, le questioni di dettaglio sollevate”.

A cura di Paola Bivona
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