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Gare di progettazione: strada sbarrata per i Giovani professionisti

Il settore dei lavori pubblici, ormai lo sappiamo da tempo, non vive uno dei momenti migliori dalla nascita della Legge Merloni fino all'emanazione dell'ulti...

28/03/2012
Il settore dei lavori pubblici, ormai lo sappiamo da tempo, non vive uno dei momenti migliori dalla nascita della Legge Merloni fino all'emanazione dell'ultimo Regolamento di attuazione del nuovo codice dei contratti. Le continue modifiche di una normativa allo sbando hanno causato un clima di totale incertezza che, unitamente alla crisi economica del Paese e ai conseguenti problemi dovuti ai ritardi nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazione, hanno allontanato sempre di più imprese e professionisti dal mercato delle gare pubbliche.

Per ciò che attiene ai servizi di architettura e ingegneria, sintomatici sono i dati forniti dall'Osservatorio Oice-Informatel che più delle statistiche sono veri e propri bollettini di guerra. In riferimento alla gare di progettazione, interessante è il commento del Vicepresidente del CNAPPC nonché Presidente del Dipartimento dei Lavori Pubblici, Rino La Mendola, che al margine del convegno organizzato dall'associazione dei giovani architetti GiArch, è tornato nuovamente sul problema dell'accesso ai giovani causato da una normativa fortemente penalizzante.

"E' necessario aprire il mercato ai giovani professionisti, che risentono pesantemente di una crisi profonda causata, non solo dalla particolare congiuntura economica, ma anche da un'offerta nettamente superiore alla domanda. La chiusura del mercato ai giovani architetti è aggravata poi da una serie di norme capestro, come ad esempio l'art.263 del Regolamento sui Lavori Pubblici di cui al D.P.R. 207/2010, che subordina l'accesso alle gare di progettazione al fatturato e al numero di dipendenti dei professionisti concorrenti, sbarrando così inesorabilmente la strada dei lavori pubblici ai giovani ed agli studi professionali privi di una dimensione imprenditoriale".

Ricordiamo, infatti, che l'art. 263 del D.P.R. n. 207/2010 definisce i requisiti di partecipazione alle gare dei servizi di architettura e ingegneria con riguardo:
  • al fatturato globale dei servizi espletati nei 5 anni precedenti;
  • all'espletamento negli ultimi 10 anni si servizi relativi ad ognuna delle classi e categorie di lavori cui si riferiscono i servizi da affidare per un importo variabile tra 1 e 2 volte l'importo stimato cui si riferisce la prestazione;
  • all'avvenuto espletamento negli ultimi 10 anni di 2 servizi relativi ad ognuna delle classi e categorie di lavori cui si riferiscono i servizi da affidare per un importo non inferiore ad un valore compreso tra 0.40 e 0.80 volte l'importo stimato cui si riferisce la prestazione;
  • al numero medio annuo del personale tecnico utilizzato negli ultimi 3 anni.

"Una grande occasione di sviluppo per i giovani - ha sottolineato La Mendola - può essere rappresentata dal lancio di un progetto di rigenerazione urbana e di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, esteso a tutte le città del nostro Paese; così come dalla promozione di una serie di incentivi fiscali e di premialità in termini di punteggi suppletivi nella gare di progettazione, per le società che introducano giovani architetti nel mercato del lavoro".

Il convegno dei giovani architetti è stato, inoltre, spunto per tornare a parlare di un aspetto caro al Vicepresidente La Mendola: le nuove regole nei rapporti con la committenza e la necessità di rilanciare i concorsi di architettura. Su questo argomento La Mendola ha ricordato che "in occasione delle recenti consultazioni per la revisione della direttiva comunitaria n. 18 del 2004 e del codice dei contratti il Consiglio Nazionale ha elaborato un documento - inviato alla Commissione Europea ed al Ministero delle Infrastrutture - che propone un drastico snellimento delle procedure ed una notevole riduzione dei costi del concorso, superandone i limiti che ad oggi ne hanno fortemente ridotto l'uso nel Paese".

"Il concorso - ha concluso La Mendola - è infatti l'unico strumento di selezione per l' affidamento di servizi di architettura e di ingegneria che, basandosi sulla qualità del progetto e non sul fatturato o sul numero dei dipendenti del professionista, offre al giovane architetto pari opportunità di competizione nel mercato dei lavori pubblici".

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