Il Made in Italy è anche rinnovabile

Oltre al cibo, alla moda e al design, il Paese scopre un altro settore importante per esportare all'estero le eccellenze italiane: l'industria delle rinnovab...

21/10/2010
Oltre al cibo, alla moda e al design, il Paese scopre un altro settore importante per esportare all'estero le eccellenze italiane: l'industria delle rinnovabili. A sostenerlo il Gestore dei Servizi Energetici - la società guidata da Emilio Cremona e Nando Pasquali - durante la presentazione del IX Forum Annuale del Comitato Leonardo tenutosi oggi a Roma in Campidoglio.

Nel corso del Convegno sono stati presentati i risultati di un sondaggio condotto dall'Istituto con l'obiettivo di delineare l'immagine e la percezione del Made in Italy all'estero, con particolare attenzione a due mercati di riferimento (Cina e Stati Uniti). La ricerca è stata integrata da un focus sul settore delle energie rinnovabili presentato dal GSE in cui è emerso che il mercato nazionale, sostenuto dagli impegni comunitari, può realmente costituire un trampolino di lancio per l'industria italiana in un settore le cui prospettive di crescita sono ampiamente confermate a livello globale.

Il timore di analisti e osservatori di riduzioni degli investimenti a causa della crisi economica e finanziaria internazionale si è dimostrato infondato: il comparto ha resistito meglio di molti altri settori industriali registrando una flessione di soli 6 punti percentuali nel 2009 rispetto all'anno precedente. Questo risultato dimostra la solidità del settore ed è riconducibile principalmente alla vitalità dei mercati del sudest asiatico, Cina in particolare, i cui investimenti sono cresciuti del 25% circa rispetto all'anno precedente, compensando almeno in parte l'andamento negativo di Europa, Medio Oriente e Africa (-15%) da un lato, delle Americhe (-26%) dall'altro.

Allo scopo di identificare le prospettive di crescita più interessanti e le possibili aree di investimento, è utile dare uno sguardo alla valutazione dei potenziali a medio termine (2020), per le differenti tecnologie energetiche rinnovabili a livello mondiale (fonte IEA).

A livello globale, le maggiori prospettive di sviluppo per le rinnovabili sono in Cina ed Europa; tra i Paesi europei spicca il potenziale realizzabile in Francia, Germania, Spagna; buone e addirittura superiori a quelle indicate nel Piano di Azione Nazionale sono anche le prospettive di sviluppo per le rinnovabili in Italia.

Attualmente i settori di business italiani, per fonte rinnovabile, maggiormente consolidati sono:
  • biomasse: Il settore industriale maggiormente coinvolto è quello della termotecnica;
  • eolico: Il settore industriale maggiormente coinvolto è: il meccanico per l'onshore e l'elettrico per l'off-shore;
  • solare: i punti di forza dell'industria italiana sono l'installazione; la produzione di inverter; i serbatoti di accumulo; la componentistica idraulica ed elettrica; le centraline. Il settore industriale maggiormente coinvolto è quello chimico, mentre tra le nuove opportunità di business ci sono il solare termodinamico e il film sottile;
  • geotermico: l'Italia ha la leadership a livello globale, soprattutto nel settore delle perforazioni. Tra le nuove opportunità di business c'è lo sfruttamento di rocce calde secche, mentre il settore industriale maggiormente coinvolto è quello minerario;
  • idrico: tra le nuove opportunità di business c'è il mini-hydro e il micro-hydro; le aziende italiane, in molti casi grandi gruppi quotati in borsa, sono spesso presenti nei principali progetti mondiali, soprattutto in Africa e Sud America; il settore industriale maggiormente coinvolto è quello edile.

Fonte: GSE
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