Istat: I dati delle procure sull’abusivismo edilizio e sui reati contro ambiente e paesaggio

L’Istat ha, recentemente, pubblicato un report su “I reati contro ambiente e paesaggio: i dati delle procure” in cui viene evidenziato che nel corso degli ul...

13/07/2018

L’Istat ha, recentemente, pubblicato un report su “I reati contro ambiente e paesaggio: i dati delle procure” in cui viene evidenziato che nel corso degli ultimi anni, l’aumento delle norme a tutela dell’ambiente e la maggiore attenzione ai temi ambientali hanno trovato corrispondenza in un maggior numero dei procedimenti presso le Procure. I procedimenti sono aumentati dai 4.774 del 2007 (il Testo unico dell’ambiente è stato varato nel 2006) ai 12.953 del

2014 per diminuire, poi a 10.230 nel 2016.

Da tali dati è possibile rilevare un maggior numero di procedimenti per violazioni ambientali nel Sud e nelle Isole (47,7% dei procedimenti penali nel 2016), nel Nord sono pari al 30%.

Nel 2016, la maggior parte delle violazioni contestate riguarda la gestione dei rifiuti (8.792 procedimenti) e delle acque reflue (1.636). Sono invece 170 i procedimenti per il trasporto non autorizzato di rifiuti e 164 quelli per il traffico organizzato dei rifiuti.

In diminuzione il numero complessivo delle violazioni edilizie: meno 55,9% tra il 2006 e il 2016 (sono 10.277 i procedimenti contro autori noti per cui inizia l’azione penale nel 2016, erano 23.323 nel2006). Il numero dei procedimenti per questo tipo di violazioni è più alto in Campania, nel Lazio, in Sicilia, in Puglia, in Calabria.

Nel dettaglio, gradando le Tavole predisposte dall’Istat ed, in particolare, la Tavola 10 è possibile osservare come il maggior numero di violazioni nell’anno 2016 sono stati rilevate nelle seguenti regioni:

  • Campania con 2370 procedimenti                                                                 
  • Lazio con 1474 procedimenti
  • Sicilia con 1472 procedimenti
  • Puglia con 952 procedimenti
  • Calabria con 880 procedimenti

Le violazioni in tema di gestione delle acque reflue e lottizzazione abusiva con mancato rispetto del vincolo paesaggistico colpiscono in particolare i comuni costieri. È coinvolto il 69,1% dei comuni litoranei rispetto al 14,8% di quelli non litoranei. Le regioni più interessate sono la Campania, il Lazio e la Basilicata con rispettivamente il 92%, l’88% e l’86% dei comuni interessati.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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