Italia, Paese delle contraddizioni

Mentre ci avviciniamo al Referendum del 12 giugno che, tra le altre cose, dovrebbe verificare se gli italiani vogliono centrali nucleari nel bel Paese, anche...

07/06/2011
Mentre ci avviciniamo al Referendum del 12 giugno che, tra le altre cose, dovrebbe verificare se gli italiani vogliono centrali nucleari nel bel Paese, anche la Germania dopo la Svizzera e il Giappone ha detto NO al nucleare. La Germania ha, infatti, ufficialmente comunicato che entro il 2022 saranno spenti tutti i reattori nucleari con un preciso programma di step che prevede la chiusura progressiva di ciascuno dei reattori in attività.

Spazio, quindi, al solare, all'eolico, all'idroelettrico e al geotermico, il cui contributo, come stabilito dal cancelliere Angela Merkel, dovrebbe arrivare al 35% entro il 2020.

Ciò premesso, la domanda nasce spontanea: come mai quando altrove si parla di disattivazione delle centrali e addio all'energia proveniente dall'atomo, in Italia la politica afferma di stare attenti a dare un giudizio "falsato dalla tragedia di Fukushima"?Ricordiamo che dopo la tragedia giapponese il Ministro Romani aveva anticipato la moratoria di un anno per quanto riguarda le decisioni in merito al nucleare.

Come mai, quindi, in Italia si continua a parlare di nucleare e non si cerca di attuare un programma che realmente dia forti incentivazioni alla produzione di energia da rinnovabili?a tutti voi che ci seguite chiediamo di fornire una risposta seria e puntuale.
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