Lettera della Ue all'Italia: Deviazione senza precedenti, rischio di seria violazione del Patto

Mentre lo spread chiude oggi a 327 punti base, ai massimi dal marzo 2013, il commissario Ue per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in occasio...

18/10/2018

Mentre lo spread chiude oggi a 327 punti base, ai massimi dal marzo 2013, il commissario Ue per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, in occasione dell’incontro che ha avuto nel tardo pomeriggio a Roma con il ministro dell’Economia Giovanni Tria gli ha consegnato la lettera della Commissione in risposta al Progetto di bilancio inviato il 15 ottobre dal Consiglio dei ministri a Bruxelles; nella lettera inviata dalla Commissione europea viene sottolineato “un non rispetto particolarmente serio con gli obblighi del Patto” ed è chiesto al Governo di dare una risposta ai rilievi entro lunedì 22 ottobre a mezzogiorno, al fine di consentire alla Commissione di tenerne conto prima di emettere il suo parere formale sul DPB.

Nella lettera firmata dallo stesso Moscovici e dal Vice-Presidente Valdis Dombrovskis è precisato che “in un contesto in cui il debito pubblico italiano è pari a circa il 130% del PIL, la nostra valutazione preliminare indica che i piani dell'Italia non garantirebbero il rispetto della regola di riduzione del debito concordata tra tutti gli Stati Membri, la quale richiede una costante riduzione del debito pubblico verso la soglia del 60% del PIL stabilita dai Trattati”.

Nella stessa lettera è, poi, evidenziato come “le previsioni macroeconomiche sottostanti il progetto di bilancio dell'Italia non sono state validate dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio (UPB), l'organismo indipendente di monitoraggio fiscale in Italia. Ciò sembra in contrasto con l'esplicito dispositivo del Regolamento 473/2013 (articolo 4(4)), ai sensi del quale le previsioni macroeconomiche devono essere elaborate o validate da un organismo indipendente”.

La lettera è, poi, conclusa precisando che gi elementi contenuti nel Progetto di bilancio sembrerebbero configurare "un'inosservanza particolarmente grave degli obblighi di politica finanziaria definiti nel Patto di Stabilità e Crescita" ed aggiungendo che la Commissione stessa “mira a proseguire un dialogo costruttivo con l'Italia per arrivare ad una valutazione definitiva”.

In allegato la lettera consegnata oggi al Ministro dell’economia Giovanni Tria.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

 

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