MODIFICATI I CORSI PER I COORDINATORI

Il nuovo testo unico sulla sicurezza già firmato dal Capo dello Stato ed in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale (D.Lgs. 9 aprile 2008) contiene ...

21/04/2008
Il nuovo testo unico sulla sicurezza già firmato dal Capo dello Stato ed in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale (D.Lgs. 9 aprile 2008) contiene notevoli novità relativamente ai percorsi formativi dei coordinatori.
Ci riferiamo all’articolo 98 del nuovo decreto che, in parte, richiama l’articolo 10 del D.Lgs. n. 494/1996 ed all’allegato XIV del nuovo D.Lgs che, sempre in parte, richiama l’allegato V del D.Lgs. n. 494/1996.
Ma vediamo in cosa consistono le principali differenze tra le nuove e le precedenti norme.
Confrontando attentamente l’articolo 98 ed il relativo XIV del nuovo decreto con l’articolo 10 ed il relativo allegato V del precedente D.Lgs. n. 494/1996, possiamo affermare che le principali differenze consistano nelle tre novità relative:
  • alla verifica dell’apprendimento finale nei corsi sulla sicurezza (articolo98, comma 2);
  • al numero chiuso definito con un massimo dei partecipanti al corso fissato in 30 (Allegato XIV);
  • all’obbligo di aggiornamento a cadenza quinquennale (Allegato XIV).
Ottenere, dunque, l’attestato di partecipazione al corso sarà più difficile ed oltre a dover frequentare almeno il 90% delle lezioni (Allegato XIV), il professionista dovrà, anche, sostenere una verifica finale che dovrà essere effettuata tramite:
  • simulazione al fine di valutare le competenze tecnico – professionali;
  • test finalizzati a verificare le competenze cognitive.
Diverso, anche il programma dei corsi: mente nell’allegato V al D.Lgs. n. 494/1996 venivano definiti sommariamente gli argomenti che dovevano essere trattati nelle 120 ore di corso, nell’allegato XIV al nuovo D.Lgs, il numero complessivo di 120 ore viene suddiviso in una parte teorica di complessive 96 ore ed in una parte pratica di 24 ore.
La parte teorica è, poi suddivisa nei tre moduli giuridico (28 ore), tecnico (52 ore) e metodologico/organizzativo (16 ore) con un dettagliato programma per ogni modulo.
Nella parte pratica, per ultimo, viene precisato che le 24 ore a disposizione devono essere utilizzate per:
  • esempi di Piano di Sicurezza e Coordinamento: presentazione dei progetti, discussione sull’analisi dei rischi legati all’area, all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze;
  • stesura di Piani di Sicurezza e Coordinamento, con particolare riferimento a rischi legati all’area, all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni ed alle loro interferenze. Lavori di gruppo;
  • esempi di Piani Operativi di Sicurezza e di Piani Sostitutivi di Sicurezza;
  • esempi e stesura di fascicolo basati sugli stessi casi dei Piano di Sicurezza e Coordinamento;
  • simulazione sul ruolo del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione.
Il nuovo problema del numero chiuso (massimo 30 partecipanti ad ogni corso) costringerà, poi, parecchi ordini professionali ad adeguarsi con sostanziali modifiche sull’entità dei costi che i partecipanti ai corsi dovranno sopportare. I costi per partecipare ai corsi (che, in certi casi, avevano una presenza di 80-90 iscritti), lieviteranno e dovranno essere ritoccati abbondantemente in su.
Ma un problema che dovrà essere risolto è quello relativo all’obbligo dell’aggiornamento quinquennale. Tale obbligo sarà estesi anche ai professionisti già abilitati?

A cura di Paolo Oreto
© Riproduzione riservata

Link Correlati

Focus sicurezza