Piano infrastrutture strategiche, approvata in Giunta la proposta da presentare al Governo

Conferma della strategicità degli interventi ferroviari, con la scelta di potenziare la rete e migliorare il servizio passeggeri. Al tempo stesso, una sele...

28/10/2015
Conferma della strategicità degli interventi ferroviari, con la scelta di potenziare la rete e migliorare il servizio passeggeri. Al tempo stesso, una selezione degli interventi sulla rete viaria, puntando sulle aree maggiormente congestionate - a partire dalle tangenziali urbane - e sull'innalzamento dei livelli di sicurezza sulle grandi direttrici, come la revisione del corridoio E45-E55 e il rafforzamento del corridoio Adriatico SS16.

Questi, in estrema sintesi, i punti salienti della nuova proposta (approvata dalla Giunta regionale nella seduta di oggi) che la Regione Emilia-Romagna farà al Governo in merito al Programma infrastrutture strategiche (Pis). Una proposta che prevede una riduzione di circa il 45% del costo complessivo del Programma, che passa da 21.678,89 milioni di euro a 11.950,46 milioni, e una riduzione di circa il 17% del fabbisogno (da 8.421,95 mln di euro a 6.957,23 milioni).

La necessità di una revisione del Programma infrastrutture strategiche (Pis) nasce dal nuovo documento allegato al Def 2015: nelle linee strategiche per il nuovo Programma, viene sottolineato come "nella consapevolezza che la scarsità di risorse impone un approccio pragmatico, concreto e di buon senso, che porti ad una rigorosa selezione", occorra sostenere il potenziamento della modalità ferroviaria a livello nazionale e il miglioramento del servizio passeggeri (concentrandosi prioritariamente sul completamento della rete centrale europea), la riduzione del congestionamento urbano e metropolitano (con il potenziamento delle reti metropolitane), il miglioramento della competitività del sistema portuale e interportuale, e della rete stradale, attraverso il completamento della rete stradale centrale, in particolare nelle aree maggiormente congestionate, il rafforzamento delle connessioni dei nodi secondari e terziari alla rete globale TEN-T e l'innalzamento del livello di sicurezza sulle grandi direttrici.

La proposta della Regione: due livelli di priorità
La nuova proposta approvata dalla Giunta si articola su due livelli di priorità. In priorità 1,trovano collocazione i lotti di potenziamento per la linea ferroviaria Pontremolese (circa 2 miliardi complessivi). Sempre in priorità 1 ci sono oltre 600 milioni per la variante alla SS16 di Rimini; la Regione propone inoltre un intervento da 50 milioni per rendere funzionale il primo lotto del Ti-bre - di cui è imminente l'avvio del cantiere - collegandolo (con una strada ordinaria) alla Cispadana verso est.
Nella priorità 1 rientrano anche il completamento delle tangenziali di Reggio Emilia (114 milioni per il secondo stralcio) e Forlì (60 milioni per il terzo lotto), e 370 milioni per la riqualificazione dell'E55 e dell'E45 fra messa in sicurezza della Romea e interventi su pavimentazioni, viadotti e gallerie dell'E45, da Ravenna fino al confine regionale.
Per rendere funzionale l'hub portuale di Ravenna, sono previsti interventi ferroviari per 70 milioni e di riqualificazione del sistema della tangenziale (la 309 DIR, la Classicana e la SS67) per un totale di 120 milioni circa, e il bypass del canale Candiano (costo 270 milioni, fabbisogno 90). Sempre in priorità 1 ci sono la bretella Campogalliano-Sassuolo(costo 506 milioni, interamente coperto) e l'autostrada Cispadana (costo 1,3 miliardi, con 400 milioni di fabbisogno).
Il secondo lotto del Ti-bre (300 milioni di euro per la parte dell'Emilia-Romagna) e l'alternativa alla nuova Romea autostradale (850 milioni) sono priorità 2.
Complessivamente, gli interventi collocati in priorità 1 prevedono una riduzione di circa il 56% del costo complessivo del Programma (che passa da 21.678,89 milioni di euro a 9.566,48 milioni), e una riduzione di circa il 46% del fabbisogno (da 8.421,95 milioni a 4.573,25).

A cura di Ufficio Regione Emilia Romagna
     
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