Sblocca Italia: dagli Architetti la richiesta di semplificare per garantire legalità e trasparenza

"Lo abbiamo già sottolineato, ma lo ribadiamo, serve che nel Decreto Sblocca Italia sia reintrodotto il Regolamento edilizio Unico affinché il nostro Paese a...

03/10/2014
"Lo abbiamo già sottolineato, ma lo ribadiamo, serve che nel Decreto Sblocca Italia sia reintrodotto il Regolamento edilizio Unico affinché il nostro Paese abbia norme chiare e prestazionali, condivise su tutto il territorio nazionale, che favoriscano la qualità dell'abitare invece della buro-edilizia fonte, tra l'altro, di corruzione e di abusivismo. Al Paese serve precedere verso la semplificazione, necessaria proprio per garantire il rispetto della legalità e la trasparenza".

Lo ha affermato il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, ribadendo un concetto già espresso la scorsa settimana (clicca qui) ma che ha ritenuto doveroso confermare. Ricordiamo, inoltre, che pochi giorni prima, il CNAPPC, criticando i contenuti dello Sblocca Italia (clicca qui), aveva affermato che "L'Italia non è (più) un Paese per Architetti". O più in generale, non è più un Paese per chi vuole lavorare con serietà e professionalità.

La morsa della burocrazia e della corruzione dilagante, oltre che una pressione fiscale suicida, ha ormai stretto il Paese a tutti i livelli e difficilmente la situazione potrà cambiare senza un intervento forte che possa far tremare le fondamenta di una catena montuosa che sta isolando l'Italia dal resto del mondo. L'Italia è conosciuta non più per le sue indubbie bellezze naturali, ma anche e soprattutto come il Paese dei furbi che trovano il modo di lucrare alle spalle di chi invece il proprio dovere lo compie giornalmente. L'Italia è il Paese degli Enti inutili creati ad arte per dare lavoro che non serve per migliorare la vita di tutti i giorni ma per "posizionare" persone utili solo ad un "progetto politico". E allora è inutile parlare di semplificazioni perché semplificare significa far funzionare il sistema e togliere poter contrattuale alla politica e alle lobbie che la controllano.

"Confidiamo - continua il CNAPPC - allora che vengano recepiti i suggerimenti del Presidente dell'Autorità Nazionale Antimafia e del vice capo del servizio di Struttura economica di Bankitalia Fabrizio Balassone e che, nello Sblocca Italia, semplificazione e legalità, diventino un binomio inscindibile. Lo snellimento delle procedure per quanto riguarda i commissariamenti, gli appalti urgenti e gli interventi di rigenerazione e di bonifica devono sempre essere accompagnati da un sistema di controlli in modo da garantire il più totale rispetto della trasparenza e della legalità. Insomma affinchè Bagnoli - ed è solo un esempio - non diventi un'altra Expo serve ricorrere allo strumento del concorso di progettazione".

"Proprio in merito ad iniziative di rigenerazione urbana sostenibile il Consiglio Nazionale degli Architetti sottolinea che per dare un impulso concreto alle politiche di intervento sulle città che languono da decenni serve una Agenzia Nazionale per la rigenerazione, snella ed efficace, che da subito promuova il riuso, le buone pratiche e metta assieme le risorse economiche, premiando chi fa interventi integrati di qualità, che cambiano la vita dei quartieri e rilanciano ricerca e sviluppo".

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