#SbloccaCantieri e Riforma Codice dei contratti, OICE: ‘Non buttare il bambino con l'acqua sporca’

All’indomani del Consiglio dei Ministri che ha avuto il compito di approvare il primo atto dell'opera di rivisitazione complessiva delle norme che regolano i...

22/03/2019

All’indomani del Consiglio dei Ministri che ha avuto il compito di approvare il primo atto dell'opera di rivisitazione complessiva delle norme che regolano il settore dei lavori pubblici (il c.d. Decreto #sbloccacantieri) e mentre proseguono le analisi su un testo ancora non ufficiale, abbiamo intervistato il Presidente dell’OICE Gabriele Scicolone al quale abbiamo posto alcune domande.

D. Nell'ultimo anno tante voci sono trapelate ma alla fine nessuna modifica incisiva è stata apportata al D.Lgs. n. 50/2016. Sembra, però, che la strategia sarà quella del doppio binario con un Decreto Legge con le modifiche più urgenti (lo Sblocca Cantieri) e una Legge delega che avrà il compito di correggere o addirittura riscrivere tutto il Codice. Che idea vi siete fatti in merito? È davvero indispensabile buttare tutto il lavoro fatto finora?

Anche in Senato, nelle consultazioni sulla riforma del codice, abbiamo ribadito la necessità di "non buttare il bambino con l'acqua sporca"; riteniamo che molti punti del decreto 50 siano positivi e da mantenere, come ad esempio la centralità del progetto. A questo proposito abbiamo proposto che nelle prossime modifiche sia ancora di più tutelato il progettista attraverso il pagamento diretto dei compensi in caso di appalto integrato, misura che sembra essere stata inserita all'interno delle bozze circolate in questi giorni e che speriamo sia confermata nel testo che uscirà.

D. Lo Sblocca Cantieri prevede che le soft law resteranno in vigore fino all'adozione di un Regolamento unico. Il Regolamento n. 554/1999 è arrivato 5 anni dopo la Legge n. 109/1994 e il Regolamento n. 207/2010 4 anni dopo l’entrata in vigore del D.Lgs. n. 163/2006. Che tempi si prospettano per il nuovo regolamento?

Al momento sembra che nel decreto sblocca cantieri non sia contenuta la norma sulla unificazione dei provvedimenti di dettaglio (linee guida e decreti ministeriali). Per un nuovo regolamento riteniamo che sia opportuno intervenire in sede di riforma e quindi con un maggiore tempo a disposizione, ancorché concordiamo sulla necessità di superare un sistema che con più di 60 provvedimenti di cui solo un terzo usciti, non ha certo aiutato alla certezza e chiarezza della normativa.

D. Le modifiche al codice avranno un impatto anche sul potere di regolazione che era stato dato all'ANAC. Siete soddisfatti dell'operato dell'Autorità Nazionale Anticorruzione?

L’ANAC ha svolto e svolge una importante funzione di vigilanza e controllo sul mercato che va senz’altro rafforzata anche sul fronte del precontenzioso. Per il nostro settore ha anche efficacemente colmato un vuoto normativo per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura emanando le linee guida 1-2016 in un momento in cui l’abrogazione del dpr 207 aveva creato un pericoloso vuoto normativo. Molto positivi anche gli interventi dei bandi-tipo e auspichiamo, presto, i contratti tipo.

D. Entriamo nel dettaglio di alcuni dei contenuti più discussi. Che ne pensa della norma che prevede il pagamento diretto per i progettisti in caso di ricorso all'appalto integrato?sembra quasi un contentino per giustificare il ritorno ad uno degli istituti più criticati dai professionisti. Che ne pensa in merito?

Come detto la scelta è corretta ma per noi lo strumento dell'appalto integrato deve rimanere nei limiti di utilizzabilità previsti dalla norma vigente che correttamente prevede la partecipazione dell'impresa nella fase progettuale alle ipotesi di contenuti innovativi e tecnologici

D. Viene prevista l’eliminazione, nel subappalto, dell’indicazione della terna e confermato il tetto della percentuale del 30%. Che idea si è fatto?

Molto bene l'eliminazione della terna, inutile appesantimento burocratico: Pe il resto al momento crediamo che il Governo debba dare risposte equilibrate a quanto eccepito dalla Commissione europea nella procedura di infrazione. Nel nostro settore esiste un divieto quasi assoluto di subappalto che potrebbe anche essere ridiscusso con tutte le tutele del caso trattandosi, per le nostre attività, di servizi ad elevato contenuto intellettuale.

D. Il D.L. fa un bel passo indietro nel tempo riesumando l'incentivo del 2% alla progettazione per i tecnici della Pubblica amministrazione. Come si comporterà l'OICE con questa norma?

Siamo totalmente contrari: è un'operazione antistorica, antieconomica, che non tutela la qualità del progetto e che semplicemente sbaglia bersaglio. Si incentivino le attività del RUP nella gestione dell'iter dell'opera ma non la progettazione che ormai sempre più complessa e multidisciplinare non può e non deve essere affidata, tranne in rarissimi casi, all'interno della P.A. e comunque non incentivata. Non vediamo come questa misura sia riconducibile allo scopo di sbloccare i cantieri.

D. Viene prevista la possibilità di applicare sempre il massimo ribasso negli appalti di lavori sino alla soglia comunitaria mentre per gli appalti di servizi di architettura e di ingegneria sembra che resti soltanto il criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Qual è il suo punto di vista in merito?

Se rimanesse fermo e immutabile l'obbligo di appaltare sul progetto realmente esecutivo e validato con attenzione potrebbe essere anche la soluzione anche se pensiamo che offerte migliorative da parte delle imprese dovrebbero sempre essere ammesse quanto meno in termini di organizzazione del cantiere. Ovviamente mantenendo meccanismi di esclusione automatica delle offerte anomale che siano a prova di turbativa d'asta.

Quali sono le maggiori criticità che avete individuato nella bozza di decreto?

Francamente per rispondere occorrerebbe avere il testo definitivo. Fra le cose che abbiamo letto non ci piace però, oltre al 2%, l'eliminazione del tetto del 30% per il peso dell'offerta economica. Vedremo.

L'OICE avrà la possibilità di intervenire nella nuova riforma del Codice?

L'Associazione da sempre è coinvolta nei percorsi di formazione delle leggi di interesse per la categoria portando il suo contributo di idee e di esperienza: Lo facciamo anche in questo caso e siamo ovviamente a disposizione dell'intera compagine governative e del Parlamento.

Ringrazio il Presidente Scicolone e lascio come sempre a voi ogni commento.

A cura di Ing. Gianluca Oreto

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