Terremoto centro Italia: giusta la nomina di Errani?

"Non condivido la scelta di Errani in quanto la ricostruzione in Emilia ha palesemente fallito. Si tratta di una nomina politica che serve solo a ricucire il...

05/09/2016

"Non condivido la scelta di Errani in quanto la ricostruzione in Emilia ha palesemente fallito. Si tratta di una nomina politica che serve solo a ricucire il Pd".

Queste le parole del deputato M5S Vittorio Ferraresi dopo la nomina di Vasco Errani come Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori colpiti dal terremoto del 24 agosto scorso. In particolare, il deputato dei 5 stelle ha sottolineato come "In Emilia dopo 4 anni sono circa 3mila le famiglie e più di 8mila le persone fuori dalle proprie case. Inoltre, migliaia di imprese attendono ancora contributi e hanno delocalizzato o hanno chiuso per colpa di un sistema burocratico impossibile. Solo un terzo della ricostruzione pubblica in Emilia è stata completata".

In riferimento alle parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, che ha parlato di modello condiviso, Ferraresi ha aggiunto: "In Emilia Errani non ha coinvolto cittadini né associazioni; alcuni si son dovuti incatenare sotto la regione per farsi ascoltare. De Vincenti parla di abitazioni degne per i terremotati? Ma Errani che nel 2012 diceva che non servivano, ha comprato baracche al ribasso dove abbiamo visto con i nostri occhi inflitrazioni, topi e bollette da migliaia di euro; baracche nelle quali d'inverno si moriva di freddo e d'estate di caldo".

Sulle scuole e i controlli il deputato dei 5 stelle ha sottolineato che "in Emilia la 'ndrangheta ha lavorato nei cantieri delle ricostruzioni e ci sono scuole nuove ed edifici che sono sotto indagine per cemento depotenziato e amianto nelle fondamenta". Ciò nonostante, il M5S si è reso disponibile "a collaborare a patto che non si prendano in giro i cittadini con degli slogan. Inizieremo un controllo da subito e faremo proposte concrete per cittadini e imprese".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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