Whistleblowing: nel 2019 73 segnalazioni al mese all'ANAC

Nel 2018 l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha ricevuto 783 segnalazioni di whistleblowing (65 al mese), ovvero più del doppio rispetto alle 364 del ...

18/07/2019

Nel 2018 l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) ha ricevuto 783 segnalazioni di whistleblowing (65 al mese), ovvero più del doppio rispetto alle 364 del 2017. Nel primo semestre 2019 si assiste già ad un trend di crescita di oltre 2 segnalazioni di illeciti al giorno, ovvero 73 al mese per un totale di 439 segnalazioni.

È quanto emerge dal Quarto rapporto sul whistleblowing pubblicato dall'ANAC il 16 luglio 2019 che da febbraio 2018 ha messo a disposizione sul suo sito una apposita applicazione informatica protetta per il whistleblowing dalla quale sono arrivate complessivamente 82% delle segnalazioni (la parte restante è arrivata tramite segnalazioni cartacee).

Entrando nel dettaglio, nel primo semestre 2019 le segnalazioni:

  • sono aumentate quelle provenienti dal Sud e dalle Isole;
  • sono leggermente diminuite quelle del Centro Italia;
  • diminuiscono quelle che arrivano dalle amministrazioni del Nord.

Mentre nel 2018 la situazione era la seguente:

  • Nord 32,1%;
  • Centro 22,9%;
  • Sud e Isole 41,3%;

nel primo semestre 2019:

  • Nord 26%;
  • Centro 20,1%;
  • Sud e Isole 51,7%.

In più della metà dei casi il whistleblower è un dipendente pubblico (55,3 delle segnalazioni), un lavoratore/collaboratore di una impresa fornitrice della Pubblica amministrazione (14,2%) o un dipendente di società controllate o partecipate 14%. I dirigenti sono poco più del 5%. Da rilevare come nel primo semestre 2019 siano già giunte 15 segnalazioni (4,2%) da militari e appartenenti alle Forze dell’ordine. In tutto il 2018 erano state 11.

Tra le tipologie di illeciti segnalati i più frequenti si confermano gli appalti illegittimi (22,6%). In calo i casi di corruzione, cattiva amministrazione ed abuso di potere (passati dal 24,1% del 2018 al 18,7% del 2019). A seguire, concorsi illegittimi (12,3%), cattiva gestione delle risorse pubbliche o vicende di danno erariale (11,5%) e i conflitti di interessi (9%).

In allegato il rapporto completo.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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