Inflazione, ANAC aggiorna l’indice prezzi in ambito sanitario

Il nuovo “indice ponte” tiene conto delle voci di bilancio delle imprese operanti nel settore lavanderia/lavanolo rilevate tramite gli indici Istat

di Redazione tecnica - 06/08/2022

Dopo la revisione del febbraio scorso, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha deciso di aggiornare nuovamente a luglio i prezzi di riferimento in ambito sanitario dei servizi di lavaggio e noleggio di biancheria (lavanolo), a seguito dell’aumento dei costi delle materie prime che si è verificato negli ultimi mesi, con una rivalutazione dell’11,83%.

Appalti in ambito sanitario, il nuovo indice prezzi ANAC

L’elaborazione di un nuovo indice si è resa necessaria in seguito al significativo aumento dei costi di produzione – un incremento medio del 38% - che gli operatori economici del settore sono stati costretti ad affrontare a causa degli eventi straordinari dell’ultimo biennio (pandemia, crisi economica internazionale e guerra in Ucraina).

L’indice finora utilizzato per il calcolo dei prezzi di riferimento, infatti, si è rivelato poco sensibile all’impennata dei prezzi che ha riguardato in modo particolare energia e materie prime. In particolare l’aggiornamento è stato effettuato sulla base di un nuovo indice composito, denominato “Indice ponte”, più aderente allo specifico settore industriale, appositamente elaborato da Anac tenendo conto delle variazioni delle voci di bilancio delle imprese operanti nel settore lavanderia/lavanolo rilevate tramite gli indici Istat. 

Nel dettaglio gli indici Istat utilizzati sono:

  • indice dei prezzi alla produzione industriale (aprile 2022) per le voci di bilancio “detergenti”, “imballaggi”, “biancheria”, “gas naturale”, “energia elettrica”, “carburante”;
  • indice del costo del lavoro;
  • indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI).

Cosa sono i prezzi di riferimento

I prezzi di riferimento in ambito sanitario pubblicati da ANAC vengono utilizzati per la programmazione dell'attività contrattuale della pubblica amministrazione e costituiscono il prezzo massimo di aggiudicazione.

In base a quanto previsto dal D.L. n. 98/2011, qualora emergano differenze significative dei prezzi unitari, le Aziende Sanitarie sono tenute a proporre ai fornitori una rinegoziazione dei contratti che abbia l'effetto di ricondurre i prezzi unitari di fornitura ai prezzi di riferimento come sopra individuati, e senza che ciò comporti modifica della durata del contratto. In caso di mancato accordo, entro il termine di 30 giorni dalla trasmissione della proposta, in ordine ai prezzi come sopra proposti, le Aziende sanitarie hanno il diritto di recedere dal contratto senza alcun onere a carico delle stesse, in deroga all'articolo 1671 del codice civile. Per differenze significative dei prezzi si intendono differenze superiori al 20% rispetto al prezzo di riferimento.

A cosa servono i prezzi di riferimento

L’indicazione dei prezzi di riferimento è funzionale a diversi obiettivi, tra cui:

  • favorire la trasparenza del mercato e la vigilanza, consentendo agli operatori pubblici di rendersi conto se il prezzo che stanno pagando è ottimale o meno;
  • controllare l’operato della stazione appaltante;
  • prevenire fenomeni corruttivi e fraudolenti, oltre comportamenti inefficienti;
  • agevolare le SA nella predisposizione dei capitolati, grazie all’indicazione della soglia da mettere a base di gara.

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